Robin Williams è stato uno degli attori più talentuosi ed eclettici di sempre: in occasione dell’anniversario del suo compleanno, ricordiamo i suoi cinque migliori film
Robin Williams è stato l’idolo per milioni di giovani: un attore che si è sempre contraddistinto per l’immacolato talento, sia nelle commedie che nei film drammatici.
È stato attore, comico e doppiatore e, in ogni sua veste, riusciva a bucare lo schermo e ad assomigliare più ad un amico, rispetto che ad un semplice attore.
Robin Williams è riuscito a strappare una risata a chiunque, ma anche a farci piangere a dirotto, nei suoi ruoli più drammatici.
Era un attore completo, brillante, con un talento che ti travolgeva, ma era anche imprevedibile, eclettico e indimenticabile. È stato il volto di numerosi film per famiglie, ma è riuscito a maneggiare il suo talento anche nei ruoli più duri.
Robin Williams si è suicidato l’11 agosto 2014, probabilmente a causa di una grave malattia neurodegenerativa che lo affliggeva e ad una depressione contro cui combatteva da anni. Il 21 luglio 2022 avrebbe compiuto 71 anni e noi vogliamo ricordare cinque interpretazioni che ci hanno fatto innamorare di lui.
Robin Williams: i migliori film
Good Morning, Vietnam (1987)
Iniziamo con Good Morning, Vietnam, film del 1987, diretto da Barry Levinson.
Ci troviamo nel 1965 a Saigon, in Vietnam: la storia è incentrata su Adrian Cronauer, un irriverente DJ che finisce nell’aviazione. Fin da subito, mostra la sua personalità ironica ed eclettica ed entra a far parte della stazione radiofonica della base, dove riesce a rivoluzionarla, grazie ai suoi intermezzi comici e irriverenti e la sua musica rock. Ogni mattina, il suo programma viene preceduto dallo slogan Good Morning, Vietnam. Adrian, a differenza degli altri, non si dimostra ostile coi vietnamiti e stringe i rapporti con alcuni del posto e questo gli provocherà non pochi problemi.
Il personaggio interpretato da Robin Williams, Adrian Cronauer, è l’emblema della ribellione: mette su pezzi rock and roll (considerati fuori posto per dove si trovavano) e si esibisce in pezzi ironici sulla moda, sulla guerra e sul presidente Nixon.
Quel “piccolo angolo di paradiso”, però, finisce con l’incrinarsi con l’avanzare della guerra e Cronauer si fa simbolo dell’informazione, perché tutti dovevano sapere cosa sta accadendo in Vietnam.
Quello di Adrian Cronauer è un ruolo perfetto per Robin Williams, che riesce a fare il mattatore nelle scene alla radio, ma che non lesina momenti di dramma, nei confronti della guerra e di quella repressione di cui è vittima, solo perché vuole raccontare ciò che succede.
L’attimo fuggente (1989)
Tra i migliori ruoli di Robin Williams non poteva di certo mancare L’attimo fuggente, film generazionale del 1989, diretto da Peter Weir.
Siamo nel 1959, quando il professore di letteratura John Keating viene trasferito nel college maschile di Welton. Il suo è un approccio didattico fuori dagli schemi e innovativo e riesce subito a far breccia nei cuori dei ragazzi. I suoi studenti, solitamente chiusi in un ambiente restrittivo, riescono a liberarsi dalle pressioni della scuola e dei loro genitori, mostrando il loro essere. Nasce così la Setta dei Poeti Estinti, un gruppo clandestino, dedito alla poesia.
L’attimo fuggente è sicuramente il comfort movie per eccellenza, una pellicola che ha segnato una generazione. Il film mette in mostra tematiche importanti e delicate, come la ricerca del coraggio di essere se stessi: Keating veste i panni del “traghettatore”, per portare le menti degli studenti ad aprirsi, ad essere curiosi e a sapere cosa vogliono dalla vita.
Robin Williams ci mostra nuovamente il suo talento, riuscendo abilmente a mescolare ironia, risate, ma mostrando anche la sua bravura nell’interpretare una guida, un mentore, sia per gli studenti che per noi spettatori.
Aladdin (1992)
Passiamo a tutt’altro, perché qui vediamo Robin Williams nei panni del doppiatore di uno dei personaggi Disney più amati di sempre: il Genio. Si tratta ovviamente di Aladdin, film del 1992, ovvero il 31° classico Disney.
Dopo essere stato liberato dalla lampada dal ladruncolo Aladdin, il Genio deve esaudire tre suoi desideri. Col tempo, capisce che Aladdin non è come i suoi padroni precedenti e diventa suo amico e consigliere.
I creatori pensarono subito a Robin Williams per doppiare il Genio: le sessioni, come raccontato, erano estremamente divertenti e folli, poiché l’attore decise d’improvvisare la maggior parte dei dialoghi. Per alcune scene, infatti, gli furono date solo alcune linee guida, per permettergli un’improvvisazione realistica. È stato stimato che sono stati creati 52 personaggi al momento e il responsabile dell’animazione del Genio dovette scegliere i migliori, per poi inserirli nel film.
Robin Williams accettò di doppiarlo allo stipendio minimo, a condizione che il suo nome e la sua immagine non fossero utilizzati a scopi promozionali, a causa della distribuzione di Toys, un altro suo film in uscita da lì a poco (che si rivelò, poi, un flop). La Disney, però, non rispettò il patto e per questo si creò un conflitto fra Williams e la Disney, che si risolse solo anni dopo con le scuse della casa di produzione.
Mrs. Doubtfire (1993)
Tra i film comici migliori di Robin Williams, annoveriamo sicuramente Mrs. Doubtfire, film del 1993, diretto da Chris Columbus.
Il protagonista è Daniel, uno scanzonato doppiatore in perenne crisi con la moglie. Dopo aver perso il lavoro e combinato un guaio in famiglia, la moglie gli chiede il divorzio. Il giudice affida i figli alla madre e Daniel è distrutto dalla notizia, mentre vive una situazione difficile, senza lavoro e senza casa. Approfitta, quindi, dell’annuncio che mette la moglie, alla ricerca di una nuova governante. Daniel decide quindi di presentarsi sotto le vesti di Mrs. Doubtfire, per poter stare vicino ai suoi figli, ma non tutto va per il meglio.
Qui, Robin Williams dà sfoggio di tutte le sue qualità comiche e trasformiste, con un particolare uso della voce e del linguaggio del corpo. Il personaggio gli dà modo di dimostrare tutte le sue doti comiche, soprattutto nei momenti in cui cambia velocemente personaggio.
Ovviamente il film ci regala qualche lacrima, perché dietro alla comicità, all’ironia e al trasformismo, il personaggio di Daniel è pur sempre un uomo distrutto dalla lontananza dai suoi figli.
Will Hunting (1997)
Terminiamo la nostra lista dei migliori ruoli di Robin Williams con Will Hunting, film del 1997, diretto da Gus Van Sant.
Il protagonista è Will Hunting, un giovane scapestrato e ribelle. ma che nasconde un vero e proprio genio matematico. Ad accorgersi del suo talento è un professore di matematica che lavora nella scuola in cui Will fa le pulizie. Il professore aveva lasciato un complesso problema matematico sul muro, volendo premiare lo studente che l’avrebbe risolto. A risolverlo, invece, è proprio Will, durante uno dei suoi turni di pulizia. Will, a causa della sua condotta, viene arrestato e gli viene concessa la libertà, se in cambio frequenterà alcune sedute dallo psicologo Sean Maguire.
I loro incontri, inizialmente difficili, a causa della diffidenza e della strafottenza del ragazzo, diventano lentamente un modo per farlo aprire e per fargli trovare una nuova vita.
Robin Williams interpreta lo psicologo Sean e anche qui si dimostra la guida perfetta per un protagonista allo sbando.
Will Hunting è un film toccante, che solletica corde intime, poiché ci porta nella relazione tra un giovane senza meta e uno psicologo che cerca di andare avanti dopo la morte della moglie. I temi trattati sono diversi come la difficoltà e il coraggio di essere se stessi e di non adagiarsi a quello che la vita ti dà, bensì cercare di trovare il proprio spazio nel mondo.
Per questa interpretazione, Robin Williams vince finalmente il suo primo premio Oscar, come Miglior attore non protagonista, dopo quattro nomination.
E voi quale film di Robin Williams preferite?