Makanai

Makanai recensione serie TV di Hirokazu Kore-eda [Netflix]

Makanai recensione serie TV Netflix di Hirokazu Kore-eda con Nana Mori, Natsuki Deguchi, Aju Makita, Ai Hashimoto, Mayu Matsuoka, Takako Tokiwa e Keiko Matsuzaka

Con semplicità e dolcezza si può raccontare una storia di formazione ed amicizia, allontanandosi dal dramma spinto e oramai sempre presente nella serialità attuale. Arriva su Netflix la nuova serie di Hirokazu Kore’eda. Per i più avvezzi con il regista giapponese, sarà facile ritrovare i punti cardine della sua autorialità. La componente drammatica però viene completamente sterilizzata, creando un mondo sospeso tra tradizione e favola che inonda lo schermo di sentimenti e cibo idilliaco.

Kiyo e Sumire sono due amiche appena sedicenni che dalla prefettura di Aomori decidono di scendere fino a Kyoto con il sogno di diventare Maiko, apprendiste geisha. Sumire è talentuosissima e riesce con dedizione ad ottenere il ruolo, Kiyo invece comprende che quella strada non fa per lei scoprendo però la sua vera vocazione per la cucina. Pur di sostenere l’amica decide di diventare la Makanai, ossia la cuoca, della casa delle Maiko. Il cibo è il punto comune attorno al quale questa “famiglia” costruita si ritrova ed insieme al quale costruisce legami e supera problemi.

Con una attenzione da documentario e una estetica culinaria che ricorda molto la controparte animata in stile Studio Ghibli, Kore’eda ci invita in un viaggio verso un mondo sconosciuto. Ma non si ferma solo lì, cerca di allargare questa ricerca a tutto una tradizione millenaria giapponese che nella modernità rischia sempre più di isolarsi e lentamente scomparire.

Makanai recensione serie TV di Hirokazu Kore-eda
Makanai serie TV Netflix di Hirokazu Kore-eda con Nana Mori e Natsuki Deguchi (Credits: Netflix)

Proprio come gli zombie di George Romero, omaggiato più volte lungo le scene migliori dell’intera serie, l’arte delle geisha è sempre più un retaggio del passato. Un tentativo di tenere in vita una tradizione che al di fuori della piccola bolla di Kyoto sta sempre di più morendo. Le maiko diventano anche loro un po’ “morti viventi”, tra movenze ristrette ed il peso di tenere in vita un passato lontano. Tradizioni millenarie sulle spalle di giovani ragazze, in un Giappone che va sempre più veloce verso l’iper-modernizzazione. In contrasto a questa velocità ecco che la serie vuole rallentare, insegnare che anche nei piccoli gesti e nei momenti silenziosi si può ritrovare l’essenza ed il proprio passato. Ben funziona lo sguardo documentaristico, che senza eccessive spiegazioni o filtri costruiti, mette lo spettatore occidentale di fronte ad una favola orientale.

Lo stile visivo di Kore’eda viene impresso dal regista stesso nei primi episodi e seguito poi fedelmente lungo tutta la durata della stagione. È un maestro del silenzio, delle inquadrature pensate, ragionate ma al tempo stesso semplicissime. Una regia che parte dai piccoli dettagli per allargarsi e formare un quadro visivo densissimo di spunti e significati. Sorprendente la descrizione visiva della casa, profondamente tradizionale, piccola e certe volte angusta.

Nana Mori e Natsuki Deguchi
Nana Mori e Natsuki Deguchi in Makanai (Credits: Netflix)

Proprio in questi spazi ristretti si risalta la grazia dei movimenti dei personaggi e si acuisce la vicinanza con lo spettatore. Gioca tanto con l’ambiente, con la casa e la sua verticalità, con il quartiere di Kyoto, le piccole locande. Relegando la storia in tanti piccoli spazi partendo proprio dalla casa, dove questa nuova famiglia vive e dove tutti i conflitti quotidiani si possono sempre risolvere con un amorevole piatto di cibo.

Per gli amanti del cinema di Kore’eda si ritroverà anche quella la tipica dolcezza che il regista regala generalmente ai suoi personaggi. Qui però senza il contraltare amaro che lentamente ti distrugge (come può accadere ad esempio in Shoplifters – Un affare di famiglia). La componente drammatica non è importante, è certamente un rischio averla evitata, ma in fin dei conti diventa una scelta ben riuscita. Crea qualcosa di nuovo in un panorama televisivo sempre più ricco di storie diverse. Una piccola favola che accende una luce su un mondo antico, sorridente e sorprendente.

Sintesi

Favola antica in un mondo moderno. Kore'Eda con la sua regia estremamente dolce e semplice accende una luce sul mondo inusuale delle geishe di Kyoto. Lo fa partendo dall'amicizia e da una famiglia nuova che si deve creare e che nel cibo e nella cucina crea legami e supera le difficoltà. Makanai si allontana dal dramma non necessario, regalando un mondo sospeso tra sogno e tradizione.

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