Cinque trasposizioni cinematografiche da romanzi di successo [Throwback Thursday]

Il 23 aprile è la Giornata mondiale del libro: il cinema attinge da sempre alla letteratura per le sue storie. Riscopriamo cinque trasposizioni cinematografiche da romanzi di successo

Tanti sono i romanzi da cui sono state realizzate trasposizioni. Ma gli adattamenti sono sempre rischiosi: ci sarà sempre qualcuno che criticherà la scelta degli attori o le ambientazioni perché “non se l’era immaginato così”, oppure la sceneggiatura, rea di non aver inserito tutti i piccoli dettagli dell’opera su carta stampata, come se fosse possibile.

Nel corso degli anni abbiamo visto migliaia di romanzi diventare film, a volte con risultati scadenti, altre volte con buoni risultati. Riscopriamone alcuni insieme.

5 trasposizioni cinematografiche da romanzi di successo

Il silenzio degli innocenti recensione
Il silenzio degli innocenti di Jonathan Demme con Jodie Foster e Anthony Hopkins

Il silenzio degli innocenti (1991)

La storia di Hannibal Lecter, prima di essere il famoso film con l’immenso Anthony Hopkins, è stato un romanzo di successo di Thomas Harris, pubblicato nel 1988.
Il silenzio degli innocenti è la terza opera dello scrittore statunitense, anche se Lecter appare già nel secondo romanzo, Il delitto della terza luna.
Il film brilla di luce propria grazie alla strepitosa performance di Anthony Hopkins nei panni di Hannibal Lecter e quella di Jodie Foster nei panni di Clarice Starling, una giovane recluta che spera di risolvere un caso proprio grazie all’aiuto di Lecter; entrambi hanno vinto un Oscar per il film nel 1992.
Hannibal Lecter, grazie alla performance di Hopkins, è stato eletto il miglior villain sul grande schermo dall’American Film Institute ed è riuscito a regalare un volto allo spietato assassino di Thomas Harris.

Trasposizioni cinematografiche da romanzi di successo
Jurassic Park (1993)

Jurassic Park (1993)

Il film che ha instillato la passione per i dinosauri anche nei più piccoli è tratto dall’omonimo romanzo di Michael Crichton del 1990.
Jurassic Park ha fatto parte della nostra infanzia e ci ha fatto sognare per aver riportato i dinosauri nella nostra vita (anche se l’idea non va a finire bene).
Diretto da Steven Spielberg, è diventato un celebre franchise che riesce ad appassionarci ancora oggi, dopo essere ritornato sul grande schermo con il seguito Jurassic World.
Il successo del libro e poi del film sono dovuti all’amore del pubblico per il progresso scientifico e grazie a Crichton abbiamo potuto vedere i dinosauri sul grande schermo e meravigliarci come bambini.

Maratone cinematografiche in quarantena
Il Signore degli Anelli

Il Signore degli Anelli (2001)

J.R.R. Tolkien è riuscito a dare forma e anima al fantasy creando la saga più amata del mondo: Il Signore degli Anelli. I romanzi sono stati scritti tra il 1937 e il 1949 e pubblicati a metà degli anni Cinquanta. Si tratta di tre romanzi molto voluminosi, con descrizioni dettagliate e racconti intricati, quindi, partendo da questa premessa, farne una trasposizione sembrava impossibile.
Ma Peter Jackson è riuscito nell’impresa e la saga de Il Signore degli Anelli è rimasta incastonata nell’immaginario comune di fan e non.
La saga cinematografica è anch’essa un’opera mastodontica della durata di circa undici ore, anche per questo a molti potrebbe risultare ostica da digerire, soprattutto se il fantasy non è tra i generi preferiti.
Il Signore degli Anelli ha riportato a cinema l’amore per il fantasy e la saga è entrata immediatamente nell’immaginario comune. Ovviamente i film hanno snellito i romanzi, riuscendo comunque a riportare in auge la magia che scorre tra le pagine di Tolkien.
17 Oscar vinti e l’amore dei fan per questa trilogia fantasy sono la più grande prova d’amore per il capolavoro di Peter Jackson.

Fight Club
Fight Club, tratto dal romanzo di Chuck Palahniuk

Fight Club (1999)

Uno dei film simbolo degli anni Novanta è stato sicuramente Fight Club, grazie anche alla regia di David Fincher e alle interpretazioni di Edward Norton e Brad Pitt.
Esso è tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk, pubblicato nel 1996. Palahniuk, i lettori lo sapranno, non è uno scrittore facile, ma il suo romanzo riscosse ancora più successo dopo la trasposizione di Fincher.
Fight Club ruota intorno alla lotta del protagonista contro una società consumistica e che ambisce alla mascolinità; per questo crea un club segreto come forma di psicoterapia. In questo caso, tra il romanzo e il film c’è una vera e propria lotta: non sapremo dire quale sia migliore tra i due. Fincher è riuscito a regalare popolarità alla grandiosa storia scritta dalla penna di Palahniuk, regalandoci una delle pellicole più iconiche degli anni Novanta, che ancora oggi guardiamo e riguardiamo senza mai stancarci.

Trasposizioni cinematografiche da romanzi di successo
Shining (1980)

Shining (1980)

Non bastano le pagine per citare tutte le trasposizioni cinematografiche dei romanzi del maestro dell’horror Stephen King. Molte delle sue trasposizioni sono capolavori del cinema, come Arancia meccanica o Il Miglio verde.
Su Shining dobbiamo per forza discutere: il film è stato trasposto sul grande schermo da Stanley Kubrick che ci ha regalato una vera e propria perla, grazie anche all’interpretazione di Jack Nicholson nei panni del protagonista Jack Torrance.
È risaputo che King non abbia amato la versione di Kubrick del suo Shining: l’ha sempre definito un film freddo e senz’anima, incapace di rispecchiare la vera essenza dell’opera.
Kubrick ha preso il romanzo di King e gli ha dato la sua interpretazione: molti preferiscono la versione cinematografica, sia perché è tecnicamente perfetta e sia perché la versione di Kubrick semplifica la complessità del romanzo; altri danno ragione al maestro dell’horror.
È però innegabile che Shining di Kubrick abbia segnato la storia del cinema regalandoci un vero e proprio gioiello cinematografico con la sua visione della “luccicanza”.

E voi quale trasposizione cinematografica tratta da romanzi amate?

 

 

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