Johnny Depp licenziato da Animali fantastici non sarà più Grindelwald: la decisione di Warner Bros. dopo la sentenza di sconfitta in tribunale

Johnny Depp licenziato da Animali fantastici, non sarà più Grindelwald: la decisione di Warner Bros. in seguito alla sentenza di sconfitta in tribunale contro il The Sun e le parole dell’ex moglie Amber Heard

Siamo stati l’unico magazine di cinema in Italia ad incontrare Johnny Depp meno di un mese fa a Zurigo, raggiante e sempre più in ripresa, ospite dello Zurich Film Festival 2020 per presentare il documentario Crock of Gold di cui è produttore. È stata un’occasione fantastica che vi invitiamo a rileggere, durante la quale Depp si è raccontato tra cinema e musica, parlandoci del suo Grindelwald in Animali Fantastici 3 e della caratterizzazione dei suoi personaggi più amati, da Willy Wonka al Cappellaio Matto fino al suo indimenticabile Jack Sparrow.

A maggio 2017 vi raccontavamo della separazione tra Disney e la sua leggenda Disney, con il quinto capitolo Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar posticipato di mesi pur di allontanarne l’uscita dallo scandalo mediatico suscitato dal divorzio al veleno tra Johnny Depp e Amber Heard, tra problemi di alcolismo, riflessi anche nell’aspetto fisico di lui divenuto bolso per parecchi mesi, difficoltà nella vita privata e il tragico crollo di popolarità.

Uscita avvenuta tra l’altro in sordina, con il budget marketing ampiamente tagliato verso un prodotto a cui Disney non credeva più, o meglio non credeva più nella sua stella, capace comunque di incassare 788 milioni di dollari in tutto il mondo e superare le accuse per violenza domestica e percosse, cadute nel vuoto per voce delle stesse autorità preposte.

Quando il peggio sembrava passato, arriva la notizia che l’Alta Corte di giustizia di Londra ha sentenziato la sconfitta di Johnny Depp nella causa per diffamazione contro il Sun, che lo aveva definito e continua adesso a definirlo picchiatore di mogli (wife-beater), asserendo che il contenuto dell’articolo sarebbe sostanzialmente vero.

All’indomani della sentenza, contro la quale Johnny Depp ha già dichiarato che farà ricorso all’appello, Warner Bros. segue tristemente le orme di Disney licenziando Johnny Depp dalla saga Animali fantastici e annunciando il recast del ruolo di Grindelwald.

Johnny Depp non sarà più Grindelwald, licenziato da Warner Bros.
Johnny Depp non sarà più Grindelwald, licenziato da Warner Bros.

Se è vero che la saga Animali fantastici ha “fisiologicamente” perso oltre 160 milioni di dollari tra il primo ed il secondo capitolo, passando da 812 a 651 milioni di dollari, il cachet di Johnny Depp non era senz’altro quello d’oro da 60 milioni di dollari dei tempi Disney, aggirandosi piuttosto sui 20 milioni di dollari per dare vita al villain Grindelwald.

Una mossa dunque non soltanto economica ma anche ideologica, quella di Warner Bros. di mettere alla porta Johnny Depp, senza alcuna condanna o accusa pendente, ritenuto a 57 anni ormai un cavallo perdente.

Decisione pesantissima che va a rimarcare la conferma di Amber Heard, sempre da parte di Warner Bros., nel ruolo di Mera in Aquaman e nel DC Extended Universe, dopo le richieste da parte del fandom di estrometterla dal ruolo in seguito alle accuse diffamatorie nei confronti dell’ex marito.

Rammaricati per la sofferenza professionale e personale che Johnny Depp si ritrova ad affrontare, noi non abbandoneremo la Perla Nera al suo destino e non mancheremo di dedicare al beniamino amato da generazioni la nostra attenzione ed il nostro calore, certi che, come soltanto i grandissimi sanno fare, sarà in grado di rialzarsi ancora una volta, continuando a regalarci le sue straordinarie interpretazioni.

Segue il comunicato, pubblicato dallo stesso Depp, che ci racconta la svolta operata da Warner Bros. in seguito alla sentenza di Londra:

 

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