Skylines (Skylin3s)

Skylines (Skylin3s) recensione film di Liam O’Donnell con Lindsey Morgan [TSPLUSF 20 Anteprima]

Skylines (Skylin3s) recensione film di Liam O’Donnell con Lindsey Morgan, Rhona Mitra, James Cosmo, Jonathan Howard, Alexander Siddig, Daniel Bernhardt, Naomi Tankel e Ieva Andrejevaite

C’è solo una cosa più difficile di vincere una guerra: mantenere la pace.
(Skylines)

Liam O’Donnell, co-sceneggiatore della saga di fantascienza Skyline (2010) passato anche dietro alla macchina da presa dal secondo episodio Beyond Skyline (2017), torna, acclamatissimo e ormai di casa, al Trieste Science + Fiction Festival per presentare il terzo capitolo Skylines, che si ricollega al filone alien invasion dei precedenti – una spaventosa forza aliena minaccia di “mietere” l’intera popolazione umana dalla faccia della Terra – attraverso gli occhi e la natura della sua protagonista, l’ibrido umano-alieno Rose Corley (Lindsey Morgan), la liberatrice delle razze umana ed aliena già apparsa in Beyond Skyline accanto a Frank Grillo.

Lindsey Morgan
Lindsey Morgan

Skylines non si distacca dalle influenze di District 9, il capolavoro di Neill Blomkamp, e dai richiami Cybertroniani degli invasori alieni sbattendoci subito sullo schermo lo James Cosmo (Il trono di spade, Braveheart – Cuore impavido, Donkeys, Sons of Anarchy) che non ti aspetti, l’ex star Rhona Mitra che tra il 2007 e il 2009 sembrava volare verso l’olimpo dello sci-fi (e non solo) da protagonista assoluta di Doomsday – Il giorno del giudizio e Underworld – La ribellione dei Lycans e il dramma dell’eroina Rose, che necessita di trasfusioni di sangue costanti per frenare il suo invecchiamento precoce ed è l’unica umana capace, alla Alita, di interagire con la tecnologia aliena.

A 15 anni dall’invasione aliena che ha dato origine agli eventi della saga, un misterioso virus sta uccidendo gli alieni (i Pilot) per “resettarli” come nemici invasori programmati per depredare tutte le risorse presenti sulla Terra, (cervelli degli) uomini compresi.

Rose Corley e Trent in Skylin3s
Rose Corley e Trent in Skylin3s

Skylines ritorna alle origini della razza aliena portandoci sul pianeta Cobalt 1, subito dopo il momento classico della “formazione della squadra” della Resistenza in missione speciale, tra guardie del corpo, cacciatori, cecchini, hacker ed eliminatori letali search & destroy, in un (mezzo) piano che non prevede una guerra bensì il furto della tecnologia aliena dalla nave madre Armada per bloccare l’epidemia che sta colpendo gli alieni “buoni” sulla Terra.

Tra viaggi spaziali, wormhole e universi lontani, Skylines si dimostra miracoloso nella realizzazione degli effetti speciali visivi a cura di Thomas Loeder & crew (Ender’s Game, G.I. Joe – La vendetta, Harry Potter e il principe mezzosangue, Le cronache di Narnia – Il principe Caspian, 10.000 A.C.), soprattutto nella creazione degli scenari, negli effetti speciali delle creature a cura di Fito Dellibarda e nei costumi di Lena Mossum, a dimostrazione del fatto che l’approccio artistico, il metodo e la tecnologia vengono assai prima del budget a disposizione. Lodevoli anche i colori, le frequenze e le atmosfere donate dalla fotografia di Alain Duplantier.

Daniel Bernhardt, Trent e Jonathan Howard
Daniel Bernhardt, Jeremy Fitzgerald e Jonathan Howard

Meno riuscite le sequenze di viaggio (scenografie incluse) interne all’abitacolo dell’astronave, un po’ ingessate e povere di dinamismo, così come quelle di combattimento, concentrate troppo sull’estetica e poco sulla costruzione della tensione e del dramma, relegato sbrigativamente a poche situazioni classiche (la ferita mortale, il sacrificio del comprimario, la coppia spezzata dalla morte).

Non c’è rispetto per la scienza.
(Rhona Mitra in Skylines)

La tensione che manca su Cobalt 1 riaffiora sulla Terra con Rhona Mitra, James Cosmo e Naomi Tankel che con la loro coraggiosa Resistenza ai Pilot ormai rientrati nella fazione aliena riescono a fare per bene ciò in cui il cast principale in un primo momento fallisce.

Skylines (Skylin3s) recensione film di Liam O'Donnell con Lindsey Morgan
Skylines (Skylin3s) di Liam O’Donnell con Lindsey Morgan

Per quanto Rhona Mitra e James Cosmo siano nomi pesanti per un B-Movie, non si tratta tanto di un problema di cast dall’altro lato – Lindsey Morgan è la stella indiscussa del film – quanto di una scarsa efficacia delle scene d’azione corali (nelle grotte) che vedono la contemporanea presenza di una moltitudine di creature rappresentate a figura intera.

Un limite, probabilmente tecnico, che Liam O’Donnell, un po’ come visto di recente in La Révolution, avrebbe potuto superare puntando più su riprese ravvicinate e sulla drammaticità delle espressioni e dei volti, anziché disperdere il potenziale action della pellicola in combattimenti sovraffollati scarsamente emozionali.

Skylines (Skylin3s) recensione film di Liam O'Donnell con Lindsey Morgan
Skylines (Skylin3s) di Liam O’Donnell con Lindsey Morgan

Riprova ne sono il duello finale, o meglio i duelli finali a tre tra Trent, Rose e il villain extraterrestre dell’Armada – con gli alieni sin qui eccessivamente spersonalizzati ed anonimi – che funzionano decisamente meglio, intervallati da alcuni momenti minori e dal dramma a due di Rose e Leon (Jonathan Howard), tra accettazione della propria natura (la prima) e superamento del rancore e del pregiudizio (il secondo).

Lindsey Morgan è fantastica e pronta ormai da anni per un palcoscenico maggiore anche sul grande schermo, dopo aver brillato per sei anni nell’acclamata serie di fantascienza The 100, e vedere nuovamente Rhona Mitra imbracciare un fucile in assetto da guerra ci fa ben sperare in un passaggio di testimone tra le due toste interpreti e in una continua ascesa di Lindsey, già icona del genere sci-fi.

Sintesi

Miracoloso nella realizzazione degli effetti speciali visivi e delle creature, nella fotografia e nei costumi, il terzo capitolo della saga creata da Liam O'Donnell Skylines (Skylin3s) non si distacca dalle influenze di District 9 e Transformers mostrando i suoi punti di forza nelle scene action ravvicinate, nel carisma dell'icona sci-fi Lindsey Morgan e nel gradito ritorno al genere di Rhona Mitra.

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