Tutta colpa di Freud

Tutta colpa di Freud recensione del film di Paolo Genovese con Marco Giallini [Netflix]

Tutta colpa di Freud recensione film di Paolo Genovese con Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Claudia Gerini, Anna Foglietta e Vittoria Puccini

Inizia così Tutta colpa di Freud, commedia del 2014 diretta da Paolo Genovese e disponibile in streaming su Netflix Italia:

La malattia più diffusa al mondo è senza dubbio l’amore. Però non preoccupatevi: sebbene l’amore sia una malattia molto diffusa, e praticamente inevitabile, non è mortale.
Certo, in alcuni casi può diventare cronica, e te la porti appresso per tutta la vita, ma la maggior parte delle volte è una specie di influenza, diciamo un raffreddore: con il tempo passa.
(Tutta colpa di Freud)

Francesco (Marco Giallini) è un analista di mezza età alle prese con i problemi amorosi delle tre figlie: Marta (Vittoria Puccini), una libraia dall’animo romantico e in cerca di un moderno Signor Darcy; Sara (Anna Foglietta), una giovane donna che, lasciata dalla fidanzata, è decisa a sperimentare rapporti eterosessuali; Emma (Laura Adriani), diciottenne coinvolta in una relazione con un cinquantenne sposato, eterno Peter Pan (Alessandro Gassmann).

Paolo Genovese torna al timone di un film corale dopo il successo di Immaturi (2011), ma questa volta, pur mantenendo le impostazioni della classica commedia leggera, sceglie di dare un tocco più dolce e realistico al racconto. Lo stesso modus operandi che utilizzerà anni dopo in toni più cinici e drammatici in Perfetti sconosciuti (2014) e The Place (2017).

Tutta colpa di Freud recensione film di Paolo Genovese con Marco Giallini
Marco Giallini (Credits: Medusa Film/Lotus Production)

Le conversazioni tra Marco Giallini e Alessandro Gassmann regalano sicuramente le scene più ironiche e divertenti del film, insieme ai disastrosi appuntamenti di Anna Foglietta / Sara, che inciamperà in casi umani maschili degni di un episodio di Sex and the City.
I momenti più dolci riguardano invece la storia d’amore tra la sognatrice Marta e Fabio, un ragazzo sordomuto solito prendere in prestito dei volumi dalla libreria della ragazza per poter seguire le opere rappresentate al Teatro di Roma, dove lavora.

Nonostante i chiari tentativi del regista di esorcizzare la classica commedia americana, cercando di spostarsi verso un genere più brillante, alla Woody Allen, Tutta colpa di Freud – in alcuni momenti – non riesce a sfuggire ai soliti cliché, cadendo nel banale e nel già visto. Un’occasione mancata: il film aveva tutte le potenzialità per ridare linfa vitale alla commedia degli equivoci italiana, ma ha preferito risolvere l’intreccio troppo in fretta e in modo poco epocale.

Sebbene nel cast figurino molti dei più bravi attori italiani del momento, i personaggi –  soprattutto le tre sorelle – risultano a volte troppo caricaturali.
Tuttavia, una menzione speciale va dedicata a Vinicio Marchioni, interprete di Fabio, che con delicatezza e realismo coinvolge emotivamente lo spettatore, senza muoverlo a compassione.

Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni
Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni (Credits: Medusa Film/Lotus Production)

Un elemento che funziona molto bene è la colonna sonora scelta per il film – prodotta da Sony Music – che si amalgama perfettamente con il susseguirsi delle scene, accompagnando le azioni e le emozioni dei personaggi.
In particolare, la canzone composta da Daniele Silvestri – che porta lo stesso titolo del film –  è davvero azzeccata e lo dimostra il fatto che, a distanza di anni, ancora si ricorda e si canticchia.

Paolo Genovese con Tutta colpa di Freud racconta con leggerezza e ironia i disagi del presente, situazioni che potrebbero capitare a chiunque.
Il risultato è una commedia dolce e spensierata, che con un po’ più di coraggio e fantasia sarebbe sicuramente rimasta più a lungo nell’immaginario collettivo.

Il 26 febbraio uscirà su Amazon Prime Video la serie tv tratta dal film, questa volta diretta da Rolando Ravello. Nel cast compaiono nomi noti del cinema italiano, tra cui Claudio Bisio (nel ruolo del capofamiglia), Claudia Pandolfi e Max Tortora.
Chissà che questo nuovo progetto non ci regali qualche sorpresa, andando a colmare quei vuoti lasciati dal film originale.

Sintesi

Paolo Genovese racconta con leggerezza ed intelligenza i disagi del presente e i problemi della vita quotidiana attraverso una commedia dolce e familiare, rafforzata da un cast che racchiude alcuni tra i migliori attori italiani di oggi.

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