Ewan McGregor ha interpretato diversi ruoli iconici nel corso della sua carriera. Riscopriamo in occasione del suo compleanno 5 suoi film da vedere assolutamente
Ewan McGregor è uno degli attori più versatili della sua generazione: nel corso della sua carriera ha interpretato diversi ruoli iconici, alternando pellicole ricercate a quelle più commerciali.
Nonostante alcuni passi falsi, è riuscito sempre a dare interpretazioni convincenti, sul grande e piccolo schermo. In occasione del suo compleanno, vediamo 5 performance iconiche di Ewan McGregor.
Ewan McGregor: i migliori cinque ruoli iconici
Trainspotting (1996)
Non potevamo che partire dal ruolo che ha consacrato Ewan McGregor al grande pubblico, quello di Mark Renton in Trainspotting, film del 1996, diretto da Danny Boyle e tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh.
La storia è ambientata nei sobborghi di Edimburgo e racconta la storia di un gruppo di ragazzi scozzesi, dediti alla tossicodipendenza. Quasi tutti passano la loro vita a farsi di eroina e altre sostanze, vivendo di furti e truffe, per comprarsi la dose. I protagonisti cercano continuamente di disintossicarsi, ricadendo sempre nel tunnel della droga, ma dopo un processo per furto e un’overdose, Mark riesce a disintossicarsi definitivamente e si trasferisce a Londra, ma il passato continua a tormentarlo.
Trainspotting è sì, un film sulla tossicodipendenza, ma si pone soprattutto come manifesto per la gioventù degli anni Novanta. Questo si nota soprattutto dalla colonna sonora scelta (ricca di pezzi iconici, come Lust for Life di Iggy Pop), ma anche dai valori che vengono sciorinati da Mark nei suoi due monologhi, all’inizio e alla fine della pellicola.
La particolarità dell’opera sta proprio nell’inserimento di elementi grotteschi, all’interno di un film dalla tematica drammatica, come la tossicodipendenza. La storia di Mark Renton potrebbe essere la storia di chiunque di noi: una spirale che raggiunge gli abissi più cupi, per poi cercare di risalire e trovare la serenità.
Ewan McGregor, a soli 25 anni, dà prova della sua maturità artistica fin da subito, interpretando il protagonista in questo cult generazionale.
L’attore ha ripreso i panni di Mark Renton anche nel seguito del film, T2 Trainspotting, del 2017, che mostra il gruppo cresciuto, ma non di certo maturato.
Trilogia di Star Wars (1999-2005)
Tra i ruoli più iconici di Ewan McGregor non possiamo che citare quello di Obi-Wan Kenobi, interpretato nella trilogia prequel della famosa saga.
Star Wars torna dopo sedici anni da Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi: il ruolo di Obi-Wan era stato interpretato da Alec Guiness nella trilogia originale, mentre è interpretato, nella sua versione più giovane, proprio da Ewan McGregor.
Nella trilogia prequel, vediamo Obi-Wan perdere il suo maestro, Qui-Gon-Jinn e diventare, a sua volta, il maestro di Anakin Skywalker, colui che cederà al Lato Oscuro e diventerà Darth Vader.
Il suo è un ruolo essenziale nello sviluppo del personaggio di Anakin, specialmente nel terzo capitolo, La vendetta dei Sith, quando c’è il combattimento fra i due e Obi-Wan prende coscienza del suo tradimento.
Ewan McGregor, nonostante la giovane età, subentra nel ruolo che era stato di Guinness e lo sviluppa in modo impeccabile, diventando uno dei personaggi più apprezzati dell’intera saga. L’attore riprenderà il ruolo di Obi-Wan Kenobi nella serie omonima, che uscirà il prossimo aprile su Disney+.
Moulin Rouge! (2001)
Ewan McGregor mostra il suo talento a 360 gradi nei panni di Christian in Moulin Rouge!, film del 2001, diretto da Baz Luhrmann.
Il soggetto del film è ispirato a La traviata di Giuseppe Verdi ed è un musical atipico, poiché sono presenti quasi solamente cover di brani storici della musica pop, interpretati dal cast.
Ci troviamo nella Parigi della fine dell’Ottocento: Christian è un giovane attore inglese che crede nel vero amore. Si trasferisce nel quartiere bohèmien di Pigelle e qui, viene introdotto nell’ambiente teatrale del Moulin Rouge. A causa di uno scambio di persone, Christian viene scambiato per un ricco imprenditore, che potrebbe sostenere i costi del teatro. Viene combinato un incontro con Satine, étoile del Moulin Rouge, di cui lui s’innamora perdutamente. Il loro amore proibito è al centro di questa magica storia d’amore, che avrà un finale tragico.
Luhrmann ci regala una pellicola che ridà linfa al genere cinematografico del musical. Moulin Rouge! è caratterizzato da una tendenza agli eccessi nella fotografia, nel montaggio, nei costumi e anche nell’interpretazioni del cast, ma tutto questo funziona straordinariamente, senza farci storcere il naso.
La storia fra Christian e Satine, interpretati perfettamente da Ewan McGregor e Nicole Kidman, ci regala uno sprazza di amore puro, in un’atmosfera profana e, a tratti, grottesca.
McGregor qui mostra anche il suo talento canoro e una versione di Your Song che difficilmente dimenticheremo.
Big Fish (2003)
Tra le migliori interpretazioni di Ewan McGregor annoveriamo anche quella in Big Fish, film del 2003, diretto da Tim Burton e tratto dall’omonimo romanzo di Daniel Wallace.
Ci troviamo in Alabama, con protagonista Edward Bloom, un uomo dotato di una straripante fantasia, che ha l’abitudine di raccontare storie incredibili riguardanti la sua vita, che lasciano a bocca aperta chi le ascolta. Le sue storie hanno sempre elementi fantastici e surreali, come un uomo alto cinque metri, nani, uomini lupo, streghe con un occhio solo. Tra queste storie, ce n’è una a cui tiene molto, nella quale ricorda di quando è riuscito a raccontare un grandissimo pesce, impossibile da pescare per chiunque, nel giorno della nascita di suo figlio.
Suo figlio William è incantato dalle sue storie ma, crescendo, capisce che le sue storie sono solo frutto di fantasia e si allontana da lui. Quando, ormai, Edward è anziano e malato, William compie un viaggio per conoscere appieno la vita dell’istrionico padre, ricordando tutte le sue avventure.
Ewan McGregor interpreta William Bloom da giovane, facendosi portavoce di una lezione importante alla base del film: la storia del pesce, infatti, è solo una metafora per identificare la bellezza della vita. Raccontando tutte le storie fantastiche che ha “vissuto”, riesce ad esaltare il potere dell’immaginazione, come strumento per rendere la vita all’altezza dei propri sogni e desideri.
Big Fish è una fiaba onirica, a tinte dark, nella quale viene spiegato il vero senso della vita ed Ewan McGregor, con la sua interpretazione, ci fa capire quanto sia importante non smettere di sognare e porsi degli obiettivi.
Fargo (2017)
Terminiamo col ruolo che fatto vincere il Golden Globe a Ewan McGregor: la terza stagione di Fargo.
Fargo è una serie antologica che trae ispirazione dall’omonimo film dei fratelli Coen.
Nella terza stagione ci troviamo nella cittadina di Saint Cloud, in Minnesota. Al centro della narrazione troviamo due gemelli: uno è un ricco imprenditore, con un’attività ormai avviata; l’altro vive ai margini della società ed è dedito alle truffe. Un omicidio, causato da uno scambio di persona, li porterà ad avere un confronto.
Ewan McGregor, in questa stagione di Fargo, si ritrova ad interpretare i due gemelli, regalando ad entrambi un’interpretazione unica, diversificando gestualità e tonalità di voce.
Fargo è una miniserie che riprende lo stile dei Coen, in tutta la loro tendenza alla black comedy e lo fa, cambiando storie e personaggi, ma quasi sempre centrando il punto.
Nonostante il notevole livello delle precedenti stagioni, Ewan McGregor riesce a dare una doppia interpretazione convincente, che gli vale il primo Golden Globe della sua carriera.
E voi in quale ruolo avete preferito Ewan McGregor?