The Marvels

The Marvels Recensione film di Nia DaCosta con Brie Larson [Anteprima]

Torna Captain Marvel questa stavolta in un team tutto al femminile: ecco la recensione in anteprima.

The Marvels recensione film di Nia DaCosta con Brie Larson, Teyonah Parris, Iman Vellani, Zawe Ashton e Samuel L. Jackson [Anteprima]

Brie Larson è Captain Marvel (Credits: Marvel Studios)
Brie Larson è Captain Marvel (Credits: Marvel Studios)

The Marvels è il secondo capitolo dedicato a Captain Marvel, alias Carol Danvers, interpretata da Brie Larson.
Stavolta, però, la sua non sarà un’avventura in solitaria, perché sarà affiancata da altre due supereroine, arrivate direttamente dalle serie Marvel: Monica Rambeau (Teyonah Parris) e Ms. Marvel (Iman Vellani).

La trama inizia direttamente da dov’era terminata Ms. Marvel, la serie che ha introdotto Kamala Khan, una sedicenne che vive nel New Jersey e che idolatra Captain Marvel. La sua vita viene sconvolta quando trova un bracciale in grado di donarle dei poteri mistici, che la fanno diventare una supereroina. Al termine della serie vedevamo l’improvvisa sparizione di Kamala, la quale lasciava il posto proprio a Captain Marvel.

Scopriamo che le due, insieme a Monica Rambeau (la figlia di Maria, amica di Carol), si scambiano di posto ogni volta che utilizzano i loro poteri. Ciò avviene a causa dell’apertura di alcuni portali da parte della Kree Dar-Benn, intenzionata a far pagare a Captain Marvel il fatto di aver portato l’oscurità sul suo pianeta.

Le tre dovranno collaborare per poter vincere, superando non poche difficoltà e seppellendo vecchi dissapori.

The Marvels esce nelle sale in un periodo non troppo florido per il Marvel Cinematic Universe. Dopo Avengers: Endgame, che ha chiuso un’epoca durata undici anni, la saga sembra faticare a tornare ai vecchi fasti.
Esclusi alcuni film evento (come Spider-Man: No Way Home, Doctor Strange in the Multiverse of Madness e Guardiani della Galassia Vol.3), le ultime pellicole della Marvel hanno aperto diversi orizzonti, ma che sembrano inconciliabili tra loro.
Ma il problema risiede anche nelle serie tv: dopo il successo dei primi prodotti, il pubblico sembra essersi “stancato” della moltitudine di personaggi introdotti.

In The Marvels torna un’eroina che già conosciamo, alla quale è stato dedicato già un primo film (uscito nel 2019), che raccontava la genesi del suo personaggio. Ma in realtà, occorre dire che non si tratta di uno dei personaggi più amati dell’universo Marvel. E, complice anche una campagna promozionale deludente, sembrava essere annunciato come l’ennesimo “flop” della Marvel.

Ma il film di Nia DaCosta sorprende su diversi fronti. Innanzitutto, riesce ad essere un punto d’incontro tra la dimensione cinematografica e quella seriale.

Da una parte abbiamo Carol Denvers, che continua a salvare i diversi mondi (o almeno, cerca di farlo). Dall’altra parte abbiamo la dimensione seriale con Monica Rambeau, la quale lavora con Nick Fury (un Samuel L. Jackson in formissima) e che ha acquisito i suoi poteri scontrandosi col campo di forza creato da Scarlet Witch in WandaVision e poi Kamala Khan, la sedicenne che sogna di essere una supereroina, grande fan di Captain Marvel, protagonista di una serie tutta sua, Ms. Marvel.

Le tre formeranno un inedito team, per combattere la villain di turno, Dar-Benn, interpretata da Zawe Ashton.

Iman Vellani, Brie Larson e Teyonah Parris in una scena del film The Marvels (Credits: Marvel Studios)
Iman Vellani, Brie Larson e Teyonah Parris in una scena del film The Marvels (Credits: Marvel Studios)

La pellicola si dispiega nella maniera più tradizionale possibile, con le protagoniste che riescono a sconfiggere il nemico, nella canonica battaglia finale. Ad essere inedito, però, è il team totalmente al femminile protagonista in The Marvels, lontano dagli stereotipi e mai retorico.
Carol Denvers, Kamala Khan e Monica Rambeau sono tre potenti supereroine, che riescono ad allearsi trovando i punti di forza l’una dell’altra.

Torna la classica ironia che abbiamo amato nei primi film Marvel che, negli ultimi tempi, era stata portata all’estremo (vedi Thor: Love and Thunder). Nella pellicola troviamo dialoghi leggeri e brillanti, con una sceneggiatura che scivola via senza intoppi, anche grazie ad un minutaggio più ridotto rispetto alle ultime pellicole Marvel.

Zawe Ashton in The Marvels (Credits: Marvel Studios)
Zawe Ashton in The Marvels (Credits: Marvel Studios)

Ma uno dei difetti principali del film risiede nella villain Dan-Benn. Sembrano lontani i tempi in cui la Marvel riusciva a caratterizzare le controparti degli eroi, senza farli sembrare delle macchiette.
Qui, proprio come il Namor di Black Panther: Wakanda Forever, la villain è priva del carisma necessario, incapace di suscitare nello spettatore alcuna emozione e sembra essere costruita solo come mero espediente e non come un personaggio vero e proprio.

Nella seconda parte della pellicola, inoltre, troviamo alcune scene che potremmo quasi definire “no-sense”, che gli spettatori ameranno o odieranno, a seconda del proprio gusto, ma che almeno rendono la pellicola più originale e non una “copia di mille riassunti”.
Debole anche la CGI in alcune scene collettive situate sempre nella seconda parte.

Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury in The Marvels (Credits: Marvel Studios)
Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury in The Marvels (Credits: Marvel Studios)

A rendere più interessante The Marvels sono il finale e (l’unica) scena post-credit. Entrambe riescono a dare una continuità all’Universo Marvel e ci mostrano come il futuro sia una strada lastricata di film e serie tv che sembrano non avere un senso, ma che un giorno lo avranno.

The Marvels si pone come uno dei tanti film del Marvel Cinematic Universe: non brilla di originalità (escluse alcune sequenze), ma ha, dal canto suo, un terzetto di protagoniste totalmente inedito, che funziona meglio di quanto potessimo mai credere.
Nonostante una villain poco convincente e una trama senza particolari guizzi innovativi, la pellicola intrattiene e lo fa con sequenze esilaranti e no-sense.

Il film ci mostra come la Marvel sia pronta a rinascere dalle sue ceneri. E noi non aspettavamo che quel momento.

Sintesi

The Marvels non brilla di originalità (escluse alcune sequenze), ma ha, dal canto suo, un terzetto di protagoniste totalmente inedito, che funziona meglio di quanto potessimo mai credere. Nonostante una villain poco convincente e una trama senza particolari guizzi innovativi, la pellicola intrattiene e lo fa con sequenze esilaranti e no-sense.

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