Audrey Hepburn: 29 anni fa ci lasciava la diva senza tempo [Throwback Thursday]

29 anni fa ci lasciava Audrey Hepburn, diva del cinema e attrice straordinaria, premio Oscar per Vacanze romane. Oggi ricordiamo la sua vita e la sua carriera

Il 20 gennaio 1993 ci lasciava Audrey Hepburn, attrice britannica, diva e icona degli anni d’oro della storia del cinema. Nel corso della sua carriera, iniziata per caso, lavorò con tantissimi celebri attori e registi, ma soprattutto divenne una delle dive più leggendarie della vecchia Hollywood.

Audrey Hepburn nasce il 4 maggio 1929 a Ixelles, un comune di Bruxelles, da un assicuratore inglese e un’aristocratica olandese. A causa del lavoro del padre, fu costretta a viaggiare molto. I suoi genitori divorziarono nel 1935, quando suo padre, simpatizzante del nazismo, abbandonò la famiglia: un momento che l’attrice dichiarerà essere stato il più traumatico della sua vita.

Una giovanissima Audrey Hepburn
Una giovanissima Audrey Hepburn

Fin da piccola, Audrey Hepburn aveva il sogno di diventare una ballerina famosa, ma, a causa della sua statura minuta e la malnutrizione sofferta durante il periodo bellico, le chance di diventare prima ballerina erano minime. Per questo, decise di tentare la carriera da attrice, iniziando a recitare in teatro in diversi musical.

Il suo primo ruolo sul grande schermo arrivò nel 1951, nella produzione britannica One Wild Oat. Di seguito, prese parte in diverse produzioni cinematografiche, ma in ruoli minori.
Il primo ruolo significativo arrivò nel 1952 con The Secret People, di Thorold Dickinson, nel quale interpretava una talentuosa ballerina.

Vacanze romane
Vacanze romane (1952)

Ma il grande salto arrivò nel 1952 col cult Vacanze romane: inizialmente la Paramount Pictures voleva Elizabeth Taylor per il ruolo della protagonista, ma dopo aver visionato il provino di Audrey Hepburn, decisero di assegnare a lei il ruolo della Principessa Anna. Nel film, nel ruolo di coprotagonista c’era Gregory Peck, che volle che il nome di Audrey fosse al fianco al suo nei titoli del film, perché secondo lui “avrebbe vinto un Oscar”.
E infatti, come da lui predetto, Audrey Hepburn vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista, nel 1954.

Dopo il ruolo in Vacanze romane, tornò a teatro per recitare in Gigi, ma poi fu scelta per la protagonista femminile nel film Sabrina, di Billy Wilder, accanto a Humphrey Bogart e William Holden.
Nonostante ottenne solo una candidatura agli Oscar, senza vincerlo stavolta (il premio andò a Grace Kelly), Audrey Hepburn era appena entrare nell’Olimpo delle star di Hollywood.

Negli anni Cinquanta, partecipò a diverse pellicole di successo, come Ondine, Cenerentola a Parigi e La storia di una monaca e, per quest’ultimo, ottenne la terza candidatura agli Oscar.

La storia di una monaca (1959)
La storia di una monaca (1959)

Verso la metà degli anni Cinquanta, Audrey Hepburn era diventata una delle più grandi attrici di Hollywood e un’icona di stile.

Nel 1961 ottenne la parte di Holly Golightly in Colazione da Tiffany, diretto da Blake Edwards. Holly è un personaggio estremamente affascinante, che riesce ad essere, allo stesso momento, una donna frizzante e disincantata, allergica ad ogni tipo di relazione. Un ruolo che, in parte, riprendeva la stessa natura dell’attrice, sempre attenta a nascondere le sue fragilità interiori.
La sua performance è ancora oggi considerata una delle migliori dell’attrice, nonché una delle più rappresentative del cinema americano.

Anche gli anni Sessanta furono una decade brillante per l’attrice: Audrey Hepburn prese parte a pellicole come Quelle due, Sciarada, My Fair Lady (soffiando il ruolo a Julie Andrews ed Elizabeth Taylor), Insieme a Parigi e Come rubare un milione di dollari e vivere felici.

Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany
Colazione da Tiffany (1961)
My Fair Lady (1964)
My Fair Lady (1964)

Quando raggiunse i quarant’anni, fu considerata da molti non più idonea al solo genere della commedia e ai ruoli leggeri, quelli che l’avevano resa famosa. Per questo, modificò leggermente la sua immagine pubblica e virò verso ruoli più strutturati come Due per la strada e Gli occhi della notte (nel quale interpreta una ragazza cieca).

Il suo ultimo ruolo importante fu nella commedia …E tutti risero, del 1988, diretta da Peter Bogdanovich. Il suo ultimo ruolo, invece, fu una piccola parte in Always – Per sempre, pellicola del 1988 di Steven Spielberg.

Negli ultimi anni della sua vita, Audrey Hepburn si dedicò a diverse cause umanitarie. Morì il 20 gennaio del 1993, a soli 63 anni, a causa di un cancro al colon.

Gli occhi della notte (1967)
Gli occhi della notte (1967)

Audrey Hepburn è sicuramente passata alla storia per essere stata una “diva anti-diva”: il suo fisico minuto e gli occhi da cerbiatto, ma soprattutto il suo stile, l’hanno resa icona di moda e di bellezza, diventando simbolo degli anni Cinquanta.

Ma fu soprattutto un’attrice straordinaria, solo apparentemente relegata ai ruoli leggeri e frizzanti, che però nascondevano profondità e intensità. Nella sua apparente leggerezza, celava una personalità complessa, ma anche fragile, Audrey Hepburn era un’artista che voleva essere amata per quello che era.

29 anni fa ci lasciava un’attrice formidabile, un’icona della moda e dello stile: semplicemente Audrey Hepburn. 

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