Les amours d'Anaïs

Les amours d’Anaïs recensione film di Charline Bourgeois-Tacquet con Anaïs Demoustier [France Odeon]

La recensione del film di Charline Bourgeois-Tacquet, che con la sua carica esplosiva ha portato un tocco di colore alla XIII edizione del festival del cinema francese France Odeon

Les amours d’Anaïs recensione film di Charline Bourgeois-Tacquet con Valeria Bruni Tedeschi, Anaïs DemoustierDenis PodalydèsChristophe Montenez

Les amours d’Anaïs, presentato in anteprima ed in concorso durante la XIII edizione di France Odeon, festival del cinema francese svoltosi a Firenze, è l’ultima fatica cinematografica della regista Charline Bourgeois-Tacquet.

La storia segue le vicende di Anaïs (Anaïs Demoustier), una giovane ragazza che stenta a pagare l’affitto del suo appartamento parigino, che si ritrova intrappolata in una relazione in cui ogni scintilla si è ormai spenta, e che trascorre il tempo alimentando la sua passione per la letteratura, in particolare scrivendo la sua tesi di dottorato.

Le giornate di Anaïs sono frenetiche, corre costantemente da una parte all’altra di Parigi ed entra in un vortice di feste, incontri e addirittura relazioni: lascia il suo ragazzo, Raoul (Christophe Montenez), per trasferirsi a casa di un uomo molto più grande di lei, Denis (Denis Podalydès), con cui intraprende una storia all’interno della quale la differenza di età – o più probabilmente i diversi punti di vista dei due personaggi – si fa subito sentire, portando Anaïs a chiudere anche questo rapporto. Anaïs corre, e lo fa anche per scappare e trovare una via d’uscita dai problemi che affliggono la sua vita quotidiana: oltre che ad una serie di relazioni insoddisfacenti si ritrova anche a dover affrontare un aborto (a tal proposito è brillante il dialogo tra Anaïs e Raoul, con il ragazzo che le chiede di “prendere insieme” la decisione di abortire, come se potesse riguardarlo o come se avesse potuto sperimentare una situazione del genere in prima persona). 

Anaïs Demoustier e Christophe Montenez
Anaïs Demoustier e Christophe Montenez (Credits: Officine UBU)
Valeria Bruni-Tedeschi e Anaïs Demoustier
Valeria Bruni-Tedeschi e Anaïs Demoustier (Credits: Officine UBU)

La protagonista sembra non avere mai un momento di tregua e l’attrice Anaïs Demoustier riesce a rendere travolgente il personaggio che interpreta grazie alla sua vivacità e irrefrenabile vitalità, effetto raggiunto non solo attraverso le battute di spirito che costellano molti dialoghi, ma anche grazie ad un sapiente uso dei colori e dei costumi di scena: nei fotogrammi che la ritraggono porta sempre una nota di colore al grigiore di Parigi con i suoi vestiti sgargianti ed estivi, così come aggiunge sempre una tocco di esuberanza alle persone che incontra.

Prosegue quindi con la sua vita frenetica, fino a che non incontra Émilie (interpretata da una meravigliosa Valeria Bruni Tedeschi, perfetta nel ruolo), scrittrice di successo, nonché moglie di Denis, con cui Anaïs sembra avere un profondo legame ed un punto di vista molto simile – almeno da quanto emerge dopo che la ragazza ha letto alcuni dei suoi libri. È a questo punto, in seguito all’incontro, che la protagonista finalmente si ferma: i dialoghi, dinamici e scattanti all’inizio della pellicola, iniziano progressivamente a rallentare, così come i movimenti di Anaïs, impegnata non più in veloci corse (una caratteristica fissa del personaggio è il suo essere costantemente in ritardo) ma in tranquille passeggiate in campagna, lontana dal caos di Parigi e delle turbolente relazioni sentimentali che ha lasciato in città. È durante un soggiorno bucolico che scopre qualcosa di nuovo su se stessa ed impara a fermarsi una attimo – conseguenza dell’effetto stabilizzante che Émilie, donna in carriera e con una certa esperienza, riesce a produrre su di lei.

I due personaggi femminili hanno caratteri opposti: Anaïs, in preda a questi scatti di energia tipici della giovinezza, si scontra inevitabilmente con il modo di fare tranquillo e lo stile di vita rilassato di Émilie, scontro molto evidente che viene esemplificato in una scena in cui le due donne decidono di passeggiare lungo una spiaggia; mentre Anaïs procede per la sua strada e con il suo passo, Émilie non riesce a starle dietro. Si verifica però una sorta di “scambio” ed ognuna cede una parte del suo carattere all’altra quando scatta qualcosa in più che le porta a vivere un’intensa storia d’amore estiva (dalla storia si capisce che anche Émilie si trova bloccata all’interno di un matrimonio senza amore, nonostante Denis sembri ancora essere molto preso da lei).

Les amours d'Anaïs recensione film di Charline Bourgeois-Tacquet con Valeria Bruni Tedeschi e Anaïs Demoustier
Les amours d’Anaïs di Charline Bourgeois-Tacquet con Anaïs Demoustier e Valeria Bruni Tedeschi (Credits: Officine UBU)
Denis Podalydès e Anaïs Demoustier
Denis Podalydès e Anaïs Demoustier (Credits: Officine UBU)

Émilie sente infatti di essere tornata giovane ed è felice come non lo era da tempo mentre Anaïs ha trovato una certa stabilità alla sua vita ed un momento di respiro da tutte le questioni che la tormentano. Anche questo idillio è però destinato a finire, infatti ogni personaggio ritorna alla normalità della propria vita alla fine dell’estate e, nonostante un intenso e lungo scambio epistolare tra le due alla vecchia maniera, con tanto di carta e penna, sembra impossibile tornare a quella situazione che si era creata in estate, in un luogo ameno, lontano dagli impegni della capitale.

Charline Bourgeois-Tacquet porta quindi sullo schermo l’opposizione tra la vita soffocante della città e la rilassatezza della campagna, dualismo che si configura come un tema topico già evocato nel Call me by your name (2017) di Guadagnino e in diversi film di Rohmer, in particolare nei suoi Pauline à la plage (1982) e Conte d’été (1996): alla fine dell’estate corrisponde sempre la disillusione ed il disincanto di un amore che, nella vita monotona e banale di tutti i giorni, non può durare proprio per il suo carattere unico e straordinario. La regista compie però un passo avanti, consegnando allo spettatore un finale aperto che lascia presagire un futuro rigoglioso per i più ottimisti oppure la fine delle illusioni per i più malinconici.

L’uscita in Italia di Les amours d’Anaïs è prevista per febbraio 2022.

Sintesi

Charline Bourgeois-Tacquet porta sullo schermo la disillusione ed il disincanto di un amore e l’opposizione tra la vita soffocante della città e la rilassatezza della campagna, dualismo che si apre a sua volta ad un futuro rigoglioso per i più ottimisti oppure alla fine delle illusioni per i più malinconici in una pellicola impreziosita dalle sue due meravigliose protagoniste.

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