Arriva nelle sale l’opera prima di Giorgio Tirabassi come regista, Il Grande Salto, nel quale interpreta un rapinatore, insieme a Ricky Memphis. Ecco la recensione del film.
Arriva in sala la prima prova alla regia di Giorgio Tirabassi, Il Grande Salto. Il titolo del film sta ad indicare la cosiddetta “svolta”, che tutti noi vogliamo e che vogliono anche i protagonisti di questa pellicola.
I protagonisti del film sono Nello e Ruffetto, due criminali di “seconda fascia”, interpretati da Ricky Memphis e Giorgio Tirabassi.
I due hanno superato la soglia della cinquantina, non sono mai vissuti nel benessere ed hanno trascorso entrambi quattro anni in carcere.
Entrambi decidono di svoltare, di cambiare vita, ma la sfortuna si mette contro di loro: tutto ciò che potrebbe andare storto va male, dall’ufficio postale chiuso che vogliono rapinare ad accordi con rapinatori che vanno nel peggiore dei modi.
Nello e Ruffetto non sono solo due criminali, ma due uomini che vogliono ribaltare le proprie esistenze e, come detto dallo stesso Tirabassi, la storia potrebbe essere quella di due liberi professionisti, così come quella di due giovani alle prime armi: non importa il loro background criminale, la storia si concentra su quelle occasioni perdute che la vita non riesce mai a concedere ad alcuni di noi.
Il Grande Salto è un film dolceamaro, che fa l’occhiolino ai film del regista Sergio Citti, in cui si raccontano le storie di personaggi sfortunati, nelle quali si ride, o meglio, sorride, ma si riflette anche.
La storia raccontata, nonostante sia ambientata nella periferia romana, può essere riconducibile a qualsiasi ceto sociale ed a qualsiasi città italiana, anche se, nel film, fa da padrone l’accento romano, che enfatizza un background popolare sia dei protagonisti che della storia.
Il film nasce da alcuni monologhi di Tirabassi a teatro, ideati con lo sceneggiatore Daniele Costantini che, insieme allo stesso Tirabassi e a Matteo Torre, cura la sceneggiatura del film. Rispetto alla rappresentazione teatrale, si sono abbassati più i toni per quanto riguarda il realismo.
Memphis, che aveva rifiutato la partecipazione a teatro, ha subito detto di sì per la sua produzione cinematografica, poiché “Al cinema si sente a casa”.
Giorgio Tirabassi si è mostrato un artista colto, che è voluto andare anche dietro alla macchina da presa, come quando un giocatore di calcio diventa allenatore. È un regista preparato ed ha curato tutto ciò che riguardava il film, dalla sceneggiatura alle musiche, prodotte da Battista Lena.
Il resto del cast è composto Roberta Mattei (compagna di Tirabassi nel film), Gianfelice Imparato, Paola Tiziana Cruciani, Salvatore Striano, Mia Benedetta e Cristiano Di Pietra.
Si aggiungono anche i camei di Valerio Mastandrea, Marco Giallini e Pasquale “Lillo” Petrolo, scelti anche per la grande amicizia che li lega a Tirabassi. La sceneggiatura segue i protagonisti, con nessuna scelta a tavolino.
La produzione di Medusa è venuta successivamente: il film era stato già girato e poi Medusa ha scelto il film, che verrà distribuito in 250 copie.
Il Grande Salto è un’opera tutta italiana, la prima prova registica di Tirabassi. Un film che racconta una storia che potrebbe essere di tutti: giovani, vecchi, criminali o brave persone.