Buon compleanno Helena Bonham Carter: i suoi cinque migliori ruoli [Throwback Thursday]

Tra le attrici più “trasformiste” di sempre, c’è sicuramente Helena Bonham Carter. In occasione del suo compleanno, ricordiamo i suoi cinque ruoli più iconici

Helena Bonham Carter viene riconosciuta da sempre come una delle attrici più trasformiste di Hollywood: il look anticonformista e la sua attitudine alternativa l’hanno resa tra le star più riconoscibili del cinema moderno.

È stata musa di Tim Burton, prendendo parte a sei suoi film, ha alternato ruoli più complessi a quelli più pop, in saghe famose. In occasione del suo compleanno, quindi, riscopriamo i suoi cinque ruoli più iconici.

Helena Bonham Carter: i cinque migliori ruoli

Camera con vista
Camera con vista (1985)

Camera con vista (1985)

Iniziamo con l’esordio cinematografico di Helena Bonham Carter: Camera con vista è un film del 1985, diretto da James Ivory, tratto dall’omonimo romanzo di E.M. Forster.
Ci troviamo nei primi anni del Novecento: la protagonista è Lucy, una ragazza inglese di una facoltosa famiglia, che si reca in vacanza a Firenze, insieme alla sua petulante cugina. Lucy conosce un gentiluomo inglese, Mr. Emerson, e rimane rapita dal suo fascino e dal suo atteggiamento anticonformista. Dopo un bacio appassionato, La donna si sente cambiata e porta il suo cambiamento anche a casa, in Inghilterra, dove, però, le impongono un fidanzamento con un noioso snob.
Attraverso l’innamoramento di Lucy, il regista squarcia il velo delle ipocrisie della società inglese di quegli anni: vengono messi a confronto l’ambiente snob ed elitario della nobiltà con l’anticonformismo e il progressismo.
Camera con vista ebbe un successo straordinario, ottenendo tre Oscar su otto nomination. La performance di Helena Bonham Carter, nei panni di Lucy, fu lodata e descritta come molto intensa dai critici.
L’attrice dimostra, fin da subito, il suo potenziale, nonostante il confronto con mostri sacri del cinema, come Maggie Smith e Daniel Day Lewis.

Fight Club
Fight Club (1999)

Fight Club (1999)

Un altro dei ruoli più iconici di Helena Bonham Carter è in Fight Club, cult movie del 1999, diretto da David Fincher.
Il protagonista (di cui non conosciamo il nome) lavora nel campo assicurativo: è fortemente frustrato per la vita che vive, è schiavo del consumismo ed è vittima di insonnia e depressione. Durante un viaggio di lavoro, sull’aereo conosce Tyler Durden, che lo introduce in un circolo segreto, il Fight Club, nel quale si riuniscono alcuni uomini insoddisfatti della loro vita.
Fight Club si è stagliato, negli anni Novanta, come manifesto culturale, promuovendo una profonda critica sociale, condannando il conformismo e il consumismo.
Helena Bonham Carter interpreta Marla Singer, unico personaggio femminile di spicco all’interno della storia. Si tratta di una figura complessa, perennemente in lotta con la sua depressione, ma anche col suo bisogno spasmodico di affetto e compagnia. Nonostante, apparentemente, non presenti disturbi mentali, frequenta gruppi di sostegno psicologico, nei quali incontra proprio il protagonista.
In Marla Singer vediamo tutto quello che viene lasciato in ombra dalla società: una persona sola, incline alla dipendenza. Non si tratta di un personaggio positivo, bensì estremamente tossico per il protagonista, nonostante ciò rimane uno dei personaggi più positivi della pellicola. Negli ultimi anni, è circolata l’ipotesi che anche Marla Singer sia frutto della psiche del protagonista e che veda in lei il suo rimorso e il suo senso di colpa.

Sweeney Todd
Sweeney Todd (2007)

Sweeney Todd (2007)

Quando parliamo di Helena Bonham Carter, non possiamo che citare anche il suo talento canoro, dimostrato in varie occasioni, come ne Les Misérables, ma anche Sweeney Todd, film del 2007, diretto da Tim Burton. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo musical.
Il barbiere Benjamin Baker, dopo essere stato ingiustamente arrestato e condannato, torna a Londra dopo quindici anni, sotto lo pseudonimo di Sweeney Todd. Il giudice che lo aveva condannato diventa l’obiettivo della sua vendetta e iniziano a scorrere fiumi di sangue.
L’uso di colori freddi e la predominanza del bianco e del nero rendono l’opera molto vicina all’inconfondibile stile di Burton, il quale riesce a dare carattere a questa storia che mescola horror e musical.
Helena Bonham Carter interpreta Nellie Lovett, la proprietaria di un forno che produce pasticci di carne umana, procurata proprio dal salone di Sweeney Todd. L’attrice ha dichiarato di aver desiderato di interpretare il personaggio di Nellie fin da piccola, per il quale ha preso numerose lezioni di canto pur di essere perfetta.

Helena Bonham Carter è Bellatrix Lestrange in Harry Potter
Helena Bonham Carter è Bellatrix Lestrange in Harry Potter

Harry Potter

Ovviamente non potevamo che citare uno dei suoi ruoli più iconici: Bellatrix Lestrange, la crudele strega seguace di Voldemort e membro dei Mangiamorte.
Fa la sua prima apparizione in Harry Potter e l’Ordine della Fenice, nel 2007, per poi interpretare il personaggio in tutti i capitoli, fino alla fine della saga.
Bellatrix Lestrange è sicuramente uno dei personaggi più crudeli e inquietanti dell’intera saga di Harry Potter, rea di aver ucciso numerosi maghi, tra cui i genitori di Neville, ma soprattutto Sirius Black, padrino di Harry, una morte che provoca nel protagonista una terribile rottura.
Si tratta di uno dei ruoli nei quali vediamo l’attrice nel pieno delle sue caratteristiche attoriali: Bellatrix è follemente crudele, prende quasi tutto per gioco e non si rende conto delle amenità che compie.
Con Bellatrix Lestrange Helena Bonham Carter ci regala un personaggio immortale, in una saga arricchita da prove attoriali degne di nota (una fra tutte proprio quella di Gary Oldman nei panni di Sirius Black) e che, seppur negativo, ha un fascino intrinseco.

Il discorso del re
Il discorso del re (2010)

Il discorso del re (2010)

Terminiamo con Il discorso del re, film del 2010, diretto da Tom Hooper.
La pellicola è ispirata dalla vera storia di re Giorgio VI, affetto da balbuzie e del suo rapporto col logopedista Lionel Logue, che lo ebbe in cura. Il discorso a cui si fa riferimento nel titolo è quello con cui il re dichiarò guerra alla Germania, con conseguente entrata del Regno Unito nella Seconda Guerra Mondiale.
Ne Il discorso del re Hooper sceglie una regia intima e misurata, pensata soprattutto per far risaltare le doti dei protagonisti, Colin Firth e Geoffrey Rush.
Helena Bonham Carter qui interpreta Elizabeth Bowes-Lyon, moglie de re. Grazie a lei, Giorgio VI inizia le sue sedute di logopedia, offrendogli supporto morale e prendendo parte ad alcune lezioni. Un ruolo, quello della regina madre, da trasporre con grande rispetto e, infatti, l’attrice lascia da parte tutto il suo anticonformismo per portare sul grande schermo una trasposizione asciutta e intensa.
Per questo ruolo, Helena Bonham Carter riceve la sua seconda nomination all’Oscar.

E voi quale ruolo interpretato da Helena Bonham Carter preferite?

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