The Plane

The Plane recensione film di Jean-François Richet con Gerard Butler

In The Plane, nuovo film di Jean-François Richet con Gerard Butler, un coraggioso comandante fa di tutto per salvare la vita dei suoi passeggeri. La recensione

The Plane recensione film di Jean-François Richet con Gerard Butler, Mike Colter, Lilly Krug, Daniella Pineda, Kelly Gale, Tony Goldwyn e Remi Adeleke

Jean-François Richet, regista della prima e della seconda parte di Nemico pubblico N. 1, torna dietro la macchina da presa con The Plane. Protagonista assoluto è Gerard Butler, al comando di un cast che comprende Mike Colter, Tony Goldwyn, Yoson An, Evan Dan Taylor e Paul Ben-Victor.

Brodie Torrance (Gerard Butler) è il capitano di un aereo in volo da Hong Kong a Tokyo. È la notte di Capodanno, l’uomo, vedovo da un paio d’anni, non vede l’ora di atterrare per raggiungere la figlia adolescente, festeggiando così con lei l’inizio del nuovo anno. Purtroppo, le cose prendono una brutta piega quando l’aereo, dopo aver superato con estrema difficoltà una turbolenza, è costretto ad un atterraggio di emergenza in un’isola dell’arcipelago delle Filippine. Questo è solo l’inizio di un nuovo incubo, forse peggiore del precedente: Torrance e i suoi passeggeri vengono ben presto braccati da un gruppo di brutali miliziani separatisti, le cui intenzioni sono tutt’altro che pacifiche.

Daniella Pineda, Gerard Butler e Yoson An
Daniella Pineda, Gerard Butler e Yoson An (Credits: Lionsgate/Everett Collection)

Un eroe più umano

Non è la prima volta che l’attore scozzese, divenuto popolarissimo con l’ormai iconico 300, è eroe dalle forti tinte action. Non si può non menzionare la trilogia di Attacco al potere, dove egli interpreta un ex guardia del corpo che sventa vari attacchi terroristici, o il più recente Greenland, dove egli protegge la sua famiglia di fronte a un catastrofico disastro naturale. E da qui si delinea subito un indiscutibile punto di forza di The Plane: al netto di un pedigree per nulla banale, il suo protagonista convince sin dalle primissime battute per carisma e attitudine.

Ma non solo; altro punto a favore è l’inserimento dell’antieroe Louis Gaspare (Mike Colter), un misterioso galeotto aggiuntosi per ultimo tra i passeggeri dello sfortunato volo. Da un lato incuriosiscono le motivazioni che spingono questa “spalla” a rischiare più volte la propria vita, dall’altro egli si rivela indirettamente prezioso per il personaggio di Butler, che, affidandosi in più di un’occasione alle incredibili competenze militari di Gaspare, si mostra molto più umano e sfaccettato. Pertanto, al contrario di innumerevoli action in cui è il solo protagonista a sbrogliare ogni matassa, in The Plane i meriti sono maggiormente distribuiti.

Mike Colter in The Plane
Mike Colter in The Plane (Credits: Lionsgate/Everett Collection)

Un film che non prende il volo

Sulla carta, la trama di The Plane sembra raccontare qualcosa di diverso: il comandante Torrance e i suoi passeggeri devono affrontare ben due imprevisti, tentando una sopravvivenza che dovrebbe farsi scena dopo scena sempre più improbabile. Eppure, la regia per nulla audace di Richet rende il prodotto abbastanza scontato: il disastro aereo, pur se tutto sommato appassionante, è girato in modo piuttosto convenzionale, mentre il pericolo rappresentato dai miliziani, centrale nella seconda parte della storia, non emoziona a sufficienza la spettatore. Le scene d’azione interessano ma non colpiscono; l’intreccio, a tratti forzato, ha la fortuna di essere sostenuto da un buon utilizzo degli effetti speciali.

Alla regia mediocre di Richet si accompagna uno script non esente da errori e incertezze. Ideata dallo scrittore scozzese Charles Cumming, che dapprincipio ne voleva fare un romanzo, la sceneggiatura limata da J.P. Davis non riesce a brillare in nessun momento della storia. Ad esempio, è piuttosto futile e raccontato male il rapporto padre-figlia, mentre la caratterizzazione dei quattordici passeggeri, appena abbozzata, rende questi ultimi poco più che scialbe marionette. Come già detto in precedenza, un destino più felice è riservato a Torrance e al tanto enigmatico quanto muscoloso Gaspare, le cui tattiche paramilitari fanno evolvere la storia in modo quantomeno scorrevole.

In definitiva, l’ultimo lavoro di Richet si rivela un prodotto puramente commerciale che intrattiene il giusto lo spettatore, senza però mai sorprenderlo. Nonostante le intenzioni apprezzabili della scrittura e un Butler sempre sul pezzo, The Plane fatica a lasciare la sua scia nel genere action e resta un titolo senza particolari pretese.

Sintesi

Nonostante le buone premesse, il regista di Nemico pubblico N. 1 Jean-François Richet ed il divo di Attacco al potere Gerard Butler non riescono a sorprendere e a lasciare una scia nel genere action con una pellicola che non prende mai il volo rimanendo confinata nell'anonimato senza pretese.

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