In occasione dell’anniversario dell’uscita italiana de I predatori dell’arca perduta, ricordiamo insieme la saga di Lucas, Spielberg e Ford Indiana Jones
Il 22 ottobre del 1981 usciva nelle sale italiane I predatori dell’arca perduta, primo capitolo della tetralogia cinematografica con protagonista Indiana Jones. La pellicola ha debuttato nelle sale americane il 12 giugno del 1981, per poi arrivare in Italia dopo 4 mesi.
Chi non conosce Indiana Jones?
L’archeologo nato dalla mente di George Lucas e protagonista di ben quattro film scritti dallo stesso Lucas e diretti da Steven Spielberg ha il volto di Harrison Ford, col suo sorriso sghembo e la spavalderia che lo distingue sempre in ogni suo ruolo.
Era il lontano 1973 quando il giovane George Lucas era alla ricerca d’ispirazione per una nuova storia cinematografica. Venne colpito da un poster di un vecchio film, che gli ricordò i film d’avventura vecchio stile e iniziò a delineare la figura di un eroe archeologo dalla doppia vita. Ma non solo: diverse influenze arrivarono dai fumetti di Carl Barks con protagonista Paperon de’ Paperoni di cui Lucas era fan. Infatti, la sequenza iniziale del primo film della saga è ripresa da alcuni accadimenti di diverse storie del disegnatore, come Zio Paperone e le sette città di Cibola.
Nel 1977 presentò la sua idea all’amico Steven Spielberg, iniziando a delineare una storia incentrata sul mito dell’Arca dell’Alleanza. Ci vollero quattro anni prima dell’uscita del progetto, poiché Lucas era impegnato sul set dei primi due episodi di Star Wars.
Indiana Jones è un uomo dalla doppia vita: è un professore universitario di archeologia, ma anche un avventuriero che gira il mondo alla ricerca di nuovi tesori. Non è un mercenario, ma lotta per far esporre i reperti archeologici nei musei, anziché nelle collezioni private, così da essere alla portata di tutti.
Indiana Jones è un uomo estremamente intelligente, molto abile nell’arte della fuga e dotato di una straordinaria prontezza di riflessi. Suoi “compagni di viaggio” immancabili sono il capello, la frusta e ovviamente il suo senso dell’umorismo.
Un franchise indimenticabile
La saga cinematografica è composta da quattro capitoli: I predatori dell’arca perduta (1981), il prequel Indiana Jones e il tempio maledetto (1989) e i due sequel Indiana Jones e l’ultima crociata (1989) e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008). Oltre alla saga cinematografica, esiste anche la serie Le avventure del giovane Indiana Jones del 1992.
Arriverà anche un quinto capitolo della saga, annunciato nel gennaio del 2016, sempre con protagonista Harrison Ford ma con James Mangold alla regia dopo l’addio di Steven Spielberg durante la travagliata lavorazione; il nuovo film doveva arrivare nelle sale lo scorso 19 luglio 2019, ma è stato soggetto a diversi posticipi, fino alla data (definitiva?) del 29 luglio 2022.
Gli episodi della saga hanno diverse ambientazioni sparse in tutto il mondo, come l’Egitto, l’India, l’Europa e l’Amazzonia. Per quanto riguarda il tempo, le avventure non hanno una linea temporale precisa e sono presenti diversi salti temporali nella vita del protagonista.
La saga di Lucas e Spielberg ha portato nuova linfa al genere cinematografico d’avventura mescolando anche altri generi, come il thriller, l’horror, il mistero e il comico.
L’avventuriero più famoso di sempre è ormai entrato appieno nell’immaginario collettivo, non solo con la saga cinematografica e gli altri prodotti televisivi, ma anche con riferimenti in altri film e produzioni, tra cui il fumetto della Marvel The Further Adventures of Indiana Jones del 1983. Per non parlare del quotidiano: quante volte abbiamo canticchiato la colonna sonora del film (composta dall’immenso John Williams)? E quante volte abbiamo appellato un amico amante dell’avventura, come un “Indiana Jones di noialtri“?
Indiana Jones: alcune curiosità
Inizialmente il ruolo da protagonista doveva andare a Tom Selleck, il quale, però, si dovette ritirare a causa di un contratto di esclusività con la rete televisiva CBS per Magnum P.I. A quel punto, fu scelto Harrison Ford, il quale aveva collaborato con Lucas già in Star Wars.
Originariamente il nome del protagonista doveva essere Indiana Smith, ma il regista Steven Spielberg odiava quel nome. Allora Lucas disse: “Chiamalo Indiana Jones, o come ti pare, il film è tuo ora”.
Una delle scene diventate più iconiche nella storia del cinema è quella nel primo film, in cui Indy spara allo spadaccino, invece di combattere ad armi pari con lui. La scena fu modificata ed “accorciata” dallo stesso Ford perché l’attore era in preda a disturbi intestinali dopo aver provato la cucina locale (così come altri membri del cast e della troupe).
Come abbiamo detto, tra le influenze di Indiana Jones abbiamo anche i fumetti di Carl Barks, ma la Disney gli ha reso il favore in diverse occasioni: nella serie animata Cip & Ciop agenti Speciali, uno dei due scoiattoli è vestito da Indiana Jones (l’altro, invece, ricorda Magnum P.I.); oltretutto, anche il personaggio di Indiana Pipps, un cugino di Pippo, ricorda, sia nel nome che nella professione, il nostro Indy.
I predatori dell’arca perduta, primo capitolo della saga, contiene decine di citazioni provenienti dai film di avventura degli anni Quaranta e Cinquanta, oltre a diverse citazioni visive da Ombre rosse, Orizzonte perduto e Quarto Potere.