21° Anniversario American Beauty [Throwback Thursday]

Ventuno anni fa usciva nelle sale italiane American Beauty: ricordiamo insieme l’acclamato film premio Oscar di Sam Mendes con Kevin Spacey

Il 21 gennaio del 2000 usciva nelle sale italiane American Beauty, uno dei film più amati del regista Sam Mendes.

Il film racconta dei turbamenti e delle ossessioni generate da un’adolescente su un uomo di mezz’età, simbolo del padre della famiglia media nell’America contemporanea. American Beauty è anche ricchissimo di scene iconiche, come quella che vede Mena Suvari in un letto di rose.

Il protagonista del film è Lester Burnham, un uomo di 42 anni nel pieno di una crisi di mezz’età: è depresso e annoiato e odia la sua vita diventata ormai grigia e monotona. Odia tutto della sua vita: sua moglie Carolyn, diventata nevrotica e anche lei frustrata dalla sua vita, il suo lavoro e anche sua figlia Jane (Thora Birch), continuamente imbarazzata dal comportamento dei suoi genitori.

I nuovi vicini delle famiglia Burnham sono il colonnello pensionato Frank Fitts, conservatore ed estremamente omofobo, sua moglie Barbara, una donna depressa e spenta e loro figlio Ricky (Wes Bentley), all’apparenza un bravo ragazzo, ma in realtà si procura i soldi come pusher. Ricky ha anche una passione: registrare tutto ciò che vede e diventerà molto intimo con Jane.

American Beauty anniversario
Kevin Spacey e Mena Suvari (Credits: DreamWorks/Paramount)

La vita di Lester verrà sconvolta dall’incontro con Angela (Mena Suvari), una cheerleader amica di sua figlia. La sua esibizione durante una partita di basket riscuote i sensi di Lester. Le sensazioni provate da Lester, durante l’incontro con Angela, cambiano la vita dell’uomo: Lester inizia a fare palestra, lascia il suo lavoro per andare a lavorare in un fast-food (dove scoprirà il tradimento della moglie) e inizia ad assumere marijuana da Ricky.

Le vite dei protagonisti s’intrecceranno l’un l’altra e una serie di fraintendimenti li porterà a svelare la loro vera natura.

Lo sceneggiatore Alan Ball iniziò a curare la storia di American Beauty nel 1997, quasi per caso, pensando che non sarebbe interessata a nessuno. Invece, a sceneggiatura ultimata, il film attirò l’attenzione di diverse produzioni cinematografiche. Alla fine, grazie anche a Steven Spielberg, il film andò alla DreamWorks.

Diversi nomi importanti rifiutarono la regia, come Mike Nichols e Robert Zemeckis, ma poi la sceneggiatura fu sottoposta a Sam Mendes, il quale aveva appena riportato in auge a New York il musical Cabaret. Mendes amò fin da subito la sceneggiatura e affermò che gli ricordava il film Paris, Texas di Wim Wenders, per il modo in cui veniva descritta la società americana moderna.
American Beauty fu il debutto perfetto di Sam Mendes sul grande schermo.

Kevin Spacey (Credits: DreamWorks/Paramount)
Kevin Spacey in American Beauty (Credits: DreamWorks/Paramount)

Il regista aveva in mente, fin dall’inizio, di dare le parti di Lester e Carolyn rispettivamente a Kevin Spacey ed Annette Bening, ma la DreamWorks voleva altri nomi. Furono suggeriti i nomi di Bruce Willis, Kevin Costner e John Travolta per Lester e i nomi di Helen Hunt e Holly Hunter per Carolyn.
Ma alla fine Mendes la spuntò, con grande sorpresa di Spacey, poiché solitamente l’attore interpretava personaggi furbi e manipolativi (come ne I soliti sospetti e in Seven), mentre Lester era un personaggio piuttosto “ordinario”.

La prima mondiale di American Beauty si tenne l’8 settembre 1999 a Los Angeles, per poi essere distribuito in tutto il Paese a partire dall’8 ottobre. In Italia, il film arrivò solo il 21 gennaio 2000.

L’opera di Mendes mescola alla perfezione commedia e dramma, alternando i due generi.
American Beauty scalfisce l’immagine patinata della famiglia modello americana, mostrandone tutti i suoi difetti e le sue ipocrisie: Lester è un uomo insoddisfatto della sua vita monotona, che finisce per invaghirsi di una ragazzina, Carolyn non è soddisfatta della sua vita lavorativa e della sua vita coniugale e finisce per tradire suo marito.

Anche il personaggio dell’ex colonnello Frank Fitts (interpretato da Chris Cooper) ha una notevole importanza: quello che, all’apparenza è un uomo conservatore e omofobo, ma soprattutto estremamente severo con suo figlio, rivelerà la sua omosessualità a lungo repressa. Anche il personaggio di Fitts dimostra la sua ipocrisia, un uomo che ha sempre nascosto la sua vera natura, col silenzio e con la violenza.

Kevin Spacey e Annette Bering
Kevin Spacey e Annette Bering

Il fulcro della pellicola è la ricerca della bellezza perduta, quella inafferrabile e apparentemente lontana, ma che è comunque sempre presente nelle vite dei protagonisti, i quali sono troppo ciechi per accorgersene.
Tutti i protagonisti vivono uno scontro tra la loro vera natura e quell’ossessione affamata di dare un’apparenza di loro stessi diversa, come vediamo bene nel personaggio di Angela: la ragazza appare molto sicura di se stessa e con gli uomini, alla continua ricerca di ammaliare Lester fin dal loro primo incontro, ma quando la passione sta finalmente per scoppiare, Angela si tira indietro e gli svela di essere ancora vergine.

Mendes e Ball riescono a descrivere alla perfezione questa doppia natura dei protagonisti, che riflette quella della società americana moderna: una vita fatta finzioni, alla ricerca della perfezione e di quella bellezza che non sanno di avere già.

Ma American Beauty è anche un invito a godersi della bellezza intrinseca delle cose e di distruggere quella gabbia dorata in cui spesso ci rifugiamo.

Mena Suvari in American Beauty (1999)
Mena Suvari in American Beauty (1999)

American Beauty: alcune curiosità

  • La sceneggiatura originale comprendeva anche un rapporto sessuale tra Lester ed Angela e alcuni flashback riguardante i trascorsi di Frank Fitts tra i Marines, che mostravano chiaramente l’omosessualità dell’uomo;
  • La scena di Angela immersa nelle rose è una delle scene più iconiche del cinema moderno, ripresa, in chiave parodistica, anche in Scary Movie;
  • -Il film ha vinto 5 Oscar a fronte di 8 nomination per Miglior film, Migliore regia, Miglior attore protagonista per Kevin Spacey, Migliore sceneggiatura originale ad Alan Ball e Miglior fotografia;
  • Ci sono diverse citazioni nel film, tra cui Lolita di Stanley Kubrick;
  • Il titolo American beauty si riferisce ad un tipo di rosa molto diffuso negli Stati Uniti, lo stesso tipo che viene coltivato da Carolyn in giardino;
  • Il make-up di Jane ed Angela cambia gradualmente durante la pellicola: Jane inizialmente si trucca molto e poi appare più acqua e sapone, mentre Angela abbonda sempre di più col make-up per sembrare più adulta. Il trucco simboleggia l’evoluzione psicologica dei due personaggi.

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