The Mandalorian 3

The Mandalorian 3 recensione serie TV di Jon Favreau con Pedro Pascal [Disney+]

Un'epica avventura per ridare un'identità ai Mandaloriani

The Mandalorian 3 recensione serie TV ideata da Jon Favreau con Pedro Pascal, Katee Sackhoff, Carl Weathers, Emily SwallowAmy SedarisGiancarlo Esposito

Con The Mandalorian 3 tornano le avventure del Mandaloriano Din Djarin (Pedro Pascal) e del piccolo Grogu. Dopo le prime due stagioni, in cui Din ha scoperto a quale specie appartenesse il suo orfanello e l’ha riconsegnato nelle mani sicure di Luke Skywalker, il piccolo Grogu ha deciso di non voler continuare l’addestramento con il Maestro Jedi e ha preferito tornare da Din.

Alla fine della seconda stagione la missione era stata portata a termine e l’eroe avrebbe dovuto ricevere la sua meritata ricompensa, ma, invece, ha dovuto intraprendere un nuovo viaggio.

Din Djarin rimuovendo il suo elmo ha violato il Credo e infranto una delle leggi dei Figli della Guardia, la fazione a cui appartiene; l’unico modo per potersi redimere è quello di immergersi nelle acque vive di Mandalore, pianeta natale dei Mandaloriani, e poter essere così purificato.

The Mandalorian 3 recensione serie TV
The Mandalorian 3 serie TV ideata da Jon Favreau con Pedro Pascal, Katee Sackhoff e Carl Weathers (Credits: Lucasfilm Ltd. & TM)
Katee Sackhoff
Katee Sackhoff (Credits: Lucasfilm Ltd. & TM)

Ma non è l’unico personaggio ad aver bisogno di trovare una nuova identità. Anche Bo-Katan Kryze (Katee Sackhoff) ha perso ogni diritto al trono di Mandalore quando la spada laser (Darksaber) è stata vinta da Din e i suoi alleati l’hanno abbandonata.

La terza stagione di The Mandalorian ci ha sorpreso perché, probabilmente, Din ha sempre saputo chi era e che tipo di Mandaloriano volesse essere mentre la vera (co)protagonista di questa avventura è Bo-Katan, che ha compiuto un percorso simile comprendendo che l’unione è la vera forza del suo popolo. Il suo risveglio è coinciso con quello dell’intera popolazione mandaloriana, prima sparpagliata “come stelle nella galassia“, ma ora pronta a rivendicare il proprio pianeta natale.

Grogu
Grogu (Credits: Lucasfilm Ltd. & TM)

The Mandalorian 3 – un’epica avventura per ridare un’identità ai Mandaloriani

Diversi punti di forza: le musiche impetuose di Ludwig Göransson, l’attenta costruzione delle scene sotto la supervisione di Jon Favreau, così come il profondo amore per la saga di Dave Filoni, il braccio destro di Favreau.

Questo è ciò che rende grande lo show. Non puro fanservice, ma omaggio devoto e, al contempo, innovazione che si innesta sulla tradizione, senza svilirla ma esaltando ciò che abbiamo amato e conducendoci per mano, come Din con Grogu, verso qualcosa di nuovo.

Il rapporto tra Din e il suo trovatello è cambiato: Grogu non deve essere protetto, ha alle spalle l’addestramento di Luke e, anche se in minima parte, quello di Din per renderlo un apprendista mandaloriano. Nell’ultima battaglia assistiamo allo sfoggio del potere di Grogu che riceve un nuovo titolo e una nuova identità.

Il terzo capitolo getta le basi per quello che sarà il Primo Ordine della trilogia sequel e Favreau mostra fin da subito che la Nuova Repubblica è più debole che mai e spie e tradimenti si celano in ogni angolo. Inoltre il ritorno di Moff Gideon (Giancarlo Esposito) riporta anche la minaccia imperiale, la stessa che aveva posto fine alla cultura Mandaloriana.

Pedro Pascal è il Mandaloriano
Pedro Pascal è il Mandaloriano (Credits: Lucasfilm Ltd. & TM)
Carl Weathers e Grogu
Carl Weathers e Grogu (Credits: Lucasfilm Ltd. & TM)

The Mandalorian 3: una conclusione che soddisfa, ma non quanto dovrebbe

Una stagione che appare però sottotono rispetto alle prime due, priva di momenti memorabili o plot twist. Nonostante un finale emozionante non riesce ad esser all’altezza dei precedenti capitoli. Carente anche per le sequenze d’azione, alcune delle quali poco incisive e sbrigative tranne il combattimento tra Din e gli Stormtrooper nell’ultimo episodio, che invece alza di tanto il livello.

Un ritmo costante senza però particolari picchi emotivi o effetti sorpresa: una lunga carrellata di episodi che portano ad un’ultima e decisiva battaglia, anche questa conclusa in maniera frettolosa. Viene chiuso un cerchio nel quale Din torna nel luogo in cui erano iniziate le sue avventure, in attesa di viverne altre con Grogu e godersi un meritato riposo.

Un finale giusto ed emozionante, tuttavia non del tutto memorabile.

Sintesi

L'attenta costruzione delle scene sotto la supervisione di Jon Favreau, il profondo amore per la saga di Dave Filoni, le musiche impetuose di Ludwig Göransson per una serie Star Wars che ne rappresenta non puro fanservice ma omaggio devoto dove il nuovo si innesta sulla tradizione. The Mandalorian 3 ci mostra una nuova, vera coprotagonista, Bo-Katan, e le basi di quello che sarà il Primo Ordine della trilogia sequel, in una stagione tuttavia che chiude in maniera sbrigativa alcune storyline e si rivela sì emozionante, ma non al pari delle precedenti.

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