Adattamento cinematografico del romanzo Firing Point di Don Keith e George Wallace, Hunter Killer – Caccia negli Abissi è il nuovo thriller di Donovan Marsh. Nel Mar Glaciale Artico i sottomarini statunitensi e russi navigano tra i ghiacci, temendo un improvviso attacco nemico. Quando prima un sottomarino russo e poi uno americano perdono i contatti con le rispettive basi militari, le tensioni tra i due paesi si accentuano; mentre gli USA decidono di affrontare la situazione su due fronti, inviando un altro sottomarino capitanato da Joe Glass in acque artiche e un gruppo di agenti segreti sul suolo russo, in Russia le cose si complicano perché un ammiraglio vuole attuare un colpo di stato. Sarà compito di Glass e degli agenti sventare la minaccia ed evitare a tutti i costi che scoppi una guerra tra le due potenze.
Sin dall’inizio, Hunter Killer è dominato da claustrofobiche scene ambientate nei sottomarini, che restituiscono allo spettatore la sensazione di trovarsi nelle strette stanze e nei corridoi delle navi: l’effetto è sofisticato e ben realizzato, Donovan Marsh riesce inoltre a non rendere monotono lo svolgimento della storia intrecciando le vicende che avvengono nei sommergibili a quelle sulla terraferma. Ne risulta un action thriller scorrevole ed avvincente, che lascia il giusto spazio sia ai dialoghi che vedono protagonisti gli intrighi politici e le tattiche di guerra, sia alle scene d’azione.
Nonostante il finale sia quasi scontato e inizialmente la trama sembri la classica guerra tra Russia e Stati Uniti, la storia in sé non è banale. Spicca la figura del capitano Glass – interpretato da Gerard Butler – che ha trascorso la sua vita in mare ed è determinato a non coinvolgere gli USA in una guerra non voluta, attento calcolatore che riesce sempre a capire quale sia la mossa giusta da fare, anche se non politicamente corretta, e le conseguenze che questa avrà.
Il fine ultimo della missione è più importante di qualsiasi altra cosa, e l’Hunter Killer Glass si dimostra l’unico del suo equipaggio ad esserne pienamente consapevole.
Sebbene meno consci di ciò che il mondo rischia se dovessero fallire, gli agenti americani sulla terraferma sono egualmente pronti alla lotta per portare a termine l’incarico affidato loro. Anche su questo fronte il ritmo è frenetico e gli avvenimenti si susseguono rapidamente, con lo sviluppo dell’intreccio e l’evolversi delle situazioni a mantenersi rispettivamente scorrevoli e ben delineati.
Buon film d’azione caratterizzato da tempi ben gestiti ed effetti speciali efficaci, Hunter Killer non scade nelle banalità tipiche delle pellicole di genere, non riuscendo tuttavia a spiccare per particolari meriti o spunti di riflessione.
Marta