Daily Madness – Willem Dafoe edition

Willem Dafoe riceverà l’Orso d’Oro alla carriera al prossimo festival di Berlino, ma a poco più di sessant’anni la sua carriera è in piena corsa: quest’anno lo vedremo in Aquaman e forse anche in At Eternity’s Gate nei panni di Vincent Van Gogh, l’anno scorso ha partecipato ad Assassinio sull’Orient Express ed è fresco di candidatura all’Oscar per The Florida Project, dove era il manager del motel dove abitavano Brooklynn Prince e sua madre.

Motherless Brooklyn è invece uno dei progetti ai quali Dafoe si appresta a partecipare. Il film segna il ritorno del nostro beniamino Edward Norton (che non è stato invitato per la foto di gruppo del decennale di Marvel Studios), nel triplice ruolo di regista, sceneggiatore e protagonista.

La storia, tratta dall’omonimo romanzo di Jonathan Lethem, narra dell’investigatore con sindrome di Tourette Lionel Essrog (ruolo perfetto per Norton) e della sua indagine sulla morte del suo mentore Frank Minna. Il film ha avuto una lunghissima gestazione, tanto che già quattro anni fa veniva citato come un passion project che il regista inseguiva da quindici anni.

Con Willem Dafoe ed Edward Norton, completa il terzetto di WesAndersoniani anomali Bruce Willis (accreditato da IMDB nel ruolo di Minna), ma il cast include anche Alec Baldwin, Gugu Mbatha-Raw (che potreste star guardando proprio in questo momento in The Cloverfield Paradox), Leslie Mann ed Ethan Suplee (che ha partecipato con Norton in American History X prima di diventare il fratello scemo di Jason Lee in My Name is Earl).

Inoltre, di oggi è la notizia che Dafoe avrà un ruolo da protagonista in The Lighthouse, thriller firmato da Robert Eggers, regista di The Witch. Sarà Old (di nome), ossia il guardiano di un faro nella Nuova Scozia di inizio ‘900.

Un meritato ruolo di primo piano per un attore che oggi è spesso relegato in parti di supporto, ma che in passato è stato Gesù, Max Schreck in Nosferatu e Green Goblin. Sul fatto di non avere un look tipico da leading man, Dafoe ci scherza su: « Sono come il ragazzo della porta accanto, se vivi accanto ad un mausoleo ».

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