Marvel Cinematic Universe – l’Origin Story

I primi anni ’90, l’ingresso in borsa e un sacco di progetti

Nel 1991 Marvel si era quotata in borsa, con le sue azioni inizialmente invigorite dalle dichiarazioni rese da James Cameron, che aveva appena completato Terminator 2 per Carolco Pictures: il regista si era mostrato interessato a girare un film su Spider-Man, i diritti sul quale erano detenuti proprio da Carolco.
Da S.p.A., era necessario d’ora in poi soddisfare gli investitori, diversificando le attività al di fuori del solo campo editoriale; per esempio, dedicandosi alle card per collezionisti: Marvel acquistò in questo periodo la compagnia specializzata Fleer e, qualche anno più tardi, le nostre figurine Panini.

L’altro settore remunerativo erano i giocattoli, per i quali, come abbiamo ricordato, Marvel aveva un contratto in esclusiva con Toy Biz: nel 1993 il boss di Marvel Ron Perelman e il suo braccio destro Bill Bevins, preoccupati che le (relativamente) limitate dimensioni di Toy Biz limitassero lo sterminato potenziale dei giocattoli ispirati ai supereroi, chiesero un incontro ai vertici di quell’azienda, il CEO Avi Arad ed il proprietario Ike Perlmutter, per rivedere i termini di collaborazione.
Il risultato della trattativa fu molto diverso da quanto avevano inizialmente previsto, rendendo i rapporti tra le due società ancora più stretti: Marvel acquistò parte della società, garantendole i diritti sulle sue proprietà intellettuali, in esclusiva e in perpetuo. Come effetto di questo accordo, Arad divenne presidente della nuova divisione Marvel Films, con il compito di occuparsi della gestione di prodotti televisivi e cinematografici, animati e live-action.
Marvel Productions, invece, diventò New World Animation, un’entità separata, pur se condivideva parte del management. Arad si dimostrò subito ben più efficace di Stan Lee nel gestire i rapporti con il mondo dello show business: entro la fine dell’anno, si era accordato con 20th Century Fox per realizzare un film live-action degli X-Men.

L’assertività del nuovo manager si manifestò ulteriormente quando venne a sapere, chiacchierando con un fan, che Constantin Film stava effettivamente realizzando una pellicola sui Fantastic Four: la casa di produzione tedesca, che aveva acquisito i diritti sul quartetto nel 1986, li avrebbe persi se non avesse messo in produzione un film entro il 1992, ed era corsa ai ripari ingaggiando Roger Corman per produrre in tutta fretta e in economia un lungometraggio, diretto dal regista di video musicali Oley Sassone. Tutto ciò che arrivò nelle sale fu un trailer: Arad decise che l’uscita di un film a basso costo avrebbe fatto perdere credibilità a Marvel, e ne acquistò e distrusse i negativi e tutte le copie esistenti. Il cast e la troupe, che comunque avevano dato il massimo durante le riprese, ne rimasero delusi. Constantin Film, almeno, riuscì nel suo intento di mantenere il controllo su Mr. Fantastic e soci, e nel 1994 scritturò Chris Columbus per realizzare una versione ‘come si deve’… che ancora una volta, non si concretizzò (resterà tuttavia da produttore con la sua 1492 Pictures dei successivi tentativi di realizzare il film, compreso l’effettivo lungometraggio di Tim Story del 2005).

Un destino parallelo a quello del film di Sassone fu una pellicola su Doctor Strange realizzata dallo studio specializzato in B-movies Full Moon Entertainment: quando, prima che il lungometraggio potesse essere girato, i diritti scaddero, la coppia padre/figlio di registi Albert Band e Charles Band e lo sceneggiatore C. Courtney Joyner (Classe 1999) ri-adattarono la sceneggiatura in modo da togliere tutti i riferimenti Marvel, dando così vita a Doctor Mordrid.

Il compito di occuparsi dello Stregone Supremo passò a Wes Craven. Variety, all’epoca, riportò una panoramica degli altri progetti in lavorazione, incluso un intrigante Elektra per il quale era in trattative Oliver Stone, ed un Blade sviluppato da LL Cool JWesley Snipes per il momento era concentrato su Black Panther: cercò di portare a bordo il regista di Boyz n the Hood John Singleton, ma la visione di quest’ultimo avrebbe trascurato l’aspetto action e supereroistico a favore di un film più impegnato che intrecciava le vicende di T’Challa con le peripezie del movimento Black Panthers; Terry Hayes – l’autore di Mad Max 2 – contribuì con una sceneggiatura che si rivelò troppo complicata per le tecnologie dell’epoca.

E poi era ancora in ballo l’agognato Spider-Man di James Cameron, che a questo punto aveva ultimato un primo trattamento. Con una strategia che diverrà molto familiare nel futuro, le sceneggiature della nuova serie Tv sull’Uomo Ragno (che diverrà l’unico prodotto di Marvel Films Animation) vennero ritoccate perché non contraddicessero le intenzioni del regista di Aliens.

In Tv approdò anche una Marvel Hour animata che combinava due nuove serie da mezz’ora: una su Iron Man (con tema musicale di Keith Emerson) ed una con protagonisti I Fantastici Quattro (con sigla scritta da Giorgio Moroder) .

Continua: I tardi anni ’90, la caduta e la rinascita

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