The Whale

The Whale recensione film di Darren Aronofsky con Brendan Fraser e Sadie Sink [Venezia 79]

The Whale recensione film di Darren Aronofsky con Brendan Fraser, Sadie Sink, Hong Chau, Samantha Morton e Ty Simpkin

Darren Aronofsky torna con un film perfetto

The Whale è un grandissimo film. Uno di quelli che vedi e, mentre si srotola davanti, scena dopo scena, sai già di star assistendo a qualcosa d’importante. La netta impressione al Lido è di aver visto non solo il miglior candidato al Leone d’Oro, ma anche un forte contendente per la prossima stagione degli Oscar.

Già alla vigilia c’era molta curiosità rispetto a questo ritorno del regista di The Mother, sempre interessante da vedere come cineasta ma da qualche pellicola molto sbilanciato nella sua produzione e incapace di portare a compimento un film del tutto convincente. The Whale in questo senso è assolutamente sorprendente: si assiste infatti a una pellicola sostanzialmente perfetta, in cui davvero nulla è fuori posto e tutto è calibrato ma potente, gentile ma straziante.

Sadie Sink
Sadie Sink (Credits: Niko Tavernise/A24)
Darren Aronofsky sul set di The Whale
Darren Aronofsky sul set di The Whale (Credits: Niko Tavernise/A24)

Nato a partire a da una pièce teatrale e girato in un’unica location durante la pandemia, The Whale è la storia di Charlie (Brendan Fraser), un insegnante di scrittura affetto da una forte obesità. Pesa 272 chilogrammi e fatica a muoversi, tanto che non lascia mai il suo appartamento, insegnando via streaming senza mostrare il suo aspetto agli studenti. La sua compulsione verso il cibo è insana, spinta chiaramente da motivazioni psicologiche di profondissimo malessere. Charlie è consapevole di essere in una spirale distruttiva e quando capisce che gli rimane pochissimo tempo, piuttosto che tentare di salvarsi tenta un’ultima, disperata mossa: ricucire il rapporto con la figlia Ellie (Sadie Sink), che ha abbandonato insieme alla madre quando aveva solo otto anni per vivere una storia d’amore totalizzante e bellissima.

Profondamente ferita dall’abbandono paterno, Ellie è un’adolescente strafottente, capace di frasi affilatissime e di gesti crudeli. Verso Charlie è cattiva, ostile, ma non riesce a scalfire l’ottimismo di un padre che vuole disperatamente che lei si veda attraverso i suoi occhi, come una persona piena d’intelligenza e potenzialità. The Whale racconta gli strani incontri e i confronti risolutivi che si consumano nell’appartamento di Charlie nella sua ultima settimana di vita, mentre pian piano viene fatta piena luce su cosa l’abbia portato alla sua autodistruzione.

Darren Aronofsky
Darren Aronofsky (Credits: Niko Tavernise/A24)

Il riscatto di Brendan Fraser

A leggere la trama di The Whale verrebbe da pensare a un film tanto drammatico e disperato da essere respingente, invece si tratta di un titolo commovente e delicato per come riesce a guardare dentro ai tormenti dei suoi personaggi, abbassando pian piano le loro difese e restituendoci tutto il loro dolore ma anche un briciola di speranza, proprio grazie a Charlie. Aronofsky fa un lavoro di regia straordinario: non lasciamo mai le poche stanze dell’appartamento di Charlie, per lo più ci muoviamo in soggiorno, eppure non c’è alcun tipo di staticità o claustrofobia, nemmeno virtuosismi e momenti di compiacimento registico.

Il regista di The Wrestler torna a parlare di paternità sofferta che prova a rimediare ai suoi errori con un cast davvero eccellente, su cui svetta un eccezionale Brendan Fraser: la sua parabola di riscatto sta per cominciare. Charlie è un ruolo che gestisce alla perfezione, suscitando grande commozione, senza mai approfittare dell’alto coefficiente drammatico di questo ruolo, senza eccedere, ma dando tutto a livello emotivo. Si parlerà di questo ruolo per via della trasformazione fisica dovuta alla grassezza del personaggio (raramente una persona così obesa ottiene un ruolo così importante al cinema), ma Fraser fa molto, molto di più, dimostrando di essere stato ingiustamente sottovalutato e regalando la prova di una vita.

Sintesi

Il piccolo miracolo di The Whale non si vede spesso su grande schermo: un film autoriale che saprà parlare al grande pubblico, un dramma che rasserena lo spirito, un regista e un attore in profonda crisi che tirano fuori il progetto perfetto. Sarà uno dei grandi titoli del 2022.

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