Bang Bang Baby

Bang Bang Baby recensione serie TV con Arianna Becheroni e Adriano Giannini [Amazon Prime Video Anteprima]

Dal 28 aprile potremo perderci all'interno del mondo di Alice che, ricercando suo padre, si perderà all'interno della 'ndrangheta. La recensione in anteprima di Bang Bang Baby

Bang Bang Baby recensione serie TV Amazon Prime Video di Andrea Di Stefano con Arianna Becheroni, Adriano Giannini, Antonio Gerardi, Dora Romano, Lucia Mascino e Giuseppe De Domenico

Il nostro paese è pieno di storie da raccontare e le piattaforme, come Prime Video, stanno cercando di far emergere i talenti e le voci che le compongono. Il 28 aprile, infatti, arriva una nuova serie tv: Bang Bang Baby, una serialità che gioca con il genere e lo riscrive secondo un proprio linguaggio.

La serie creata da Andrea Di Stefano racconta la storia di Alice (Arianna Becheroni) e il suo perdersi in un mondo che non conosce solo per poter cercare di inseguire l’amore del padre. Lei è estremamente timida, tutto l’opposto della femminista che l’ha cresciuta e nello sfondo dell’Italia del 1986, non può far altro che cercare il proprio posto nel mondo. Bang Bang Baby è, dunque, una storia di formazione e di crescita; un viaggio che porta la sua protagonista all’interno delle cosche mafiose calabresi in piena lotta per il potere sugli appalti lombardi.

Arianna Becheroni
Arianna Becheroni (Credits: Andrea Pirrello/Prime Video & Amazon Studios)
Adriano Giannini
Adriano Giannini (Credits: Andrea Pirrello/Prime Video & Amazon Studios)

Il soggetto della serie è tratto dal romanzo biografico L’intoccabile scritto da Marisa Merico, nipote della terribile Maria Serraino. La Serraino fu la matrona della cosca reggina di ‘ndrangheta e il suo personaggio ha ispirato quello della nonna della nostra protagonista. Alice, infatti, già dalle prime puntate, seguirà proprio le orme della stessa Marisa Merico che si è recata a Milano, dall’Inghilterra, per poter ritrovare il padre diventando un sicario e un corriere della droga. Ovvio è che noi non conosciamo il destino di Alice, nonostante le premesse di fiction siano affini a quelle della storia reale.

L’elemento di pregio che riteniamo fondamentale è il linguaggio con cui l’opera comunica con lo spettatore. I registi Michele Alhaique, Margherita Ferri e Giuseppe Bonito sono stati in grado di giostrarsi tra i diversi generi attingendo a tante piccole cose note, così da poter riscrivere il proprio immaginario. Gli anni ’80 fanno da ponte e comunicano familiarità allo spettatore, tanto che il pubblico si abitua presto a riconoscere gli elementi evocativi in scena. Ma essi non sono esclusivamente funzionali alla rievocazione, quanto più alla costruzione del mondo di Alice stessa.

Siamo nella sua mente, siamo nel suo viaggio. Vediamo le cose dal suo punto di vista, nonostante alcune volte la narrazione si faccia onnisciente e riesce a riscostruire gli eventi che Alice stessa può solo immaginare. Però, proprio perché siamo all’interno del suo mondo gli elementi in scena si muovono per poter parlare di lei. Ciò che abbiamo modo di vedere, come abbiamo già scritto, è la sua crescita. Dobbiamo entrare nella sua mente per poter riuscire a coglierne la fragilità e allo tempo la grande forza.

Bang Bang Baby recensione serie TV Amazon Prime Video con Arianna Becheroni e Adriano Giannini
Bang Bang Baby serie TV Amazon Prime Video con Arianna Becheroni, Adriano Giannini, Dora Romano e Lucia Mascino (Credits: Andrea Pirrello/Prime Video & Amazon Studios)
Bang Bang Baby recensione serie TV Amazon Prime Video con Arianna Becheroni e Adriano Giannini
Bang Bang Baby serie TV Amazon Prime Video con Arianna Becheroni, Adriano Giannini, Dora Romano e Lucia Mascino (Credits: Andrea Pirrello/Prime Video & Amazon Studios)

I caratteri, più o meno protagonisti della scena, sono costituiti da grandi contrasti. Essi, infatti, si mostrano duplici nelle loro sfaccettature proprio perché si vuol cercare di porre l’attenzione sulla multidimensionalità degli stessi. Un individuo non agisce mai solo per una ragione, ma viene mosso da diversi moventi ed esplorarli tutti è necessario per questo tipo di serie. È una storia crime, ma che si colora delle note della dark comedy e allo stesso tempo ci dà un assaggio di thriller. E proprio per poter riuscire a giostrare i vari “umori” la scelta stilistica e l’approfondimento dei personaggi è assolutamente necessario.

Dunque abbiamo gli anni ’80 visibili attraverso le reference che sono state inserite, ma anche udibili grazie alla scelta musicale. Si gioca con i generi anche visivamente cercando di rievocarli attraverso un gioco stilistico, riprendendo i toni di quella serialità tipica dell’epoca. Questa attenzione ai particolari ci fa comprendere il grande lavoro di scrittura che c’è stato nella creazione della serie. Inoltre il brano scritto da Madame, L’eccezione, accompagna divinamente lo spettatore all’interno della tana di Alice.

Bang Bang Baby arriverà divisa in due parti: le prime cinque puntate saranno disponibili su Prime Video dal 28 aprile; mentre la seconda parte sarà distribuita dal 19 maggio.

Sintesi

Bang Bang Baby racconta il viaggio di formazione di Alice attraverso un linguaggio originale e una narrazione che gioca con i generi, tra innumerevoli riferimenti pop agli anni '80, particolare attenzione ai dettagli e personaggi credibili e sfaccettati.

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