Lee Jung-jae incontro e masterclass con il protagonista di Squid Game [Florence Korea Film Fest 2022]

L'attore Lee Jung-jae si racconta al pubblico della ventesima edizione del Florence Korea Film Fest, in un incontro moderato dagli ideatori e collaboratori del Festival, tra aneddoti e retroscena dei suoi più noti lavori.

Lee Jung-jae: incontro e masterclass con il protagonista di Squid Game al Florence Korea Film Fest 2022 dopo l’intervista esclusiva al festival

Riccardo Gelli, ideatore e direttore del Florence Korea Film Fest, apre l’incontro con l’attore Lee Jung-jae con una nota positiva e piena di stupore. “Sono felice di vedere così tanto pubblico, con una fila di persone che ha riempito anche via Cavour [sede del cinema La Compagnia]: da tanto tempo non si vedeva così tanta affluenza. Siamo qui con il personaggio del momento nonché ospite d’onore, star non solo del cinema coreano ma anche del cinema internazionale e protagonista di una serie televisiva che è riuscita a superare il Parasite di Bong in termini di conoscenza e notorietà dei prodotti di intrattenimento coreani.

Dopo l’introduzione del direttore e la presentazione di un attore che, diciamoci la verità, non ha ormai più bisogno di presentazioni, prende la parola Caterina Liverani, collaboratrice storica del Festival e curatrice della sezione Orizzonti. “Comincio con una domanda che ci porta indietro nel tempo, in un tempo pre pandemia e pre Squid Game. All’epoca stavo valutando l’ipotesi, insieme alla direttrice del Festival, se ci fosse la possibilità di avere Lee Jung-jae qui a Firenze come nostro ospite. La vicedirettrice in quell’occasione mi raccontò un aneddoto che risaliva al 1995, quando in Corea, in televisione, veniva trasmesso un drama. Nell’orario in cui la serie – che si intitola Sandglass (“Clessidra”) – iniziava, tutte le strade si Seoul si svuotavano e tutti correvano a casa per poter vedere Lee. A tal proposito, questo periodo di riconoscimento internazionale gli ricorda per caso quell’esplosione del 1995? Come è cambiata, da allora, l’industria coreana nelle serie e nei prodotti di intrattenimento?”

Lee Jung-jae incontro e masterclass con il protagonista di Squid Game
Lee Jung-jae al Florence Korea Film Fest 2022 (Credits: FKFF 2022)
Incontro e masterclass con il protagonista di Squid Game
Lee Jung-jae al Florence Korea Film Fest 2022 (Credits: FKFF 2022)

Lee Jung-jae coglie l’occasione per ringraziare il pubblico caloroso che riempie la sala: “Prima di cominciare, ci terrei a dire quanto sono lieto di essere qui e di potervi incontrare. In Corea molti attori mi hanno detto che, a Firenze, il Korea Film Festival è una tappa obbligata e quindi eccomi qui. Penso che sia anche per merito vostro, per merito di tutto questo amore e calore, che gli attori amino stare qui, inoltre, la presentatrice [Caterina Liverani] ha detto molte cose carine e la ringrazio per questo. Dunque, sì, il 1995 è stato un anno-chiave, tra il 1994 e il 1995 posso dire di aver avuto una fama simile a quella di cui godo adesso. Durante quegli anni ho lavorato a due importanti progetti, il film The Young Man e la serie Sandglass (Moraesigye), ad oggi ancora due dei miei più importanti lavori. Attraverso Squid Game ho avuto un’altra grande opportunità ed è grazie a questa se sono qui ad incontrarvi di nuovo. Al di là di un’evoluzione dal punto di vista cinematografico, per quanto mi riguarda, dal 1995 ad oggi non sono cambiate molte cose. L’impegno che ho mantenuto per creare nuovi e divertenti lavori è rimasto costante, ma, oltre a questo è l’amore del pubblico che mi spinge a impegnarmi tanto per ricevere questa soddisfazione. Rivolgendosi ancora una volta al pubblico, aggiunge: “Vorrei ringraziarvi perché è grazie al vostro affetto se adesso mi trovo qui, ed è un onore per me esserci.

Incontro e masterclass con il protagonista di Squid Game
Lee Jung-jae al Florence Korea Film Fest 2022 (Credits: FKFF 2022)

LEGGI ANCORA: L’intervista a Lee Jung-jae

Prosegue Marco Luceri, autore e critico cinematografico, soffermandosi in particolare sulle conseguenze del successo internazionale della serie Netflix Squid Game: “Il successo mondiale – e per certi versi inaspettato – di Squid Game ha messo l’industria televisiva coreana al centro del mondo; in Occidente, tuttavia, incontriamo difficoltà a reperire film o serie tv coreane nel corso dell’anno. Solo il periodo precedente alla pandemia, che sembra esser stato un solo anno fa, vide il grande successo di Parasite con la vittoria di quattro Oscar. Dunque, che cosa accomuna Parasite a Squid Game? Sia il film che la serie raccontano di una società caratterizzata da divari abissali, e, sebbene la rappresentazione di una diseguaglianza così forte non sia appannaggio esclusivo della società coreana, questo modo di raccontare differenze sociali e l’esplodere delle contraddizioni sembra essere peculiarità delle produzioni coreane, personalmente non la trovo descritta in modo così particolare e dettagliato né in Occidente, né in altri Paesi.

Lee Jung-jae incontro e masterclass con il protagonista di Squid Game
Lee Jung-jae si scatta una foto insieme ad una fan al Florence Korea Film Fest 2022 (Credits: FKFF 2022)

Lee Jung-jae: “In Corea senz’altro si possono vedere altri film come Parasite e serie televisive del calibro di Squid Game che mettono in mostra la diversità tra classi sociali. Al giorno d’oggi si riscontrano diverse tipologie di film e di drama che ricevono altrettanto successo, tra questi alcuni che sono riusciti a diventare molto famosi all’estero. Sono dell’opinione che le persone condividano le ideologie contenute in questi film e serie perché sono argomenti facilmente comprensibili, e ampiamente condivisibili e proprio per il fatto che, in un modo o nell’altro, tocca tutti noi, stimola a volere e mettere in atto un cambiamento. Sono messe in scena situazioni che possono succedere ad ognuno di noi e che possono fare male o danneggiare altre persone. Il messaggio che Squid Game intende trasmettere è di provare a pensare di più al prossimo, e cerca di fare questo inscenando un gioco di sopravvivenza in cui si sviluppa un conflitto tra individui, una mancanza di unione tra persone che però non consente di vincere alcuni giochi, dato che alcuni richiedono uno spirito di squadra. Il regista ha senz’altro voluto sottolineare il fatto che da soli non si possa vivere in questo mondo. Molti spettatori sono arrivati alla conclusione che le scene di violenza siano state inserite per ottenere successo e visibilità ma nessuno ha mai avuto intenzione di realizzare scene di violenza per questo motivo, sono state inserite per far capire da dove provenissero questi risultati estremi. Quindi, bisogna vedere la causa, l’origine da cui deriva tutta questa violenza. Nessuno da solo può cambiare il mondo ma, tutti insieme, piano piano, possiamo cambiare le cose.

Lee Jung-jae incontro e masterclass con il protagonista di Squid Game
Lee Jung-jae al Florence Korea Film Fest 2022 (Credits: FKFF 2022)

Riprende il microfono Caterina Liverani, stavolta ponendo l’attenzione su un personaggio non protagonista di Squid Game“Nella serie compare un altro attore straordinario, riconosciuto in Italia in quanto interprete di un film che viene tutt’ora visto in Italia, ovvero Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera, realizzato da Kim Ki-duk. Sto parlando di Oh Yeong-su, recente vincitore di un Golden Globe e comunque protagonista delle scene d’azione, pur essendo una persona di una certa età risulta comunque dotata di grande plastica ed energia.” “Sì, – risponde Lee – si tratta di un attore molto stimato in Corea del Sud, ha passato tutta la sua vita sopra il palco. Ha recitato in molti film e li ha condivisi con il pubblico, è un attore meraviglioso che dedica tutto il suo tempo e tutte le sue emozioni in quello che fa. È una persona anziana ma molto giovane nel modo di pensare. Ricordo che quando abbiamo girato Squid Game ci siamo divertiti molto.”

Sempre a proposito della serie, Marco Luceri chiede: Squid Game è una serie incentrata sulla forza di un singolo personaggio ma osservandola nel suo insieme diventa una serie corale: non si può vivere, non si può lavorare senza gli altri. Com’è il lavoro insieme agli altri attori? Riesci a stabilire molta empatia con gli altri interpreti e questo permette alla serie di avere ritmi diversi sia nella recitazione sia nella narrazione, elemento che credo sia un punto di forza della serie.”

Lee Jung-jae: “A Squid Game sicuramente hanno preso parte molti attori importanti. Ogni personaggio, poi, racconta una storia che ha a che fare con una parte triste della propria vita. Data la grande varietà di attori e personaggi in questo campo di gioco, tutti hanno recitato in modo diverso, ognuno con un tempo diverso. Ho prestato a lungo attenzione su come lavorassero, cercando di comprendere il modo in cui recitavano. Ho osservato accuratamente quale fosse il loro tempo specifico, adattandomi, a mia volta, per creare il mio, di tempo e il mio colore. Penso che abbiano fatto anche loro la stessa cosa guardando in che modo e in che maniera io lavorassi. Ci siamo osservati a vicenda e anche dopo aver girato una scena ci trovavamo davanti al monitor a guardarci l’un l’altro.”

Lee Jung-jae al Florence Korea Film Fest 2022
Lee Jung-jae al Florence Korea Film Fest 2022 (Credits: FKFF 2022)

Trovo che questo sia un punto molto interessante, per quanto riguarda il rapporto con gli altri.” Commenta Luceri. “Quando Lee costruisce un personaggio, come lavora? Alcuni attori lavorano sul proprio vissuto personale: per costruire un personaggio rievocano momenti della loro vita, altri, invece mescolano alle proprie esperienze la lettura della sceneggiatura con il lavoro del regista. Come pensa e realizza un personaggio?”

“Quando ricevo una sceneggiatura o un nuovo progetto, dopo aver visto il personaggio, cerco di capirlo e uso molto il corpo”, spiega Lee“mi alleno molto e in quel sudore e in quella fatica, di solito, mi vengono delle buone idee. Stavolta, per preparare Squid Game ho camminato molto nelle vie della mia vita. Per poter entrare nella parte ho camminato molto, tra le strade, tra i mercati. Era nel pieno del periodo di pandemia e ho fatto caso a come le persone vivono e come è cambiata la vita intorno a loro, osservando queste persone mi sono venute altre idee in mente. Camminare molto rientra tra quegli esercizi che mi servono per togliermi dalla testa idee che avevo precedentemente, di modo da poterne creare altre di nuove. 

“Ci sono molte cose da fare, bisogna pensare molto a quello che si vuole trasmettere, credo, però, che per esprimere le emozioni servano nuove esperienze”, prosegue l’attore, “parlo di cose nuove, cose nuove per esprimere emozioni, sì, è una risposta molto semplice. Con questa frase non intendo dire che bisogna recitare costantemente in modo nuovo e reinventarsi, anzi, restando fedeli al proprio carattere e a se stessi spesso le persone scoprono nuovi lati della tua indole e finirai per sembrare ogni volta una persona nuova.”

Lee Jung-jae incontro e masterclass con il protagonista di Squid Game
Lee Jung-jae al Florence Korea Film Fest 2022 (Credits: FKFF 2022)
Incontro e masterclass con il protagonista di Squid Game
Lee Jung-jae al Florence Korea Film Fest 2022 (Credits: FKFF 2022)

Riguardo la grande varietà di personaggi che nel corso della sua carriera, lunga ormai trent’anni, ha interpretato, l’attore si esprime con una serie di considerazioni sui caratteri specifici delle tipologie che va ad impersonare ogni volta che gli si presenta l’occasione. “Ci sono molti motivi per cui un attore sceglie di interpretare un personaggio. Ogni volta che si cerca di creare o scegliere un personaggio ci sono diversi motivi, se ce ne fosse uno solo non sarebbe più un mestiere divertente, né per chi lo realizza, né per il pubblico. La decisione di cambiare personaggi e scegliere vie alternative è la cosa più semplice per me. A volte mi è capitato di voler essere una specifica tipologia di persona e ho deciso di accettare determinati personaggi di conseguenza. A volte è successo che ne abbia interpretato uno anche solo per lo stile e per il look che ha. Il motivo per cui si sceglie un personaggio è un procedimento che viene naturale. All’inizio scelgo chi voglio impersonare e piano piano cerco di perfezionarne il carattere, i tratti più specifici, cerco, insomma, di renderlo mio. Mentre stavo girando Deliver Us From Evil mi è arrivata la proposta di interpretare il personaggio di Seong Gi-hun, in Squid Game, e ho accettato la sfida.”

Lee Jung-jae non crede, ad oggi, che ci sia una sostanziale differenza tra prodotto televisivo e prodotto cinematografico, dichiara in qualche modo sorpassata questa differenza, o, se vogliamo, “colmata” questa specie di divario: “Tempo fa pensavo che ci fosse una differenza tra i film e le serie, ora, però, si vedono molti registi che un tempo facevano film e sono passati alle serie tv, oppure che continuano a lavorare da entrambe le parti. Come avete potuto vedere anche tramite Squid Game, il tempo è molto veloce e gli argomenti sono molto profondi, poi, per quanto riguarda la componente cinematografica, gli effetti della CGI e le animazioni sono fantastici. Si assiste ad uno scambio costantemente più intenso tra serie tv e film: chi scriveva i film adesso scrive le serie, il ritmo di quest’ultime sta progressivamente cambiando e sta assomigliando ai film. Per questo stesso motivo, anche gli attori che prima recitavano solo nei film adesso stanno lavorando anche in televisione. In Corea, già da tempo, non ci si pone più la domanda se piaccia di più il film o la serie tv. Anche io lavoro sia con serie che con film perché ormai il confine tra le due categorie non è così netto.”

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