Buon compleanno Viggo Mortensen i migliori film da vedere [Throwback Thursday]

Compie oggi gli anni uno degli attori più intensi del panorama cinematografico attuale: Viggo Mortensen. In occasione del suo compleanno, ricordiamo i suoi migliori 5 film da vedere

Il 20 ottobre 1958 nasceva Viggo Mortensen, attore e regista statunitense, celebre per le sue interpretazioni, sempre molto intense. Mortensen è un sostenitore del metodo Stanislavskij, che lo porta a immedesimarsi profondamente nei ruoli che interpreta: una scelta che vediamo chiaramente nelle sue pellicole. È diventato famoso per il grande pubblico, grazie alla sua partecipazione alla trilogia de Il Signore degli Anelli, ma è anche uno dei pupilli di David Cronenberg ed è riuscito, nel corso della sua carriera, a interpretare ruoli sempre diversi.

In occasione del compleanno di Viggo Mortensen vi ricordiamo cinque sue performance mozzafiato

viggo mortensen
Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re (2003)

Trilogia de Il Signore degli Anelli (2001-2003)

Partiamo proprio dal ruolo più celebre di Viggo Mortensen, ovvero Aragorn, erede al trono di Gondor, che combatte con la Compagnia dell’Anello.
Viggo Mortensen partecipa a tutti tre i film della trilogia, diretta da Peter Jackson e tratta dall’omonima opera scritta da J.R.R. Tolkien.
La storia la conosciamo tutti: siamo nel mondo immaginario della Terra di Mezzo e seguiamo l’avventura dell’hobbit Frodo Baggins, nella missione di distruggere l’Unico Anello, per garantire l’annientamento del suo creatore, Sauron, l’Oscuro Signore.
La saga è composta da tre film: La Compagnia dell’Anello, Le Due Torri e Il Ritorno del Re, usciti nelle sale rispettivamente nel 2001, 2002 e 2003.
Nonostante non fosse la prima scelta di Peter Jackson, non riusciremmo mai a immaginare un altro attore nei panni di Aragorn. Viggo Mortensen dà sfoggio di tutto il suo talento, sia nelle scene fisiche che in quelle più intense, a partire dalla storia d’amore con l’elfa Arwen, fino all’incoronazione come Re di Gondor.
Grazie a questo ruolo, Viggo Mortensen conquista il pubblico di tutto il mondo.

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La promessa dell’assassino (2007)

La promessa dell’assassino (2007)

Tra i migliori film di Viggo Mortensen, annoveriamo sicuramente La promessa dell’assassino, pellicola del 2007, diretta da David Cronenberg.
Anna è un’ostetrica russa, che rimane profondamente turbata dalla morte di un’adolescente, dopo aver dato alla luce un bambino. Anna, tramite il diario della giovane, decide di ritrovare la famiglia d’origine della ragazza, affinché si prenda cura del piccolo orfano. Durante la ricerca, la donna incontra Nikolai, autista della mafia russa a Londra, da cui rimane profondamente affascinata.
La promessa dell’assassino è un gangster-noir che richiama i grandi classici, ma che si distingue da essi grazie ai tocchi personalissimi di Cronenberg. La pellicola non si risparmia su momenti scabrosi e violenti, raccontando l’eterna lotta tra bene e male.
Viggo Mortensen, nei panni di Nikolai, ci regala una delle performance migliori della sua carriera: il suo è un personaggio complicato, un uomo senza scampo, che combatte ogni giorno per sopravvivere, ma che non riesce ad uscire dalla vita che vive.
La bellezza de La promessa dell’assassino sta nel presentarsi come un classico gangster movie, per poi discendere nei meandri e negli angoli bui della mente umana.

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The Road (2009)

The Road (2009)

The Road è una pellicola del 2009, diretta da John Hillcoat. Si tratta dell’adattamento cinematografico del grandioso romanzo La strada di Cormac McCarthy, vincitore del Premio Pulitzer.
Ci troviamo in un mondo post-apocalittico, dovuto ad un non ben definito evento catastrofico. Il mondo è diventato un posto pericoloso, dove le risorse scarseggiano e il cannibalismo è diventato una pratica comune. In questo mondo, cercano di sopravvivere un padre e suo figlio adolescente, che cercano di raggiungere il sud, dove sperano di trovare un ambiente più ospitale.
Quello che colpisce di The Road è la rappresentazione del mondo post-apocalittico, nel quale si trovano i protagonisti: non ci sono zombie, mostri o creature aliene, il male viene dalla natura umana, che ha trovato terra fertile in un mondo in cui speranze e felicità sono state spente all’improvviso.
La sopravvivenza è diventato l’unico obiettivo possibile, in un mondo in cui non regna alcuna regola, se non quella della sopravvivenza. Il regista riesce a farci immedesimare appieno in questo mondo desolato e senza speranza, facendo leva sul rapporto tra i due protagonisti: un padre e un figlio.
Viggo Mortensen è il simbolo del cambiamento subito: l’uomo conosce il mondo che c’era prima dell’apocalisse e si ritrova completamente spaesato e senza punti di riferimento in questo nuovo mondo. Il suo unico scopo è solamente quello di proteggere il figlio, sia dalla natura umana che da un mondo che, ormai, non ha più niente da offrire.

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Captain Fantastic (2016)

Captain Fantastic (2016)

Tra i ruoli più difficili interpretati da Viggo Mortensen, troviamo Captain Fantastic, film del 2016, diretto da Matt Ross.
Ben e Leslie sono due attivisti anarchici, che non credono al modello capitalista americano. Hanno deciso, quindi, di vivere immersi nella natura selvaggia, insieme ai loro sei figli, educandoli con principi anticonvenzionali. La loro routine viene sconvolta dal suicidio di Leslie, a cui era stato diagnosticato un disturbo bipolare, che aveva deciso di non curare, non credendo nella medicina moderna. Quando il padre di Leslie decide di organizzarle un funerale tradizionale, inizia il conflitto con Ben.
Captain Fantastic è una commedia amara, incentrata sullo scontro tra due visioni della vita diametralmente opposte: una tradizionale e consumista, l’altra libera da ogni convenzionalità e anticonformista. La questione centrale del film ci fa riflettere sulla società che viviamo, ma anche di quanto possa essere diversa la concezione di vita dei protagonisti, a tratti forzata.
Il film è una condanna alla società capitalistica, su tutti i fronti, dal consumismo sfrenato all’appiattimento delle personalità di chi vive in quella società. Ma tutto ciò a cui aspira il protagonista, non è altro che un’illusione, un mondo utopico col quale si scontra, al momento della morte della moglie.

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Green Book (2019)

Green Book (2019)

Non potevamo che chiudere con Green Book, film del 2018, diretto da Peter Farrelly.
La pellicola racconta l’amicizia tra un buttafuori italoamericano, Tony Lip e il pianista afroamericano Don Shirley.
Sullo sfondo dell’America degli anni Sessanta, il pianista Don Shirley decide di fare un tour negli Stati del Sud, dove ancora regna incontrastato il razzismo. A fargli da autista, c’è Tony Lip, un italoamericano che lavora solitamente come buttafuori.
Tra i due nascerà una profonda amicizia, oltre ogni barriera.
Green Book è sicuramente una di quelle pellicole che definiremmo “feel-good movie”: al centro della storia ci sono due personaggi che non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro. I due saranno “costretti” a intraprendere un viaggio insieme, che li porterà a scoprire le carte di entrambi.
Farrelly riesce nella missione quasi impossibile di non cadere mai nel troppo smielato o scontato, anzi, riesce a calibrare alla perfezione l’ironia, non lesinando su qualche momento sentimentale.
Sono tanti i temi trattati, come la discriminazione razziale, ma al centro di tutto c’è l’amicizia fra Tony Lip e Don Shirley, ripresa da una storia vera.
Viggo Mortensen è in stato di grazia (apprezzabile soprattutto in lingua originale) con un ruolo che mescola dramma e ironia e riesce a far mostrare all’attore tutte le sue doti.
L’opera ha vinto anche il Premio Oscar, come Miglior film, nel 2019.

E voi quale film di Viggo Mortensen preferite?

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