L’imprevedibile viaggio di Harold Fry

L’imprevedibile viaggio di Harold Fry recensione film di Hettie MacDonald con Jim Broadbent [Anteprima]

Un toccante film sulla vita e sui legami, sia quelli familiari che quelli con individui completamente estranei.

L’imprevedibile viaggio di Harold Fry recensione film di Hettie MacDonald con Jim Broadbent, Penelope Wilton ed Earl Cave [Anteprima]

Jim Broadbent e Penelope Wilton ne L'imprevedibile viaggio di Harold Fry (Credits Embankment Films)
Jim Broadbent e Penelope Wilton ne L’imprevedibile viaggio di Harold Fry (Credits Embankment Films)

Un viaggio, chilometri e chilometri a piedi, tanti rimorsi e una promessa da mantenere. Sono questi gli elementi alla base de L’imprevedibile viaggio di Harold Fry, la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Rachel Joyce.

È una mattina come tante nel Devon, una contea del Regno Unito. Harold Fry e sua moglie Maureen si sono appena alzati e stanno facendo colazione, quando l’uomo riceve una lettera.

A mandargliela è la sua vecchia amica e collega di lavoro Queenie, che lo informa che sta morendo in una hospice dall’altra parte del Paese. Harold, inizialmente, decide di risponderle con una semplice lettera e annuncia alla moglie che andrà ad imbucarla e che tornerà presto.

Si ferma in un piccolo market e condivide la storia della sua amica malata con una giovane ragazza che lo rassicura dicendogli di mantenere la fiducia.

Harold diventa irrequieto e improvvisamente decide di raggiungere Queenie a piedi, a Berwick-upon-Tweed, a 800 km da casa sua, sperando di darle abbastanza forza da resistere fino al suo arrivo.

Inizia così il lungo cammino di Harold, costellato di sfide e insidie, viaggio che lo condurrà a incontrare numerosi individui sconosciuti pronti ad aprirgli il loro cuore, in un susseguirsi di momenti di sofferenza e stravaganza.

Questa esperienza porterà Harold soprattutto a confrontarsi con sé stesso, riflettendo sulla sua vita, il suo rapporto con sua moglie Maureen e sulle perdite che ha dovuto affrontare.

Jim Broadbent è Harold Fry ne L'imprevedibile viaggio di Harold Fry (Credits Embankment Films)
Jim Broadbent è Harold Fry ne L’imprevedibile viaggio di Harold Fry (Credits Embankment Films)

 

A portare sul grande schermo il romanzo esordio di Rachel Joyce è Hettie MacDonald, regista nota soprattutto per il piccolo schermo, dove ha diretto uno dei migliori episodi della serie Doctor Who (“Blink”) e la serie evento Normal People.

L’intera pellicola si poggia sulle spalle del veterano Jim Broadbent, noto per aver impersonato diversi ruoli iconici, come ne Il Diario di Bridget Jones, Harry Potter e Cloud Atlas. Completano il cast Penelope Wilton (Maureen), Earl Cave (David), Linda Bassett (Queenie) e Daniel Frogson (Wilf).

Il tema del viaggio è stato frequentemente utilizzato al cinema e poggia le sue radici nell’epica.

Ne L’imprevedibile viaggio di Harold Fry assume numerosi significati: un modo per fuggire dalla propria comfort zone, il bisogno di mantenere una promessa, ma soprattutto un percorso catartico per affrontare il proprio vissuto e ferite rimaste sepolte, senza mai essere guarite.

La sua vita si svela progressivamente all’avanzare del suo cammino: all’inizio in modo sporadico, con brevi flashback sul suo passato, che diventano sempre più frequenti, svelando gradualmente i suoi tormenti.

Più Harold appare stanco e affaticato, più lo spettatore scopre ulteriori dettagli del suo passato. Un passato che grava pesantemente sulle sue spalle, sia fisicamente che psicologicamente.

Il pellegrinaggio gli permette di ritrovare il senso della vita, riscoprendo le piccole cose, anche quelle più rustiche, ormai lontano dalla vita borghese che ha vissuto per anni. Entra nelle vite degli altri, in modo innocente, come se fosse un bambino alle prese coi primi incontri.

Jim Broadbent ne L'imprevedibile viaggio di harold Fry (Credits Embankment Films)
Jim Broadbent ne L’imprevedibile viaggio di Harold Fry (Credits Embankment Films)

Il fil rouge che lega il suo viaggio è la fede, ma non quella religiosa: è un tipo di fede che va oltre, incoraggiandolo a iniziare a camminare e a perseverare anche quando il dolore rende difficile andare avanti.

È questo che lo porterà a ripetere continuamente tra sé il mantra “You will not die”, la convinzione che Queenie lo aspetterà, in modo da avere finalmente quel perdono che aspetta da tutta la vita: non da lei, ma da sé stesso.

L'imprevedibile viaggio di Harold Fry (Credits Embankment Films)
L’imprevedibile viaggio di Harold Fry (Credits Embankment Films)

Jim Broadbent dà nuovamente prova del suo talento cristallino, grazie ad un’interpretazione candida e realistica. L’attore aveva già dato la voce ad Harold nell’audiolibro e qui torna per interpretarlo nella maniera più naturale possibile.

Al suo fianco Penelope Wilton nei panni di sua moglie Maureen, totalmente l’opposto di Harold: apparentemente fredda, cinica, ma con un grande dolore interiore, che ha consumato non solo la sua vita, ma anche la relazione con suo marito.

I due, l’uno lontano dall’altra, cercheranno di trovare una nuova dimensione, per tornare ad amarsi e ad amare la vita insieme.

Il film ci mostra come non sia mai troppo tardi per ricominciare, per mantenere una promessa, per affrontare un dolore e per amare la vita.
Si tratta di una pellicola commovente, sulla vita e sui legami, sia quelli familiari che quelli con individui completamente estranei.

Sintesi

L’imprevedibile viaggio di Harold Fry è un piccolo film, intimo e ottimista. Una pellicola sul senso della vita, sulle seconde occasioni e sulla voglia di tornare a vivere, che ci insegna come anche una (lunga) camminata può cambiare il (proprio) mondo.

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