Le migliori interpretazioni drammatiche di Leonardo DiCaprio [Throwback Thursday]

Tra i più grandi attori di sempre, non possiamo che annoverare Leonardo DiCaprio. Per il suo compleanno, riscopriamo le sue migliori interpretazioni drammatiche

Leonardo DiCaprio è sicuramente uno degli attori migliori di sempre: si è fatto strada fin da piccolo nel mondo del cinema, conquistando il cuore del pubblico con la sua interpretazione di Jack Dawson nel colossal Titanic. Ma con gli anni, si è allontanato dal ruolo del “belloccio”, per interpretare tantissimi ruoli diversi, in altrettanti film: commedie, biopic e drammi. Film dopo film, Leonardo DiCaprio ha dato prova del suo talento.

Buon compleanno Mr. Grape (1993)
Buon compleanno Mr. Grape (1993)

Buon compleanno Mr. Grape (1993)

Il talento di Leonardo DiCaprio si vede fin da subito con Buon compleanno Mr. Grape, film del 1993, diretto da Lasse Hallström.
Ci troviamo nella cittadina di Endora, dove vive la famiglia Grape: Gilbert (Johnny Depp) si occupa continuamente del suo fratellino Arnie (Leonardo DiCaprio), affetto da autismo. La madre è diventata obesa da quando il marito si è suicidato e trascorre la sua vita sul divano, mangiando, fumando e guardando la televisione. La vita di Gilbert non è semplice, soprattutto perché Arnie si mette spesso in pericolo.
Qui DiCaprio interpreta un personaggio affetto da autismo, in maniera impeccabile, rappresentandolo perfettamente in gesti, postura e movimenti. Nonostante la buona interpretazione di Depp, è proprio DiCaprio a catturare l’attenzione dello spettatore, nel ritratto di un giovane che vive in modo leggero la vita, nonostante le difficoltà.
Per questo ruolo, Leonardo DiCaprio ottenne una nomination agli Oscar, come miglior attore non protagonista, la prima di una lunga serie.

The Aviator (2004)
The Aviator (2004)

The Aviator (2004)

Tra le migliori interpretazioni drammatiche di Leonardo DiCaprio troviamo sicuramente The Aviator, film del 2004, la seconda collaborazione con Martin Scorsese.
Il film è un biopic sulla vita dell’aviatore e regista Howard Hughes. Ci troviamo nel 1927 e Howard riceve in eredità un’enorme somma di denaro dalla sua famiglia. Decide di realizzare un ambizioso progetto che leghi le sue due passioni: l’aviazione e il cinema. Inizia così la sua carriera da regista ma, nonostante il grande successo ottenuto con la sua prima pellicola, l’uomo non riesce a tenere a bada le sue manie compulsive e le sue ossessioni, soprattutto dopo essere stato lasciato dalla sua fidanzata, Katharine Hepburn. Le sue ossessioni aumenteranno dopo un incidente aereo e Howard cadrà vittima di depressione e fobie, che gli faranno toccare il fondo.
Come abbiamo potuto vedere, il connubio tra DiCaprio e Scorsese produce sempre film eccellenti: Howard Hughes ci ricorda un po’ il Charles Foster Kane di Quarto Potere, con le sue ossessioni, le sue paure e, soprattutto, il ricordo della madre.
La pellicola inizia col mostrarci i fasti della vita dell’imprenditore (che si rispecchiano anche in una fotografia molto colorata e accesa), per poi scendere nel baratro dei suoi momenti più bui.
DiCaprio, anche qui, dà prova del suo talento e ci dimostra come sia capace di interpretare qualsiasi ruolo, con qualsiasi sfaccettatura.

Revolutionary Road (2008)
Revolutionary Road (2008)

Revolutionary Road (2008)

Un altro connubio esplosivo è quello tra Leonardo DiCaprio e Kate Winslet (coppia che ci aveva già fatto sognare in Titanic). Qui li troviamo in Revolutionary Road, film del 2008, diretto da Sam Mendes, basato sull’omonimo romanzo di Richard Yates.
Frank e April Wheeler sono una giovane coppia di ceto medio degli anni Cinquanta, che decide di trasferirsi a Revolutionary Road, nel Connecticut. La loro è una vita all’apparenza tranquilla, ma la facciata che mostrano al resto del mondo, non rispecchia la loro realtà. Frank è un traditore seriale, mentre April è profondamente insoddisfatta della sua vita. Le loro incomprensioni sfociano spesso in liti feroci, nelle quali mettono in mostra tutta l’ipocrisia della middle class dell’epoca.
I due protagonisti mostrano un’alchimia perfetta dall’inizio alla fine della pellicola: Frank e April sembrano una coppia modello, ma, tra le mura della loro casa, rivelano i sentimenti reali che provano l’uno per l’altra. Insoddisfazione, sogni infranti e odio sono gli elementi portanti di questa coppia, nella quale l’amore è andato via da un pezzo.
La scena della grande lite tra i due coniugi mostra perfettamente l’intesa tra Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, i quali ci regalano una performance eccezionale.

Le migliori interpretazioni drammatiche di Leonardo DiCaprio
Shutter Island (2010)

Shutter Island (2010)

Tra le migliori interpretazioni drammatiche di Leonardo DiCaprio non può certo mancare un’altra collaborazione con Scorsese degna di nota: Shutter Island, film del 2010, tratto dal romanzo L’isola della paura di Dennis Lehane.
Due agenti federali vengono mandati a Shutter Island, sulla quale c’è un ospedale specializzato nella cura di criminali malati di mente, per indagare sulla scomparsa di una paziente. Sull’isola è presente anche il piromane che provocò la morte della moglie di Teddy (Leonardo DiCaprio), uno dei due investigatori, anche lui scomparso nel nulla.
Shutter Island è una pellicola che mescola dramma e thriller, realizzata con cura nei minimi dettagli, che cattura lo spettatore dall’inizio alla fine.
Leonardo DiCaprio dà prova (nuovamente) del suo grande talento, interpretando un personaggio problematico, fragile, ma anche estremamente complesso.

Django Unchained (2012)
Django Unchained (2012)

Django Unchained (2012)

Terminiamo con Django Unchained, pellicola del 2012, diretta da Quentin Tarantino.
Il film, ormai cult, è un omaggio al film Django del 1966, diretto da Sergio Corbucci.
Ci troviamo nel 1858, in qualche parte nel Texas: Django è uno schiavo nero, che viene rintracciato dal dottor Shultz, cacciatore di taglie. I due stringono un accordo e decidono di mettersi alla ricerca di Broomhilda, la moglie di Django, che l’uomo non vede da quando è stato separato da lei, nella piantagione dove lavorava precedentemente. Scoprono che la donna è ormai di proprietà di Calvin Candle, un latifondista del Mississippi, tanto ricco quanto crudele e avido, interpretato proprio da DiCaprio.
Qui, vediamo l’attore interpretare un villain coi fiocchi: un uomo avaro, crudele, che gode delle sofferenze altrui ed estremamente razzista. DiCaprio porta, quindi, in scena un uomo malvagio, riuscendo a trasmettere disprezzo e cattiveria in tutte le sue scene. È divenuta celebre, ormai, la scena in cui l’attore per errore si ferì con un pezzo di vetro, ma continuò ad andare avanti col suo monologo.
Il ruolo di Calvin Candle ci regala una nuova sfaccettatura del talento di DiCaprio, seppur non riconosciuta dall’Academy, che non gli conferisce neanche una nomination quell’anno, con grande sdegno del pubblico.

E voi quale performance drammatica di Leonardo DiCaprio preferite?

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