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Reacher recensione serie TV di Nick Santora con Alan Ritchson e Willa Fitzgerald [Amazon Prime Video Anteprima]

Reacher recensione serie TV Amazon di Nick Santora con Alan Ritchson, Willa Fitzgerald, Malcolm Goodwin, Maria Sten, Kristin Kreuk, Chris Webster, Hugh Thompson, Harvey Guillén e Bruce McGill

Margrave, Georgia, nel cuore degli Stati Uniti meridionali un omicidio scuote la piccola comunità rurale. Arriva su Amazon Prime Video il nuovo adattamento di Jack Reacher. Smantella la sua versione cinematografica (La prova decisiva e Punto di non ritorno) per ricostruire un personaggio più attinente all’originale versione cartacea del suo creatore Lee Child. Lo showrunner di Reacher Nick Santora adatta in otto episodi la storia d’esordio dell’eroe errante narrata nel primo libro Killing Floor.

Fisico scolpito, altezza statuaria, forza bruta unita ad una mente acuta e matematica. I tratti che hanno reso il personaggio un bestseller mondiale, vengono pedissequamente riportanti in questa nuova installazione di Jack Reacher. Alan Ritchson è semplicemente perfetto nel ruolo, una scelta di cast che stupisce per la fedeltà al romanzo. Non solo perfetta macchina da guerra, ma anche novello Sherlock Holmes. Pronto a riallacciare tutti i fili per scoprire le cospirazioni che si celano dietro il fiume di sangue, nel quale senza volerlo rischia di annegare. Seguendo la corrente verranno svelati crimini e criminali ma anche la storia privata, tenuta volutamente oscura, del protagonista.

Reacher recensione serie TV Amazon di Nick Santora con Alan Ritchson e Willa Fitzgerald
Alan Ritchson (Credits: Shane Mahood/Amazon Prime Video)
Alan Ritchson e Willa Fitzgerald
Alan Ritchson e Willa Fitzgerald (Credits: Keri Anderson/Amazon Prime Video)

A differenza della precedente iterazione di Tom Cruise, il personaggio guadagna nettamente in fisicità ma perde in carisma; annacquando il carattere con troppi dialoghi e risultando troppo impostato, a tratti macchinoso. Riuscendo però a creare e a far funzionare quell’aura supereroistica che affascina tanto Hollywood negli anni recenti e avvolge appieno il misterioso eroe.

I fan dei romanzi saranno appagati, la tridimensionalità del protagonista è ossessivamente riportata sullo schermo, andando ad aggiornare giusto qualche dinamica e svecchiando una storia di oltre venticinque anni. Ecco quindi che in questa ottica la femme fatale, si toglie le vesti della damigella da salvare e diventa al pari di Reacher personaggio attivo nella ricerca della verità. Roscoe in questo adattamento è una poliziotta decisa, interpretata da Willa Fitzgerald ed insieme al detective Finlay (Malcom Goodwin) finito nella polvere di Margrave completano il cast di supporto che assisterà l’ex militare. Sicuramente il cast è ciò che più convince di questa serie, la loro alchimia è palese ma non riesce a far mantenere l’interesse alto per tutta la durata degli episodi.

Willa Fitzgerald e Alan Ritchson
Willa Fitzgerald e Alan Ritchson (Credits: Shane Mahood/Amazon Prime Video)
Willa Fitzgerald e Alan Ritchson
Willa Fitzgerald e Alan Ritchson (Credits: Shane Mahood/Amazon Prime Video)

Il problema principale infatti, è la terribile sensazione di un’occasione mancata; che man mano si insinua sullo schermo. Ci sono tanti momenti durante la serie in cui la storia potrebbe prendere il volo, aumentare di ritmo e di interesse, ma quando ne ha le possibilità si perde in un bicchier d’acqua. Le premesse giuste ci sono tutte e sono costruite alla perfezione, solo non sfruttate a dovere. Ecco quindi che unendo azione ed investigazione, un mix già ampiamente visto, la serie rischia di non riuscire ad emergere tra tutti gli altri prodotti audiovisivi che stanno saturando il panorama. Un prodotto più corto avrebbe con molta probabilità aiutato a mascherare queste falle. Corre su binari prestabiliti, non uscendo mai dall’ordinario. Certamente non tradendo le aspettative dei fan più incalliti ma neanche sorprendo per le scelte attuate.

Nulla di innovativo lato sceneggiatura, come nulla di eclatante lato regia. Jack Reacher giustamente occupa fisicamente e visivamente gran parte dell’inquadratura, il contorno però non è all’altezza. Si poteva fare di più anche dal punto di vista registico, l’azione c’è ma non brilla per originalità. La soddisfazione della lotta viene costantemente strozzata in gola dalla sensazione di già visto; difficile discostarsi dall’ordinario. Se intesa nel panorama più ampio di Amazon Prime Video di sfruttamento del franchise però, questa serie, posta come storia di origini, riesce a costruire alla perfezione il suo protagonista principale. Le basi ci sono e sono solide, solo non particolarmente originali.

Sintesi

Arriva su Amazon Prime Video il nuovo adattamento dei libri di Lee Child. Sebbene convinca per fisicità del protagonista e attinenza ai libri originali, pur svecchiando in certe parti la storia, la serie non riesce però mai a staccarsi da binari prestabiliti. Viaggia con il motore in folle verso la fine, senza riuscire mai veramente a spiccare il volo. Regia nella media e la sensazione di non vedere nulla di nuovo nel panorama audiovisivo contemporaneo. Buona storia di origini però, con solo il tempo che potrà definire bene la bontà del progetto in future iterazioni della serie.

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