Marx può aspettare

Marx può aspettare recensione film documentario di Marco Bellocchio

Marx può aspettare è un documento importante e doloroso, dove Marco Bellocchio si mette a nudo e racconta della sua vita e della sua famiglia. La recensione

Marx può aspettare recensione film di Marco Bellocchio con Alberto Bellocchio, Maria Luisa Bellocchio, Piergiorgio Bellocchio e Elena Bellocchio

Dopo il grande successo sia di pubblico sia di critica con il favoloso Il traditore del 2019, film che aveva come protagonista un grandioso Pierfrancesco Favino nelle vesti di Tommaso Buscetta, noto criminale siciliano poi pentitosi per i crimini commessi, Marco Bellocchio torna a Cannes con la collaborazione di Tenderstories e 01 Distribution (al festival ha ricevuto la Palma d’Oro d’Onore alla carriera, consegnatagli dal regista Paolo Sorrentino) e al cinema grazie al suo ultimo lavoro, Marx può aspettare, un documentario autobiografico che racconta vita e miracoli della famiglia del pluripremiato regista nostrano.

L’autore di capolavori come: I pugni in tasca (il folgorante esordio che con gli anni ha ottenuto la nomina di film manifesto); Sbatti il mostro in prima pagina; L’ora di religione; Buongiorno, notte (incentrato sul rapimento di Aldo Moro); Il regista di matrimoni e Sangue del mio sangue, mette in scena, attraverso varie interviste ai protagonisti, i dolori e rimorsi della sua numerosa famiglia.

Marx può aspettare con Camillo Bellocchio e Marco Bellocchio
Marx può aspettare con Camillo Bellocchio e Marco Bellocchio (Credits: 01 Distribution)
La famiglia Bellocchio in una scena del film
La famiglia Bellocchio in una scena del film (Credits: 01 Distribution)

Marx può aspettare è un film nato inizialmente nel lontano 2016, anno in cui tutti i familiari del regista di Bobbio, compreso quest’ultimo, si sono ritrovati per cercare di spiegare cosa successe nel tragico biennio 1967-1968, ma terminato solo nel 2021.
Bellocchio ha lavorato diversi anni per ultimare il progetto poiché non riusciva a trovarne un senso, come se all’operazione mancasse un elemento che potesse metter luce alle oscurità (il film anche un po’ per la sua natura ondivaga, ne ha parecchie di luci ed ombre). Non era in alcun modo soddisfatto di ciò che aveva realizzato fino a poco tempo fa, sentiva di portare un peso più grande di lui, non era ancora in grado di tradurre in immagini quel periodo funereo, finché un giorno ha compreso le reali motivazioni della sua opera e si è spinto in questo viaggio tortuoso, ma liberatorio.

In modo particolare, il documentario del regista Leone d’Argento a Venezia ‘67 per La Cina è vicina, si sofferma sulla figura del fratello gemello Camillo, un insegnante che nel tragico 1968 si tolse la vita perché affetto da gravi problematiche mentali e con l’aggravante di non esser mai stato capito dai familiari e dai pochi amici.

Marco Bellocchio e in dissolvenza Camillo Bellocchio
Marco Bellocchio e in dissolvenza Camillo Bellocchio (Credits: 01 Distribution)

Marx può aspettare, per Marco Bellocchio rappresenta come una sorta di liberazione e ammissione dei peccati, nel film si e ci confessa di non esser mai stato vicino al fratello, di non aver mai capito che ci potesse esser qualcosa di problematico (neanche i genitori si erano accorti di questi deficit mentali), di averlo più volte trascurato per via di un carattere e uno stile di vita diverso (pochi mesi prima del suicido del fratello si era iscritto al partito Unione Comunisti Italiani perché credeva in quegli ideali, perché voleva passare da un cinema borghese ad uno più vicino al proletariato), di aver creduto al tempo come sanificatore di lamenti e dolori.
Il maestro Bellocchio sa bene che non si può tornare indietro, tutto purtroppo prima o poi si dissolve, ma per questo non si dà pace, vuole assolutamente capire dove sono situate le colpe per non commettere più errori di questo genere.

Grazie al prezioso contributo dei familiari e di un prete gesuita, apprendiamo una volta di più il legame che c’è tra la religiosità (non la religione, badate bene) e il cinema di Marco Bellocchio, un connubio indissolubile e nevralgico di molte sue opere cinematografiche, come ad esempio il già citato L’ora di religione (in una sequenza del documentario si può intravedere il famoso e contestato momento delle bestemmie proferite dal fratello nel film di Sergio Castellitto).

Marco Bellocchio e Camillo Bellocchio
Marco Bellocchio e Camillo Bellocchio da bambini (Credits: 01 Distribution)

Marx può aspettare è un documentario intimo e sentito (la memoria gioca un ruolo fondamentale in questo senso) dove Marco Bellocchio si leva la maschera di autore, per raccontare di se stesso, della sua famiglia e del suo mondo senza farsi condizionare da facili sensazionalismi o falsi piagnistei, ponendosi più domande che risposte (d’altronde come si possono trovare le risposte in una tragedia immensa come quella vissuta da tutti gli impietriti partecipanti della vicenda), mettendo sempre in evidenza il bene trionfante e il male sconfitto, i dolori e i rimorsi di una vita e la speranza di un futuro migliore, attraverso una sensibilità e un calore umano spesso presenti nel modo di vedere le immagini e di metterle su schermo.

Marx può aspettare è dunque un documento importante e doloroso, che fa bene al cuore e all’anima, perché è vivo di una propria coscienza incancellabile e immutabile.
Bellocchio con questo suo nuovo film dimostra di essere uno dei massimi esponenti del cinema italiano, un’artista semplice, ma al tempo stesso raffinato e sagace. Un profondo conoscitore di cos’è il cinema e di come i discorsi si traducono in immagini.

Sintesi

Documentario importante e doloroso che fa bene al cuore e all’anima perché vivo di una propria coscienza incancellabile e immutabile, Marx può aspettare rappresenta per Marco Bellocchio una sorta di liberazione e ammissione dei peccati, mostrandoci ancora una volta il legame che c’è tra la religiosità e il cinema del pluripremiato regista nostrano attraverso un'opera intima e sentita che mette in evidenza con sensibilità e calore umano il bene trionfante e il male sconfitto, i dolori e i rimorsi di una vita e la speranza di un futuro migliore.

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