Buon compleanno Edward Norton i suoi cinque migliori film [Throwback Thursday]

Compie oggi gli anni uno degli attori più complicati di Hollywood: Edward Norton. Per il suo compleanno, ricordiamo i suoi cinque migliori film

Il 18 agosto 1969, a Boston, nasceva Edward Norton, un attore che ci ha regalato tantissime performance grandiose. Ma il suo talento è direttamente proporzionale al suo temperamento.

Col suo sorriso beffardo, Norton è riuscito ad interpretare alcuni dei personaggi più complessi del cinema degli ultimi anni, diventando simbolo di una generazione. È riuscito a passare da film tragicamente drammatici, come American History X alle commedie “zuccherose” di Wes Anderson, come in Moonrise Kingdom.

Nella sua carriera, annoveriamo anche un “cinecomic”: nel 2008, entra nel mondo Marvel, per L’incredibile Hulk. Doveva essere proprio Norton ad interpretare il supereroe verde in tutto il MCU; alla fine, fu sostituito da Mark Ruffalo, a causa del suo abbandono, poiché non voleva rimanere imbrigliato in un solo ruolo.

In occasione del suo compleanno, vediamo i cinque migliori film di Edward Norton.

Edward Norton: i migliori film

Schegge di paura
Schegge di paura (1996)

Schegge di paura (1996)

Iniziamo proprio dalla prima comparsa di Edward Norton sul grande schermo: Schegge di paura è un film del 1996, diretto da Gregory Hoblit e liberamente basato sul romanzo Primal Fear di William Diehl.
Aaron Stampler è un ragazzo di provincia, ingenuo e timido, che viene accusato di aver ucciso l’arcivescovo Rushman. A difenderlo, c’è l’avvocato Martin Vail, il quale si offre di assisterlo, poiché sempre pronto a farsi pubblicità.
Dopo aver scoperto oscuri segreti nella vita dell’arcivescovo, Martin si confronta col suo cliente, che dimostra di nascondere qualcosa anche lui.
Schegge di paura, oltre a vantare un cast stellare, si pone come capostipite del legal-thriller, un sottogenere del thriller.
In questa pellicola, viene mostrata la complessità della morale umana, soprattutto nel personaggio di Martin Vail, che si ritroverà a dover scegliere tra la giustizia e la propria morale.
Nonostante sia un film dalla composizione abbastanza classica, che scivola via senza impedimenti, a colpire è proprio il finale inaspettato, ma soprattutto l’interpretazione di un giovanissimo ed esordiente Edward Norton, che plasma il suo personaggio, sicuramente non semplice, regalandoci un’ottima performance.
Norton, per il ruolo, è riuscito a ricevere una nomination agli Oscar e a vincere un Golden Globe.

American History X
American History X (1998)

American History X (1998)

Tra le pellicole simbolo della carriera di Edward Norton, una sicuramente ci si parerà davanti. Parliamo ovviamente di American History X, film del 1998, diretta da Tony Kaue.
Il protagonista è Derek, interpretato da Edward Norton, un naziskin che uccide due ragazzi neri che tentano di rubargli la macchina. Derek finisce in carcere e diventa, per ironia della sorte, vittima di un gruppo di neonazisti, che lo torturano e lo seviziano. Quando esce finalmente dalla prigione, Derek è un uomo cambiato e cercherà di salvare la vita a suo fratello, caduto anche lui nella folle ideologia nazista.
American History X rimane, ancora oggi, una delle pellicole migliori sul razzismo e riesce ad esserlo, entrando direttamente nel fenomeno, nella matrice nazista.
Il personaggio di Derek è protagonista di un percorso di rinascita, passando dall’odio e la furia cieca alla redenzione.
Una pellicola che riesce ad essere ancora estremamente (e terribilmente) attuale e che riesce a rappresentare il razzismo, in ogni sua forma, denunciando il perbenismo della società americana, rea di non aver mai preso distanze da certe scelte razziste del passato.
Edward Norton è in stato di grazia e riesce a farci vivere appieno il percorso di redenzione di Derek, passando dall’essere un concentrato di odio ad un pentimento sincero, che viene accompagnato dalla scelta di passare dal bianco e nero al colore, durante lo svolgimento della pellicola.

Fight Club
Fight Club (1999)

Fight Club (1999)

Il 1999 è l’anno di uscita di uno dei film che ha rappresentato maggiormente la società degli anni Novanta: Fight Club, diretto da David Fincher.
Il protagonista (di cui non sapremo mai il nome) lavora nel campo assicurativo, ma è fortemente frustrato e insoddisfatto dalla vita, oltre ad essere uno schiavo del consumismo e a soffrire di insonnia. Ma l’incontro con Tyler Durden, gli cambia la vita: l’uomo lo introduce ad un circolo segreto, il Fight Club, nel quale si riuniscono tutti gli uomini insoddisfatti della loro vita. Il loro obiettivo è quello di rovesciare la società e il consumismo che perseguita le loro vite.
Fight Club si staglia come manifesto culturale per un’intera generazione, proprio per il forte senso di critica sociale che incarna. Il film denuncia il consumismo che ha preso il sopravvento nella società e che ha ridotto l’uomo moderno ad un essere sofferente, sia fisicamente che mentalmente.
Il protagonista incarna tutto il male che la società simboleggia, ma che prova contemporaneamente anche odio per sé stesso, proprio per quello che identifica.
Per i pochi che ancora non lo hanno visto, non sveleremo il finale, ma Edward Norton, anche qui, ci regala una performance perfetta, incarnando quel simbolo malato, frutto della cultura di massa e della malata società contemporanea.

Edward Norton i suoi cinque migliori film
La 25° ora (2002)

La 25° ora (2002)

Un’altra prova straordinaria di Edward Norton la troviamo ne La 25° ora, pellicola del 2002, diretta da Spike Lee. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di David Benioff.
Il film si apre con un flashback: il protagonista, Montgomery Brogan, incontra un cane sdraiato per la strada. L’animale è moribondo e Monty sta per sparargli, ma alla fine non ci riesce e decide di portarlo ad una clinica veterinaria. Ci rispostiamo nel presente e ritroviamo Monty e il suo cane Doyle seduti in un parco. Sono le ultime ore di libertà per il protagonista che, il giorno dopo, dovrà andare in carcere, per scontare una condanna di sette anni per spaccio.
L’intera pellicola si concentra nel personaggio di Monty: nelle sue ultime ore di libertà, è tormentato da un turbinio di emozioni, come la paura e il senso di colpa. Cerca un modo per espiare le sue colpe, ma cade nel tranello di immaginare la sua vita, se solo fosse stata diversa, se solo non avesse compiuto sbagli.
Quelle ora di libertà diventano, quindi, una sorta di limbo, un purgatorio prima della sua discesa dell’inferno.
A fare da sfondo alla sua crisi c’è una New York ferita nell’animo, dopo l’attacco dell’11 settembre 2001. Si tratta, infatti, del primo film ambientato dopo l’attentato e il primo a mostrare Ground Zero.
Il dolore del protagonista si rispecchia in quello della città, entrambi feriti e apparentemente senza bussola.

Birdman
Birdman (2014)

Birdman (2014)

Terminiamo la nostra dei migliori film di Edward Norton con Birdman, film del 2014, diretto da Alejandro González Iñárritu.
Riggan Thomson è un’ex stella del cinema, diventato famoso negli anni Novanta, per aver interpretato il supereroe Birdman. Riggan cerca faticosamente di allontanarsi da quel ruolo, nonostante senta ancora ossessivamente la sua voce che lo critica aspramente. Per poter dare una svolta alla sua carriera, decide di scrivere, dirigere e interpretare una pièce teatrale e arruola nel progetto sua figlia Sam, un’ex tossicodipendente e Mike Shiner, un attore talentuoso quanto problematico, col quale finisce per scontrarsi continuamente.
Birdman è un film brillante, che ci porta nella vita di un attore che è stato famoso in un passato che vuole abbandonare e di un attore talentuoso, ma con un carattere difficile. È una pellicola che ricalca intelligentemente la realtà, ad iniziare dalla scelta dei protagonisti: Riggan è Michael Keaton (con un richiamo, neanche così velato, al suo Batman), mentre Mike è interpretato da Edward Norton, allontanato da Hollywood per anni, a causa del suo carattere.
Birdman è il ritratto della società cinematografica di oggi e il regista riesce a mettere in scena una critica intelligente, con diversi spunti sui quali riflettere. Ma non è solo il mondo del cinema ad essere protagonista: nel film viene rappresentato il dibattito della psiche umana, continuamente messa sotto pressione dai propri obiettivi e da quello che gli altri vogliono.
Birdman ha riscosso notevole successo, vincendo quattro Oscar (compreso quello di Miglior film) nel 2015, grazie a tanti elementi impeccabili, come le interpretazioni del cast e l’ottima fotografia di Emmanuel Lubezki.

E voi quale film di Edward Norton preferite? Fatecelo sapere nei commenti e sui nostri canali social!

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