Venezia 76 Day 1: Lucrecia Martel accende le polemiche su Polanski e le quote rosa

Venezia 76 Day 1: la presidente di giuria Lucrecia Martel accende le polemiche su Roman Polanski e le quote rosa per il Concorso

Il primo giorno di Mostra si respira un’atmosfera particolare al Lido di Venezia: migliaia di appassionati e centinaia di addetti ai lavori si sono riversati per il lungomare in attesa di vedere i film di apertura e per assistere al primo Red Carpet. Il Day 1 è dedicato a La Vérité e Pelikanblut, che inaugurano rispettivamente il Concorso e la sezione Orizzonti.

È toccato alla presidente di giuria Lucrecia Martel accendere le prime polemiche della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, criticando essenzialmente la presenza di Roman Polanski in Concorso con il suo ultimo film J’accuse, affermando di non poter separare l’uomo – che come sapete nel 1978 è fuggito dagli Stati Uniti in seguito ad un accusa di stupro ai danni di una tredicenne – dalle sue opere.

Lucrecia Martel
La presidente di giuria Lucrecia Martel accende le polemiche su Roman Polanski e le quote rosa per il Concorso

La Martel confessa apertamente di essere stata invitata a presiedere la giuria del Concorso prima dell’annuncio della partecipazione di Polanski, e come donna non si sente a suo agio a causa della presenza di Polanski e lascia intendere che probabilmente non avrebbe accettato il prestigioso incarico se fosse stata informata della presenza di Polanski e che sono proprio i luoghi come Venezia a dover far nascere conversazioni anche e soprattutto su questi temi.

La Martel inoltre si dichiara favorevole ad introdurre nei festival le quote rosa per obbligare l’industria a prendere in maggiore considerazione le opere dirette dalle donne.

Alessandra Mastronardi madrina di Venezia
La madrina del Festival di Venezia Alessandra Mastronardi con il presidente della Biennale di Venezia Paolo Baratta e il direttore artistico della Mostra del Cinema Alberto Barbera

Di tutt’altro avviso il direttore artistico della Mostra del Cinema Alberto Barbera, che afferma di non essere un giudice che può giudicare l’uomo Polanski e che l’unico metodo di valutazione attuabile da un festival è la qualità dell’opera. Per il medesimo motivo il direttore ribatte inoltre alla Martel bocciando le quote rosa, come già accaduto in passato, dichiarando che le donne vanno semmai tutelate in sede di ammissione alle scuole e nella concessione dei finanziamenti per le produzioni.

Ma torniamo ai film presentati durante l’apertura del Day 1: Pelikanblut, della regista tedesca Katrin Gebbe, racconta la storia di Wiebke, la mamma di Nicolina, che dopo molto tempo riesce ad adottare una bambina per dare a sua figlia una sorella. Dopo poco, la nuova arrivata ha atteggiamenti sempre più aggressivi difficili da gestire per Wiebke, la quale è disposta a tutto pur di far tornare l’equilibrio in famiglia.

La Vérité / Le Verità di Kore-eda Hirokazu
La Vérité / Le Verità di Kore-eda Hirokazu con Catherine Denueve e Juliette Binoche al Festival di Venezia

La Vérité / Le Verità è invece la nuova pellicola del regista giapponese Kore-eda Hirokazu, già noto per aver vinto il premio della giuria a Cannes nel 2013 per Father and Son e la Palma d’oro lo scorso anno per Un affare di famiglia. Per la prima volta ha lavorato con un cast straniero d’eccezione, composto, tra gli altri, da Catherine Denueve e Juliette Binoche, che hanno sfilato ieri sul Red Carpet aprendo ufficialmente la 76 mostra del cinema di Venezia. Continuate a seguirci per leggere le recensioni di tutte le proiezioni!

Marta

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