Space Jam: New Legends

Space Jam: New Legends recensione film di Malcolm D. Lee con LeBron James [Anteprima]

Space Jam: New Legends recensione film di Malcolm D. Lee con LeBron James, Don CheadleCedric JoeKhris Davis e Sonequa Martin-Green

Dove inizia il cinema e dove finisce il marketing? L’abilità della settima arte é sempre stata quella di nascondere i suoi punti di contatto con il vile denaro ricorrendo a effetti speciali, divi irresistibili e immagini mozzafiato. Un ottimo compromesso per mantenere una purezza di facciata e allontanare gli sguardi indiscreti dei disillusi. Space Jam: New Legends disobbedisce a tutto questo e sposta tutto il peso verso lo showcase pubblicitario senza pudore.

Non che il primo Space Jam fosse vergine da questo punto di vista. Sulla scia dell’enorme successo una serie di spot commerciali della Nike a tecnica mista che vedevano protagonisti la star mondiale del basket Michael Jordan e il famoso coniglietto dei Looney Tunes Bugs Bunny, si era concretizzata l’idea di un lungometraggio che cavalcasse l’onda del successo sul piccolo schermo per indirizzarla verso le sale cinematografiche. Sullo status della pellicola del 1996 ancora si discute, c’è chi la ritiene un flop e chi la considera un cult di quegli anni, ma sicuramente aveva degli aspetti interessanti per il pubblico e gli addetti ai lavori.

Space Jam: New Legends recensione film di Malcolm D. Lee con LeBron James
LeBron James e i Looney Tunes (Credits: Warner Bros.)
Lola Bunny, Yosemite Sam, Duffy Duck, Porky Pig e Taddeo
Lola Bunny, Yosemite Sam, Duffy Duck, Porky Pig e Taddeo in Space Jam: New Legends (Credits: Warner Bros.)

Riproporre la stessa solfa con quasi vent’anni di progressi cinematografici è molto pretenzioso. Non basta prendere un’atleta iconico del nuovo millennio come LeBron James per farla franca con una storia che sa tremendamente di naftalina. L’innovazione tecnologica che il primo film prometteva come incentivo alla visione si stempera qui in un’animazione realizzata con tutti i crismi ma senza acuti o momenti memorabili.

L’impressione  è che Warner Bros. abbia deciso di fare un inventario delle proprietà intellettuali di cui detiene i diritti e mostrarle al pubblico con una curatissima presentazione aziendale della propria brand identity. Al centro c’è sempre una partita di basket con i cattivoni di turno per salvare il mondo ma i confini si fanno sempre più surreali anche trattandosi di cartoni animati.

Non bastano nemmeno le voci delle superstar italiane per acchiappare un pubblico vasto e trasversale. La presenza di Fedez, Carlton Myers, Gianluca Gazzoli, Cecilia Zandalasini e Flavio Tranquillo è uno specchietto per le allodole per cercare di staccare qualche biglietto in più al cinema. Se il primo film aveva vagamente un’aura cinematografica, Space Jam: New Legends è un’operazione commerciale presentata in pompa magna in forma cinematografica, con nessuna accortezza o preoccupazione di dover nascondere l’una nell’altra.

Duffy Duck e La Nonna
Duffy Duck e La Nonna (Credits: Warner Bros.)
Duffy Duck, Taz, Taddeo e La Nonna
Duffy Duck, Taz, Taddeo e La Nonna (Credits: Warner Bros.)

Sintesi

Space Jam: New Legends perde l'aura artistica del primo capitolo e si ridimensiona ad un'operazione commerciale presentata in pompa magna in forma cinematografica, con nessuna accortezza o preoccupazione di dover nascondere l'una nell'altra.

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