Strange World – Un Mondo Misterioso recensione film di Don Hall e Qui Nguyen con le voci di Francesco Pannofino, Marco Bocci e Lorenzo Crisci
Con Strange World – Un Mondo Misterioso la Disney dà vita al suo 61° film, nell’anno in cui la Walt Disney Company festeggia i suoi primi 100 anni. La nuova avventura animata diretta da Don Hall (vincitore del premio Oscar con Big Hero 6 e tra i registi di Raya e l’ultimo drago) e co-diretta e sceneggiata da Qui Nguyen riunisce passato, presente e futuro della Disney, grazie ad una storia che parla di eredità e rapporti familiari e generazionali.
Strange World – Un Mondo Misterioso – la trama
Nella città di Avalonia, il pando – una pianta dalle proprietà straordinarie che ha portato nuova luce tra gli abitanti – è in pericolo e sta morendo. Cerca di salvarla l’agricoltore che anni prima la scoprì e diffuse nel mondo, Searcher Clade (Marco Bocci). Dopo la scomparsa di suo padre, l’eroico e avventuroso Jaeger Clade (Francesco Pannofino), Searcher non ha mai lasciato la fattoria dove vive con la moglie Meridian, il figlio adolescente Ethan (Lorenzo Crisci) e il loro cane a tre zampe, Legend.
Trasportati in un mondo misterioso, ricco di piante e animali mai visti prima, Searcher e la sua famiglia, con l’aiuto del blob Splat, dovranno cercare la soluzione a ciò che sta uccidendo il pando. Scopriranno che il mondo in cui hanno sempre vissuto è molto più complesso di quanto sembri e che, al di là delle loro differenze, restano sempre e comunque una famiglia.
Dai fumetti pulp ai film degli anni ’40 e ’50: le ispirazioni del nuovo film Disney
Per dar vita al mondo misterioso del titolo, i disegnatori e gli animatori hanno preso spunto dalla “pulp fiction”: termine che si riferisce ad alcune riviste pubblicate tra il 1896 e la fine degli anni Cinquanta che venivano stampate su carta non rifilata di polpa di legno (wood pulp). Queste riviste erano molto amate tra i ragazzi e lo stesso Don Hall ne era un appassionato. Altre ispirazioni sono, senza ombra di dubbio, i film di avventura, da Indiana Jones a King Kong. Comune a questi film è il fatto che dalla conoscenza di un mondo misterioso e dagli imprevisti, gli eroi protagonisti scoprono qualcosa di importante anche su sé stessi.
Ed è ciò che succede anche ai protagonisti di Strange World – Un Mondo Misterioso: questa è una storia di legami familiari e di legacy, di eredità. Nel film è resa ottimamente la pressione che i figli percepiscono quando vengono meno alle aspettative dei genitori (vedi Jaeger e Searcher), ma anche come sia difficile per un genitore lasciar andare il proprio figlio verso la strada che ha deciso di intraprendere (Searcher e Ethan). Quanto siamo diversi dai nostri genitori? E, quanto, al tempo stesso, gli somigliamo? E questo è un bene o un male?
Nel film la ricerca di una propria identità e di un posto nel mondo non può prescindere dalla relazione con l’altro: la comunità, e non il singolo, è al centro del film. Infatti, non c’è un eroe protagonista, così come, da molti anni a questa parte, non c’è un vero e proprio villain. Molte similitudini sono evidenti anche con la cinematografia di Hayao Miyazaki: in particolare con Nausicaa della Valle del Vento, dove la protagonista sceglie una via diversa da tutti gli altri e pur trovandosi davanti un mondo sconosciuto e tremendo, popolato di creature anche mortali, non riesce a non vederne la bellezza. Come Nausicaa, anche i protagonisti del film vedranno che c’è un nuovo modo per coesistere tutti insieme e che, lì, dove vedevamo nemici, potrebbero celarsi, in realtà, le soluzioni ai nostri problemi.
In tal senso, Strange World – Un Mondo Misterioso non soltanto parla della legacy nel film, ma anche della relazione artistica dei disegnatori, animatori e registi della Disney. Siamo in un periodo nuovo, una svolta epocale e Don Hall e il suo team segnano un nuovo punto di partenza, con un film che abbraccia tutti, che fa dell’inclusività e delle tematiche ambientali il suo punto focale.
Strange World – Un Mondo Misterioso si avvale, inoltre, di un comparto tecnico spettacolare, con il quale dà vita ad un mondo dai colori saturati al massimo, dalle tonalità accese e con una fauna e una flora che non avete mai visto in altre storie. Fondamentale, infatti, per gli animatori era dar vita a un nuovo mondo, popolato di esseri che riempiono il cuore e gli occhi. Un universo di creature senza occhi, né bocca, ma capaci di comunicare le emozioni, senzienti, ispirate alle scope di Fantasia e al tappeto magico di Aladdin.
Strange World – Un Mondo Misterioso vi aspetta al cinema dal 23 novembre. Fatevi un regalo e correte a immergervi in questa spettacolare e colorata avventura.