Falling - Storia di un padre

Falling – Storia di un padre recensione film di e con Viggo Mortensen e Lance Henriksen [Anteprima]

Falling – Storia di un padre recensione film di e con Viggo Mortensen, Lance Henriksen, Terry Chen, Sverrir Gudnason, Hannah Gross e Laura Linney

Falling – Storia di un padre: la trama

Nel suo esordio come sceneggiatore e regista Viggo Mortensen trasporta sullo schermo i contrasti e le crepe di una famiglia non convenzionale. Willis (Lance Henriksen) è un uomo che ha sempre vissuto in campagna, legato alla sua fattoria come a nessun altro. In vecchiaia è stato costretto a lasciare la sua amata terra per trasferirsi a casa di suo figlio John (Viggo Mortensen). Il suo modo di vivere e vedere le cose porterà scompiglio nella vita di suo figlio e la sua famiglia, di cui fanno parte il suo compagno Eric (Terry Chen) e la loro figlia Mònica (Gabby Velis). Per John la convivenza con il padre risulterà più complicata del previsto mettendo a dura prova la sua forza di volontà. Nonostante questo, una piccola luce si riaccende in questo rapporto rimasto troppo tempo al buio, portando i due a chiarire le incomprensioni di una vita.

Falling – Storia di un padre: la recensione

La creazione di Falling – Storia di un padre è il frutto di anni di esperienza sul set cinematografico di Viggo Mortensen, che ha sempre svolto i suoi ruoli di attore con professionalità, precisione e preparazione. Non limitandosi al suo mero ruolo di attore la sua curiosità l’ha spinto a diventare uno studente in incognito nei set nei quali lavorava. Ha avuto la possibilità di lavorare con dei grandi registi come Jane Campion, Peter Jackson, David Oelhoffen, Matt Ross, Peter Weir, oltre al suo caro amico e frequente collaboratore David Cronenberg che ci ha regalato una brillante comparsa in questo film.
Viggo ha utilizzato ogni esperienza pregressa di attore, artista e poeta per la creazione di questo progetto.

Si potrebbe dire che l’attore abbia messo una parte della sua vita in questo film, in quanto l’idea nasce da un dolore di una perdita personale mescolata a barlumi di attimi felici passati in famiglia. È stato lo stesso Viggo a raccontare come, tornando dal funerale della madre, abbia sentito il bisogno di descrivere dei momenti passati insieme alla sua famiglia e di trascriverli. Ha iniziato così ad annotare piccoli inconvenienti e momenti felici, elaborando i fatti e immaginando conversazioni mai avvenute. Falling – Storia di un padre si basa su avvenimenti e conversazioni realmente accaduti nella vita dell’attore, sebbene i personaggi siano frutto di fantasia.

Lance Henriksen e Viggo Mortensen
Lance Henriksen e Viggo Mortensen (Credits: BIM Distribuzione)
Lance Henriksen
Lance Henriksen (Credits: BIM Distribuzione)

Quello che rende questo film interessante sono sicuramente i temi affrontati. Se diamo un’occhiata ai personaggi, infatti, troveremo tramite essi delle tematiche sempre più attuali e ancora delicate. John è un ex pilota di aeronautica, ora pilota comune, che vive a Los Angeles con il suo compagno Eric e la loro figlia adottiva Mònica. Willis, interpretato da Lance Henriksen, è un vecchio contadino del nordest che vive in una vecchia fattoria isolata dove John e sua sorella Sarah sono cresciuti. Le differenze tra i loro stili di vita si scontrano amaramente quando Willis si trasferisce dal figlio. Notiamo come la mentalità arretrata dell’anziano contadino conservatore va a collidere con un figlio che vive in una società urbana progressista. Importate è sottolineare come il film propone uno studio sui cambiamenti di opinione sui modelli di mascolinità e di famiglia tradizionale, il tutto contornato dalla costante presenza della malattia.

A peggiorare la situazione, infatti, è l’incombere della demenza senile di Willis. La presenza sempre più frequente di momenti di confusione nei quali viene trasportato indietro nei suoi ricordi, permette un ritmo calzante nel film. Questi, rappresentanti con grande abilità e semplicità tramite dei flashback, portano su diversi piani temporali la narrazione. Il dualismo tra passato e presente riporta a galla le divergenze tra padre e figlio nella loro complessità. Questa natura non lineare del racconto ha permesso di creare un tono emotivo che si estende in ogni scena. Tramite questa oscillazione temporale abbiamo la possibilità di conoscere anche un Willis giovane, ancora non abbrutito e innamorato di Gwen madre di John e Sarah.

Con il tempo però vediamo come il carattere di Willis in stile “o si fa come dico io o quella è la porta”, deteriorerà il rapporto tra i due giovani innamorati e condurrà Gwen lontana da lui e dai loro figli. Da questa non facile separazione nasceranno e cresceranno le divergenze tra Willis e John. In tutto il film vediamo come John cerca di capire le motivazioni che hanno portato a quella rottura. Ma comprenderemo, esplorando a fondo il personaggio di Willis, che quello che dovremmo fare è accettare un individuo per quello che è anziché provare a cambiarlo in quello che vorremmo. Willis d’altronde non è mai andato contro se stesso.

Falling - Storia di un padre recensione film Viggo Mortensen Lance Henriksen
Falling – Storia di un padre di e con Viggo Mortensen e Lance Henriksen (Credits: BIM Distribuzione)
Falling - Storia di un padre recensione film Viggo Mortensen Lance Henriksen
Lance Henriksen in Falling – Storia di un padre (Credits: BIM Distribuzione)

La memoria è un altro cardine della narrazione del film. “Una persona ricorda lo stesso momento, la stessa scena, lo stesso individuo in modo diverso da un’altra. Sviluppiamo delle fissazioni di questi ricordi imperfetti che arrivano a definire il nostro modo di vedere noi stessi e gli altri” sostiene Mortensen. Falling – Storia di un padre è un viaggio nella memoria imperfetta di uomo che si va a scontrare con la realtà e i ricordi del figlio.

Per rappresentare al meglio tutti questi temi il montaggio e l’approccio visivo sono stati fondamentali. Il particolare punto di vista di Viggo Mortensen ci trascina in una montagna russa di emozioni perfettamente rappresentata dalle immagini creando un vero e proprio universo. Le inquadrature parlano da sé. Riescono così a cogliere la percezione del tempo di ogni personaggio e ci raccontano il punto di vista di ognuno.

Sicuramente è un viaggio impegnativo quello che ci propone Viggo Mortensen con il suo esordio in regia Falling – Storia di un padre. Un percorso che cattura i conflitti alla base delle relazioni e della vita, alla fine del quale non tutto è risolto. Un racconto che ci porta a capire come si possono attraversare le situazioni di contrasto e come sia poi fondamentale il percorso che ti porta all’accettazione e nei migliori dei casi al perdono. Un cammino che sicuramente vale la pena di compiere e che ci ha mostrato ancora una volta la vena artistica di Viggo.

Sintesi

Con il suo esordio alla regia Viggo Mortensen ci propone un viaggio impegnativo nella memoria, cardine della narrazione, che cattura i conflitti alla base delle relazioni e della vita fino all’accettazione e al perdono, trascinandoci attraverso una montagna russa di emozioni perfettamente rappresentata per immagini, tra cambiamenti della famiglia tradizionale e dei modelli di mascolinità e la presenza costante della malattia sullo sfondo.

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