Richard Linklater: Houston, abbiamo un film [News Flakes]

Il 2018 è ancora giovane, ma già tutti gli occhi sono puntati sul… 1969.
Il 2019, in quanto cinquantenario della fine dei ‘favolosi’ anni ’60, si prospetta un anno di commemorazione, almeno per quanto riguarda il cinema. Oltre ai progetti che ruotano attorno alla figura di Charles Manson (quello di Quentin Tarantino e quello di Mary Harron che abbiamo citato ieri, più un film indipendente che Hilary Duff ha menzionato ieri su Instagram), Richard Linklater ha annunciato di voler realizzare un film che celebrerà Houston, la sua città natale e cuore del programma spaziale Apollo, nel cinquantenario del primo allunaggio.

Linklater non è nuovo a momenti di nostalgia (che hanno fruttato Dazed and Confused e Everybody Wants Some!!), e a quanto pare avrebbe avuto l’idea durante le riprese di Boyhood (ci sono voluti tredici anni, ne avrà avute parecchie di illuminazioni). All’epoca il regista aveva nove anni, perciò si ipotizza che anche il film avrà come protagonista un ragazzino sognante di fronte alle immagini di Neil Armstrong che cammina sulla Luna.

Il sempre prolifico Richard, del quale è recentemente uscito Last Flag Flying, sta ultimando la sua prossima opera Where’d You Go, Bernadette, tratto dall’omonimo romanzo di Maria Semple, nel quale la quindicenne Bee racconta la storia di Bernadette Fox (Cate Blanchett), ex architetto agorafobico, scomparsa nel bel mezzo dei preparativi di un viaggio familiare per l’Antartide (che avrebbe dovuto essere il premio per la carriera scolastica di Bee). La commedia ha come protagonisti anche Kristen Wiig, Judy Greer, Billy Crudup e Laurence Fishburne.

Qualche tempo fa si era inoltre parlato del coinvolgimento di Linklater in un film su John R. Brinkley (interpretato, in teoria, da Robert Downey Jr.), medico ciarlatano diventato popolare nell’America degli anni ’20 grazie alle sue trasmissioni radio, che lo misero poi in lizza per una carriera politica (niente di nuovo sotto il sole; Brinkley riuscì anche a farsi dare una laurea honoris causa dall’Università di Pavia, poi revocata da Mussolini). Del film non si hanno notizie da circa un anno.

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