Space Force

Space Force recensione serie TV [Netflix Anteprima]

Space Force recensione serie TV di Greg Daniels e Steve Carell con Steve Carell, John Malkovich, Diana Silvers, Tawny Newsome, Ben Schwartz, Lisa Kudrow

Boots on the moon!
(Space Force)

Riportare l’uomo sulla Luna per affermare il predominio degli Stati Uniti nello spazio e anticipare i Paesi nemici, copioni e spioni come la Cina, la Russia e l’India, ma soprattutto controllare ed estendere il bene contemporaneo più prezioso, la Rete, per dominare su Internet espandendo la gittata dei tweet presidenziali e oscurando quelli altrui mandando nell’oblio i satelliti rivali.

Steve Carell e John Malkovich
Steve Carell e John Malkovich

Ben lontani dalla passeggiata lunare di Neil Armstrong sbarcato sulla Luna con l’Apollo 11, la costosissima neonata sesta branca delle forze armate statunitensi Space Force – insieme all’Esercito (The Army), l’Aviazione (Air Force), la Marina (Navy), i Corpi Speciali della Marina (Marine Corps) e la Guardia Costiera (Coast Guard) – perculata per i suoi intenti romantici di esplorare le stelle ed impegnata a bruciare soldi pubblici con la sua avveneristica base spaziale dotata anche di piste da bowling, ha la missione di impedire a Cina e Russia di distruggere l’Internet tanto caro al Presidente con il sogno di colonizzare la galassia partendo dalla Luna, mentre incidentalmente promuove l’industria delle armi ed il partito Repubblicano lanciando fucili nello spazio in cerca di sostegno politico ed economico.

John Malkovich
John Malkovich

Il generale a quattro stelle Mark R. Naird (Steve Carell), improntato al rischio e all’ubbidienza agli ordini militari diretti, pronto a mentire pur di spronare i suoi uomini, diffida degli scienziati perchè non riesce a comprenderli, considerando inaffidabili coloro che fanno sempre prevalere la ragione sulle emozioni e sulle contingenze. Ciò che funziona meglio in Space Force è la perfetta complementarità del generale con il Dr. Adrian Mallory (John Malkovich) scienziato capo del progetto spaziale, opposto in tutto a Naird e sempre pronto ad opporsi all’autorità, per indole, per sfizio personale e soprattutto perchè lo ritiene l’unica scelta possibile.

Quando l’Air Force non sa che fare, lancia una bomba.
Piccola, grande, intelligente, stupida… c’è una bomba per ogni occasione.
(Noah Emmerich, Space Force)

Steve Carell e Noah Emmerich
Steve Carell e Noah Emmerich

Se i siparietti tra i due coprotagonisti funzionano, così come alcuni spunti stravaganti come improbabili camminate spaziali di duecento kilometri e scimpastronauti e canastronauti protagonisti di video virali acchiappa like sui social network, la nuova serie TV creata da Greg Daniels (The Office) e Steve Carell sembra non saper decidere quale strada intraprendere, assaggiando ma non calcando con convinzione nessuna tra le opzioni provate tra la satira politica, la comicità dell’assurdo, il politicamente scorretto ed il comedy drama, sorvolata dall’ombra sin troppo benevola del Presidente Trump la cui influenza non va oltre la priorità assoluta data a Twitter e Internet, le bombe viste spesso come la soluzione a tutti i problemi e l’inutilità della scienza al cospetto della vittoria in guerra.

Solo i vincitori fanno sesso.
(Presidente Donald Trump, Space Force)

Diana Silvers in Space Force
Diana Silvers in Space Force

Se la comicità dell’assurdo, accompagnata alla critica e satira sociale, potrebbe funzionare così come funziona nel secondo episodio, pur non essendo corrosiva come in Parker e Stone per intenderci, la sopraccitata mancanza di incisività nell’una o nell’altra direzione e l’improvvisa ricerca sul finale del dramma sentimentale che anzichè trovare la lacrimuccia si infila in un vicolo cieco sui rapporti a distanza, il matrimonio aperto ed il concetto di fedeltà, disinnescano buona parte degli intenti di Space Force che non riesce ad essere irriverente nè particolarmente divertente.

Un ottimo cast corale ampiamente sprecato – dal compianto Fred Willard a Noah Emmerich e Larry Joe Campbell (La vita secondo Jim) – e l’affetto per Steve Carell e John Malkovich donano valore ad una visione che rimane insoddisfacente, legata ai soliti stereotipi sulle razze e conclusa da un finale aperto poco appropriato e costruito a casaccio.

So che sulla Luna si può crescere di cinque centimetri… in tutte le dimensioni?
(Space Force)

Ben Schwartz
Ben Schwartz interpreta Fuck Tony il social media manager della Space Force
Steve Carell e Lisa Kudrow
Steve Carell e Lisa Kudrow
Diana Silvers
Diana Silvers

Sintesi

Nè divertente nè irriverente, Space Force non riesce mai a mettere a segno il colpo, incrocia diverse strade - la satira politica, la comicità dell'assurdo, il politicamente scorretto, il comedy drama - senza avere il coraggio di intraprenderne con decisione almeno una, vanificando la partecipazione di un ottimo cast corale e aggrappandosi nostalgicamente all'affetto che proviamo per Steve Carell e John Malkovich.

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