The Last of Us 2 recensione serie TV con Pedro Pascal e Bella Ramsey Episodio 2 [Sky e NOW]
di Giorgio Maria Aloi
La recensione del secondo episodio di The Last Of Us 2, serie televisiva ideata da Craig Mazin e Neil Druckmann disponibile su SKY e NOW.
Dopo essersi rifugiata in uno chalet abbandonato nei pressi di Jackson, Abby (Kaitlyn Dever) è determinata a portare a termine la sua missione: uccidere Joel. Tuttavia, i suoi compagni, preoccupati per la sorveglianza della città e per l’assenza di un piano concreto da parte di Abby, iniziano a considerare la possibilità di ritirarsi.
Ellie (Bella Ramsey) mentre è in pattuglia con Jesse, parla della sua relazione tesa con Joel, che in precedenza era uscito in pattuglia con Dina. Avvicinandosi a Jackson, Abby avvista Joel e Dina a cavallo e, senza volerlo, risveglia una numerosa orda di infetti nascosti sotto la neve. Abby cerca di fuggire e viene salvata da Joel. Nel frattempo, un gruppo di infetti si dirige a Jackson.
Se il primo episodio di The Last Of Us 2 serviva a portare avanti ciò che è successo nella prima stagione e per preparare il terreno della seconda, questo secondo episodio si presenta con l’intento di distruggere emotivamente e che potrebbe portare all’abbandono della serie. Continua a prendersi qualche libertà narrativa e le scene sono ben girate, ma la messinscena funziona così bene che quando arriva quel momento (quel fatidico momento e chi ha visto già la puntata o ha giocato al videogioco, sa), riesce a colpire emotivamente non solo gli spettatori che stanno scoprendo la storia con la serie tv, ma anche coloro che la conoscevano già grazie alla controparte videoludica.
Prima di quella scena, la puntata si sviluppa su due linee narrative parallele: da una parte, la missione di Abby — determinata, ma in alcuni momenti sorprendentemente vulnerabile e umana — dall’altra, le vicende di Joel e Dina.
Entrambe le linee scorrono nella stessa direzione e si intrecciano nel climax finale, una battaglia messa in scena con uno stile che ricorda quello epico di Game of Thrones.
La tensione si percepisce già e la puntata tiene col fiato sospeso. Ma è nel momento che precede quell’atto cruciale che la tensione aumenta sempre di più e poi ecco che arriva la cannonata. Il dolore che lascia è così sentito che si rimane incollati allo schermo per le successive due ore e fa venire il dubbio se proseguire o no la serie, per la carica emotiva che ha lasciato questa seconda puntata.