Escape Room: The Game

Escape Room: The Game recensione [Home video]

Escape Room: The Game recensione del film horror di Peter Dukes con Skeet Ulrich, Sean Young e Christine Donlon distribuito da Midnight Factory in home video

In passato ci siamo già occupati del fenomeno Escape Room – recensendo tra l’altro le escape room dei brand Effugio e Intrappola.to – forma di intrattenimento singolare che rappresenta una esperienza d’evasione allo stato puro, tanto immersiva quanto avida di partecipazione attiva, che permette di immergere mente e corpo in un’esperienza gioco ad alto tasso di godimento che certamente non svanisce appena trascorsa, a differenza della gran parte delle esperienze di partecipazione passiva che subiamo.

La popolarità delle Escape Room sta arrivando anche al cinema, e grazie a Midnight Factory possiamo scoprire i migliori titoli dedicati al tema, come Escape Room: The Game e Escape from Marwin, distribuiti a partire da agosto 2019 in home video dall’etichetta celebre per la sua selezione di classici contemporanei di cinema horror e per l’elevata qualità di produzione delle sue lussuose edizioni da collezione.

Escape Room: The Game
Escape Room: The Game distribuito in home video da Midnight Factory

Scritto e diretto dall’esordiente Peter Dukes, Escape Room: The Game mostra i suoi buoni propositi nel prologo permettendoci di riabbracciare Skeet Ulrich, finito purtroppo nel dimenticatoio a causa della prematura chiusura dell’ambiziosa serie TV Jericho.

Partenza interessante che ci spiega l’antefatto del film, ossia le origini della scatola del teschio e l’oscura storia che si cela dietro ad uno degli oggetti più maledetti al mondo che intrappola un antico demone, viene impreziosita dal confronto tra Skeet Ulrich e l’amabile Sean Young, la per sempre nostra Rachel di Blade Runner che fa guadagnare al film mezza stella nel giudizio finale.

Sean Young
Sean Young in Escape Room: The Game
Skeet Ulrich
Skeet Ulrich in Escape Room: The Game

Brice (Skeet Ulrich) con la sua popolare escape room Deranged non è più sulla cresta dell’onda a Los Angeles e, dopo aver investito tutto nel business delle escape, rimettendoci anche il matrimonio, non può permettersi di perdere ulteriore terreno.

Invita così Jeff (Randy Wayne), popolare blogger di intrattenimento e cultura pop – oddio vi assicuro che non siamo tutti così insopportabili, NdR – a recensire la sua escape room, migliorata per l’occasione con la presenza scenica dell’inquietante scatola del teschio.
Jeff, la sua ragazza Angie (Ashley Gallegos) e la coppia Jess (Christine Donlon) e Ben (Matt McVay) entrano dunque in gioco in Deranged.

L’entrata in scena del quartetto è purtroppo decisamente fastidiosa, inabbissata da una disarmante banalità di dialoghi, espressioni e scambi tale da sperare che l’antico demone si risvegli al più presto per fare piazza pulita e liberarci dalla loro presenza, cosa che fortunatamente accade presto riaccendendo l’entusiasmo sopito dello spettatore.

Escape Room: The Game
Escape Room: The Game

Escape Room: The Game ha il pregio di riproporci in maniera fedele alcune dinamiche classiche delle escape, dai lucchetti alfanumerici e direzionali ai carillon, dalle maniglie mancanti dei cassetti ai simboli sui quadri da interpretare, dai libri suddivisi per colori alle combinazioni nascoste, non avendo tuttavia il coraggio di osare di più addentrandosi ulteriormente nel gioco, preferendo “l’usato sicuro” rappresentato dal tema del demone.

Lungi dal chiederci perché Jeff non utilizzi la scatola del teschio appena acquistata come parte attiva del gioco limitandosi ad utilizzarla come coreografia passiva – sarebbe saltata la trama del film – o perché sia possibile portare dentro la escape gli smartphone seppur privi di connessione di rete, od ancora perché il game master non partecipi al gioco – di nuovo, sarebbe saltata la trama – alcune ingenuità, come la gigantesca forbice horror (di per sé vietata) necessaria per tagliare un semplice cartoncino che poteva tranquillamente essere strappato con le mani o i pochi e semplici enigmi richiesti per completare la fuga fanno si che gli appassionati di escape possano dirsi non completamente soddisfatti, anche se è effettivamente piacevole ritrovarsi a giocare ad una escape attraverso un film, in un’esperienza che potrà sicuramente evolversi attraverso film interattivi o realtà virtuale.

Escape Room: The Game
Escape Room: The Game distribuito in home video da Midnight Factory

Escape Room: The Game, l’avrete intuito, vira rapidamente verso lo slasher seppur rinchiuso nel claustrofobico ambiente di una escape room, mostrandoci alcune interessanti premesse – l’antefatto della scatola del teschio – e invogliando lo spettatore a prendere parte al gioco, aprendo ad interessanti scenari futuri che possano vedere l’evoluzione e la fruizione delle escape room attraverso le nuove tecnologie.

Distribuito da Midnight Factory in home video Blu-ray e Dvd, l’edizione a disco singolo BR con comparto audio DTS-HD Master Audio 5.1 si presenta avara di contenuti speciali, mostrando soltanto il trailer della pellicola, impreziosito tuttavia da un preshow che mostra i video promozionali degli altri due film della trilogia, tra cui Escape from Marwin.

Sintesi

Distribuito da Midnight Factory in home video Blu-ray e Dvd, Escape Room: The Game ha il pregio di riproporci in maniera fedele alcune dinamiche classiche delle escape invogliando lo spettatore a prendere parte al gioco, non avendo tuttavia il coraggio di osare di più addentrandosi ulteriormente negli enigmi e virando rapidamente verso lo slasher, seppur rinchiuso nel claustrofobico ambiente di una escape room. Interessanti le premesse della storia e la preziosa partecipazione di Sean Young.

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