Blackpink: Light Up the Sky recensione documentario di Caroline Suh con Jennie Kim, Ji-soo Kim, Lalisa Manoban e Rosé dedicato alla K-pop band Blackpink
Il documentario Blackpink: Light Up the Sky delle Blackpink è stato reso disponibile su Netflix, forse anche a supporto dell’album di debutto della girl band di K-pop che più sta avendo successo negli ultimi anni.
Diretto da Caroline Suh, il documentario racconta l’ascesa del gruppo composto dalle giovanissime Jisoo, Jennie, Rosé e Lisa.
Il racconto parte dal periodo di trainee delle ragazze, raccontando come ognuna di loro è arrivata alla YG Entertainment, il loro management. Termina con la performance a Coachella nell’aprile del 2019, ricordiamo che le Blackpink sono state il primo gruppo coreano ad esibirsi nel celebre festival americano.
I trainee sono adolescenti che si allenano ogni giorno, tutti i giorni, per diventare delle star del K-Pop, sono giovanissimi e non tutti hanno la possibilità di debuttare effettivamente. Sì, il K-Pop è un genere costruito ad hoc per avere successo.
Ed avere successo a tutti i costi porta un prezzo altissimo.
Se infatti nella prima parte della narrazione le ragazze sono sotto una pressione impressionante considerata anche l’età che va dagli 11 ai 13 anni, nella seconda parte del documentario, una volta raggiunto il successo, la pressione per rimanere sulla cresta dell’onda aumenta ancora di più.
Grazie al documentario Blackpink: Light Up the Sky, riusciamo a conoscere meglio l’individuo dietro al K-Pop idol: scopriamo che Jisoo è un po’ la mamma del gruppo, che Rosè e Lisa sono particolarmente legate perché hanno un percorso simile e che Jennie sta provando ad insegnare l’inglese a Jisoo.
Ogni membro del gruppo si mostra alle telecamere molto di più di ciò che conosciamo pubblicamente, riusciamo davvero ad andare dietro le quinte di questo successo straordinario, dovuto al durissimo lavoro che le ragazze hanno fatto negli anni.
Ricordiamo che le Blackpink sono una delle girl band K-pop più di successo degli ultimi anni e che il loro documentario è addirittura il primo progetto K-pop originale di Netflix! Non da ultimo hanno raggiunto la top 3 della Billboard 200 con il loro album di debutto, un’impresa non da poco, considerato che cantano per la maggior parte di coreano.
Blackpink: Light Up the Sky è consigliato per tutti i fan delle Blackpink, ma anche a coloro che non riescono a spiegarsi il fenomeno del K-pop, umanizzando e scoprendo il lavoro e la fatica che si cela dietro ad un successo astronomico.