Gli Incredibili 2

Gli Incredibili 2 recensione

Avevamo lasciato l’Incredibile famiglia Parr appena in un momento di gloria, con Dash/Flash, trionfante secondo arrivato in una gara di atletica, con Violet raggiante per il suo primo appuntamento, e con l’intero clan gioiosamente pronto ad affrontare l’improvvisa minaccia dell’Underminer/il Minatore. Li ritroviamo esattamente nello stesso momento, pronti a proteggere la città insieme al collega Frozone/Siberius (Samuel L. Jackson), incuranti del bando che vieta qualsiasi attività supereroistica. Ma i tempi stanno per cambiare, ed i fratelli miliardari Winston (Bob Odenkirk) ed Evelyn Deavor (Catherine Keener), nostalgici dei tempi d’oro dei ‘super’, hanno un piano: presentare al mondo il punto di vista degli eroi e vincere così il consenso popolare per la legalizzazione dei super poteri. L’asso nella manica è la supereroina della porta accanto, Mrs. Incredible, o, meglio, Elastigirl (Holly Hunter), che si trova subito a dover fronteggiare il misterioso Screenslaver, in grado di ipnotizzare e comandare le sue vittime a distanza, attraverso uno schermo. Intanto, Mr. Incredible (Craig T. Nelson) resta a casa a badare ai ragazzi.

Il primo The Incredibles uscì nel 2004, lo stesso anno di Spider-Man 2 di Sam Raimi e ben prima che il Marvel Cinematic Universe vedesse la luce con Iron Man, e conquistò il mondo presentando una famiglia di supereroi con comunissimi problemi familiari: battibecchi coniugali, i turbamenti dell’adolescenza ed i compiti di scuola. Quattordici anni sono passati nel mondo in cui viviamo, ma Gli Incredibili 2 riprende esattamente nello stesso punto in cui il primo film era terminato: i personaggi hanno forse qualche ruga in più o qualche capello in meno, ma non è esperienza, è il livello di dettaglio della computer graphics del 2018. Può sembrare inusuale, ma se i Simpson non invecchiano da trent’anni, perché dovrebbero farlo gli Incredibili? Questa anomalia temporale permette a Gli Incredibili di vivere in un’epoca indefinita, tra gli anni ’50 e il 2000, nella quale l’informazione viaggia prevalentemente via tubo catodico, una microcamera è ancora tecnologia meravigliosa e, senza smartphone ma nemmeno cellulari, per comunicare con i propri familiari lontani occorre trovare una cornetta attaccata ad un telefono fisso. Brad Bird, autore e regista, si sa, è un nostalgico. È sì un modo di raccontare una storia senza età, ma anche un conveniente espediente narrativo: quanto sarebbe avvantaggiato Screenslaver se tutti avessero lo sguardo perennemente inchiodato ad uno schermo!

La continuità con il primo film, così esplicita in superficie, è però viziata dalla sensazione che l’evoluzione dei personaggi avvenuta in The Incredibles sia stata cancellata, che si sia ritornati al punto di partenza e che, come tanti sequel, Gli Incredibili 2 sfrutti la riproposizione di situazioni già viste: complice forse l’attuale sovraesposizione cinematografica a superpotenti con superproblemi, manca l’aria di novità che caratterizzava il primo film.

Winston ed Evelyn Deavor
Evelyn e Winston Deavor

Ciò non toglie che Incredibles 2 sia godibile, divertente, colorato e vivace, con azzeccati personaggi secondari, tra i quali spicca il gruppo di ‘nuovi’ supereroi che, ispirati dalle gesta di Elastigirl, usciranno dal loro guscio: Voyd, ragazza in grado di creare portali come Dr. Strange, Krushauer, potentissimo accartocciatore di metalli (ma incapace di raddrizzarli), e Reflux, che… ve lo lasciamo scoprire da soli. Winston Deavor è modellato sulle fattezze e movenze del suo doppiatore, ‘Better Call Saul’ Bob Odenkirk. Una scelta insolita per Pixar, messa in risalto dal fatto che Evelyn è assai diversa da Catherine Keener.

Catherine Keener e Bob Odenkirk
Catherine Keener e Bob Odenkirk

Un punto che non mancherà di essere apprezzato, soprattutto visto l’attuale clima politico e culturale, è il ruolo di primissimo piano dei personaggi femminili, protagoniste assolute della storia.

Gli Incredibili 2 è un film da vedere: potrà uscire penalizzato dal confronto con il capolavoro che fu il primo capitolo, ma si colloca ampiamente sopra la media dei più recenti superhero movie.

Sintesi

Le nuove avventure dell'Incredibile famiglia Parr non hanno l'effetto dirompente del primo capitolo, ma li mantengono saldamente nell'Olimpo dei supereroi cinematografici.

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