The Falcon and The Winter Soldier recensione serie TV Episodio 1 Il nuovo ordine mondiale di Kari Skogland e Malcolm Spellman con Anthony Mackie, Sebastian Stan, Emily VanCamp e Daniel Brühl
Dopo il successo di WandaVision la Fase 4 del MCU prosegue con The Falcon and The Winter Soldier, miniserie in sei episodi diretta da Malcom Spellman e disponibile ogni venerdì su Disney+.
Sei mesi dopo le drammatiche vicende di Avengers: Endgame, Sam Wilson / The Falcon (Anthony Mackie) e Bucky Barnes / The Winter Soldier (Sebastian Stan) riprendono in mano le loro vite per adattarsi al “nuovo ordine mondiale”. Bisogna fare i conti con le conseguenze del Blip, che ha riportato in vita la metà della popolazione mondiale annientata da Thanos, ma anche con la scomparsa di Steve Rogers e del suo ruolo di eroe.
I simboli sono vuoti senza le persone che danno loro un significato.
(Anthony Mackie in The Falcon and The Winter Soldier)
Se in WandaVision diventava centrale il tema del lutto e della sua elaborazione, in questa miniserie il nucleo della storia è il valore dell’eredità di un simbolo e di un ruolo. Lo scudo di Captain America è proprio questo: un simbolo di speranza, coraggio e onestà, ma anche un peso da portare e che Steve aveva affidato a Sam, nel finale dell’ultimo Avengers.
The Falcon and The Winter Soldier: il viaggio eroico di Sam e Bucky
Come molto spesso accade all’inizio di un viaggio eroico, l’Eroe decide di rifiutare la chiamata ed è ciò che Sam sceglie di fare in questo primo episodio. La sua decisione nasce da un profondo senso di inadeguatezza e se la serie si dimostrerà all’altezza, avremo un percorso di consapevolezza e accettazione eroica di grande livello.
Inoltre, tra una missione e l’altra, Falcon deve anche riconnettersi con la sua famiglia, dopo i 5 anni di assenza, e provare a risolvere questioni di natura economica e personale. Al contrario, Bucky Barnes sembra non riuscire ad adattarsi alla nuova vita da civile e alle sedute di psicoanalisi per trovare pace dopo la parentesi orrifica da Soldato d’Inverno controllato dall’Hydra. Incubi e strascichi del passato sono ancora suoi compagni e la solitudine in cui sembra deciso a vivere non aiuta di certo. Anche nel suo caso, ci auguriamo che la serie possa rendergli giustizia e regalarci altri momenti di gloria per uno dei personaggi più amati del MCU.
Resa visiva spettacolare e connotati politici
Anche questa volta, i protagonisti sono due comprimari del MCU e che, finalmente, ricevono l’attenzione e l’approfondimento che meritavano con una serie tutta loro. Il primo episodio ci consente di conoscere da vicino le vite che ora Sam e Bucky vivono, in un clima di rinnovamento per gli USA, dopo la minaccia di Thanos, ma in cui già nuovi nemici si muovono nell’ombra. Una serie dai forti connotati politici e drammatici, con una scrittura di alto livello, in cui l’humour non è eccessivo, ma ben dosato. All’ambientazione da sitcom, lo straniamento e un contesto meta-televisivo si sostituisce un impianto più tradizionale, ma non per questo meno efficace e coinvolgente.
Colpisce, soprattutto, la resa visiva della sequenza iniziale: un inseguimento adrenalinico nel cielo del deserto libico. Inquadrature mozzafiato e un ritmo serrato danno già l’idea delle meraviglie che la nuova serie di casa Marvel Studios Disney+ ci offrirà. Per non parlare del colpo di scena finale, che, sebbene già presagito, apre nuovi scenari e nuove interpretazioni.
Se a tutto questo aggiungiamo che l’uscita settimanale permetterà la creazione di una community virtuale, scambi di opinioni, idee e congetture, allora, non c’è che dire. Ancora una volta, la Marvel colpisce e prosegue nella Fase 4 alla grande.