Oscar previsioni 2020: migliore attore non protagonista chi vincerà?

Oscar previsioni 2020: per il migliore attore non protagonista Brad Pitt, Joe Pesci, Al Pacino, Tom Hanks e Anthony Hopkins a contendersi l’Oscar. Chi vincerà?

Oscar 2020 al migliore attore non protagonista: le previsioni

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Dopo i BAFTA, adesso più che mai è giunto il tempo di tirare le somme in vista degli Oscar 2020, nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 febbraio in Italia, che potete seguire in diretta con noi come spiegato qui. Qui invece tutte le nomination.

Iniziamo con la splendida, combattutissima categoria del Migliore Attore Non Protagonista. Chi vincerà?

Brad Pitt
Cliff Booth, interpretato da Brad Pitt

1. Brad Pitt

BAFTA appena conquistato, Golden Globe, SAG Award, premiato dalla National Board of Review e vincitore ai Critics Choice Awards: Brad Pitt è un uomo solo verso gli Oscar, ad otto anni dalla sua ultima candidatura per L’arte di vincere (Moneyball), dopo le altre due nomination per Il curioso caso di Benjamin Button e L’esercito delle 12 scimmie.

Erede sul grande schermo di Robert Redford, Brad Pitt non ha mai vinto l’Oscar come interprete (bensì uno come produttore per 12 anni schiavo), e di C’era una volta a… Hollywood è stato sicuramente il punto di forza su cui si regge la pellicola di Tarantino.

Una performance sicuramente da Oscar, anche se non la più meritevole della categoria. Ma a cinquantasei anni è anche giunto il momento per il buon Brad di entrare nella storia degli Academy Awards da protagonista, lo sguardo triste di Cliff Booth allo Spahn Movie Ranch, profondamente preoccupato per le sorti di George Spahn (Bruce Dern), rimane impresso regalandoci i momenti migliori di C’era una volta a… Hollywood.

Joe Pesci
Joe Pesci in The Irishman

2. Joe Pesci

Premiato come migliore attore non protagonista dal New York Film Critics Circle, nominato ai Golden Globe, ai SAG Award, ai BAFTA e ai Critics Choice Awards, Joe Pesci è stato sicuramente la rivelazione dell’anno, ritornato sul grande schermo dopo ormai nove anni poiché fortissimamente voluto da Martin Scorsese per il capolavoro The Irishman.

Una performance sorprendente ed inattesa, nemmeno lui pensava che Russell Bufalino fosse nelle sue corde e desiderava interpretare Anthony ‘Tony Pro’ Provenzano (interpretato da Stephen Graham), ma Martin Scorsese aveva come sempre le idee chiare.

A 28 anni dall’Oscar come migliore attore non protagonista per Quei bravi ragazzi, e dopo la nomination del 1981 in Toro scatenato, una eventuale vittoria di Joe Pesci, straordinario in Mio cugino Vincenzo e Casinò, avrebbe un sapore amarcord decisamente speciale, per una performance davvero ottima e artisticamente paragonabile a quella di Brad Pitt.

Al Pacino è Jimmy Hoffa
Al Pacino è Jimmy Hoffa in The Irishman di Martin Scorsese

3. Al Pacino

The Irishman rappresenta il testamento artistico della leggenda Al Pacino, alla forse più grande interpretazione della sua mostruosa carriera che fonde insieme il Pacino boss autoritario tra mafia, chiesa e famiglia della saga di Francis Ford Coppola, il Pacino mefistofelico e manipolatore de L’Avvocato del Diavolo, il Pacino avido e iracondo de Il mercante di Venezia, il Pacino leader carismatico di Ogni maledetta domenica e l’uomo d’affari irriverente e spocchioso di Americani, il Pacino romantico ma allo stesso tempo irascibile e bisbetico di Scent of a Woman – Profumo di donna, in una performance talmente sontuosa e straordinaria da lasciarci senza fiato ad ammirarlo sullo schermo.

Nove nomination agli Oscar e una sola statuetta per uno dei più grandi attori di sempre, più grande dell’Academy stessa che lo ha troppe volte sfavorito, sembra veramente impossibile pensare che Al Pacino non abbia vinto l’Oscar per Il Padrino, Serpico, Il Padrino – Parte II, Quel pomeriggio di un giorno da cani, …E giustizia per tutti, Americani, nominato inoltre per Dick Tracy e vincitore della statuetta solo con Scent of a Woman – Profumo di donna.

Per non parlare delle mancate nomination agli Oscar per Scarface, Carlito’s Way, Heat – La sfida, L’avvocato del diavolo, Ogni maledetta domenica, Insider – Dietro la verità, Il mercante di Venezia, da parte della stessa Academy che invece premierà Joaquin Phoenix per Joker o appunto Brad Pitt per una buona performance, probabilmente da Oscar ma certamente artisticamente nemmeno paragonabile all’ennesima, sontuosa prova di Al Pacino sul grande schermo.

Tom Hanks alla sua sesta nomination agli Oscar per Un amico straordinario
Tom Hanks alla sua sesta nomination agli Oscar per Un amico straordinario

4. Tom Hanks

Il miglior attore della cinquina insieme ad Al Pacino, Tom Hanks, l’interprete vivente più amato dal popolo americano, dopo la curiosa nomination agli Oscar per Big e la meritatissima, inevitabile doppietta di Oscar per Philadelphia e Forrest Gump, nominato ancora per Salvate il soldato Ryan e Cast Away, strano ma vero non riceve una candidatura da parte dell’Academy da ben diciannove anni, anch’esso dimenticato come Al Pacino, lontano dagli Academy Awards da addirittura ventisette anni.

Dopo essere stato ignorato sulla fine degli Anni ’90 per Apollo 13, C’è posta per te e Il miglio verde, Tom Hanks diventa invisibile agli occhi dell’Academy anche con Era mio padre, Prova a prendermi e The Terminal. Segue un decennio di minore prestigio, per giungere poi a Il ponte delle spie, Sully e The Post, tre grandi prove – soprattutto in Sully – che tuttavia non ricevono le attenzioni dell’Academy, che decide invece di ricordare la storia made in USA di Mister Fred Rogers, raccontata in Un amico straordinario.

Vale lo stesso discorso fatto per Al Pacino: quando si diventa più grandi dell’Academy stessa non si viene più quasi presi in considerazione, in favore di attori più giovani e vicini alle mode, al pubblico e alla notorietà del momento.

Anthony Hopkins alla sua quinta nomination agli Oscar per I due Papi
Anthony Hopkins alla sua quinta nomination agli Oscar per I due Papi

5. Anthony Hopkins

Chiudiamo con un pezzo da novanta, sir Anthony Hopkins ci ha regalato grandissime interpretazioni, gestendo tuttavia la sua carriera in modo sicuramente meno dedicato ed artisticamente elevato di Al Pacino o Tom Hanks. I due Papi è la sua quinta candidatura agli Oscar, a ventidue anni da Amistad e dopo Nixon, Quel che resta del giorno e l’incredibile prova coronata dall’Oscar per Il silenzio degli innocenti.

Nessuna chance di vittoria per un attore comunque potente e memorabile, che ricordiamo con piacere anche nel molto sottovalutato Il Bounty con Mel Gibson e in Viaggio in Inghilterra, straordinario seppur ignorato dall’Academy in Hitchcock nel 2012.

E voi chi tiferete? Qual è il vostro attore preferito tra i candidati a migliore attore non protagonista agli Oscar 2020?

Fatecelo sapere nei commenti e attraverso i nostri canal social, e ricordatevi di seguire la diretta dgli Oscar 2020 sul nostro gruppo Telegram: https://t.me/oscar2020live

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