Dieci curiosità su Matrix: pillola rossa o pillola blu?

Pillola rossa o pillola blu? Dieci curiosità sulla saga di Matrix, dopo l’uscita di Matrix Resurrections di Lana Wachowski con Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss

All’indomani dell’uscita del quarto capitolo della saga, l’assai divisivo e snobbato dal pubblico statunitense Matrix Resurrections di Lana Wachowski con Keanu Reeves, Carrie-Anne Moss, Yahya Abdul-Mateen II e Neil Patrick Harris, riscopriamo alcune curiosità su una delle saghe di fantascienza più memorabili della storia del cinema.

Dieci curiosità su Matrix

Carrie-Anne Moss e Keanu Reeves in una scena di Matrix Resurrections
Carrie-Anne Moss e Keanu Reeves in una scena di Matrix Resurrections (Credits: Warner Bros.)
  1. Il protagonista: Prima della sua tragica morte sul set de Il corvo, Brandon Lee era stato designato dalle sorelle Wachowski come il papabile protagonista di Matrix. Tra gli altri attori che hanno rifiutato la parte di Thomas Anderson/Neo poi andata a Keanu Reeves, ci sono anche Will Smith, Tom Cruise e Johnny Depp.
  2. Da Hong Kong a Matrix: Leggendario coordinatore degli stunt nonché regista della fiorente scena cinematografica action che fa base ad Hong Kong, Yuen Woo-ping venne contattato dalle Wachowski per fare da stunt coordinator a Matrix, ma pur avendone apprezzato la sceneggiatura, non si sentiva motivato a lavorare al film. Tentò prima di boicottare il suo stesso ingaggio con una richiesta esorbitante di compenso, poi pretese di avere un totale controllo sulle scene di combattimento fino al punto di allenare gli attori da quattro mesi prima delle effettive riprese. Le Wachowski accettarono tutte le sue richieste.
  3. Sotto il segno di Bruce Lee: Quando si esercita al kung-fu con Morpheus nel programma di simulazione, vediamo Neo strofinarsi il naso con il pollice. Fu un gesto improvvisato da Keanu Reeves sul set, un omaggio alla celebre mossa che faceva Bruce Lee nei suoi film prima di scagliarsi contro gli avversari.
  4. Al di là del cervello: l’agenzia informatica per cui Thomas Anderson/Neo lavora di giorno si chiama Metacortex, un nome quanto mai suggestivo. Meta infatti, la stessa radice di metafisica e di metacinema, è il prefisso greco che significa “al di là”, cortex invece può essere intesa come “corteccia celebrale”. Il nome dell’agenzia per cui lavora il protagonista di Matrix, Metacortex, può quindi essere interpretato come “al di là del cervello”, “al di là dei limiti della mente umana”.
  5. Lewis Carroll colpisce ancora: tra le maggiori influenze sulla creazione di Matrix c’è tutta la subcultura cyberpunk, e le Wachowski hanno ammesso a più riprese di dovere molto al manga Ghost in the Shell e al romanzo Neuromante di William Gibson, considerato tra gli iniziatori e i “padrini” del filone; tuttavia, nella concezione di Matrix è molto importante anche l’immaginario di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio, i due romanzi più noti di Lewis Carroll, più volte citati nel corso dei quattro film.
  6. Baudrillard dixit: nel primo film della saga, vediamo Neo nascondere dei dischetti illegali in un libro chiamato Simulacri e simulazione. Si tratta di uno dei saggi più noti dell’influente filosofo francese Jean Baudillard, tra i maggiori critici del consumismo e della civiltà digitale di cui vide i primi segni. Le sorelle Wachowski chiesero a Keanu Reeves di leggere il volume ancor prima di aprire la sceneggiatura di Matrix, per meglio comprendere tutte le sfumature filosofiche ed epistemologiche del film.
  7. Conosci te stesso: sulla porta della cucina dove Neo consulta l’Oracolo per sapere se veramente è lui il Messia, compare una scritta latina, “temet nosce”, “conosci te stesso”. Il motto latino è una traduzione del più celebre aforisma greco “gnōthi sautón”, affisso al santuario di Delfi e più volte citato da Socrate.
  8. Fantascienza e platonismo: la filosofia greca fa nuovamente capolino in Matrix, in tutte quelle teorie dei fan che dimostrano come l’intero film possa essere interpretato come una rielaborazione postmoderna e fantascientifica dal famoso “mito della caverna” esposto da Platone ne La Repubblica.
  9. Neo: sin dal primo film, il protagonista Neo viene definito da Morpheus e dagli altri membri della resistenza come il “prescelto” lungamente atteso dagli umani in lotta contro la Matrice. Prescelto in inglese si dice “The One”, e One è evidentemente un anagramma di Neo.
  10. Gnosi: accanto agli echi platonici di Matrix, diversi spettatori e studiosi hanno evidenziato come l’immaginario del film debba molto anche allo gnosticismo cristiano, forse la più importante delle eresie dei primi secoli della nostra era, che rivelava che il mondo era stato creato da un funesto demiurgo, responsabile di tutti gli errori della Materia, che teneva segretamente prigionieri (quasi) tutti gli uomini in modo da allontanarli dal vero Dio, completamente trascendente. Paolo Riberi, tra i più accreditati studiosi gnostici attivi al momento in Italia, ha dedicato a questa interpretazione il libro Pillola rossa o loggia nera?, che mirava proprio a far luce sui numerosi sottotesti gnostici presenti nel cinema hollywoodiano a cavallo dei due millenni.

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