Athena

Athena recensione film di Romain Gavras [Venezia 79]

Athena recensione film di Romain Gavras con Dali Benssalah, Alexis Manenti, Anthony Bajon, Karim Lasmi, Ouassini Embarek e Radostina Rogliano

Athena: se la guerriglia e il disagio delle banlieue diventano un action

Un video che ritrae un bambino percosso a morte da un gruppetto di agenti della polizia comincia a circolare su Internet e incendia Athena, un quartiere di casermoni popolari abitato in grande maggioranza da migranti e francesi di seconda e terza generazione.

La storia è fittizia, il quartiere anche, ma riecheggia molti, moltissimi fatti di cronaca che hanno spesso infiammato le periferie difficili di Parigi e di alcune grandi città italiane. L’uso spropositato della polizia nel proprio lavoro di routine, quando non proprio il barbaro uso della violenza con l’intento di ferire e umiliare, fanno purtroppo parte di uno scenario sociale e politico trasversale e attuale, in un gran numero di nazioni.

Gavras qui ha una grande opportunità: quella di bissare l’ottimo lavoro fatto dall’amico e collega Ladj Lj in I miserabili, film che infiammò Cannes grazie alla sua spettacolare regia e al suo puntuale spaccato politico, affrontando i medesimi temi. Lj in realtà compare nel gruppo di sceneggiatori dietro Athena, che è una creatura di Gavras ma ancora di più l’ultimo progetto di un gruppo di creativi e cineasti che si contraddistingue per l’attenzione alle storie su migranti e francesi non caucasici, di concerto con il gusto per una regia sempre spettacolare e ambiziosa.

Dali Benssalah e Sami Slimane
Dali Benssalah e Sami Slimane (Credits Netflix)
Anthony Bajon
Anthony Bajon (Credits Netflix)

Una grande regia con poca sostanza dietro

Sotto quest’ultimo punto di vista Athena è strepitoso. Il film si apre con una lunghissima sequenza, un piano sequenza vero e proprio, che parte dal commissario di polizia in cui si sta tenendo una conferenza stampa dedicata alla morte del piccolo e arriva ad Athena. Il protagonista è il ragazzo che guiderà la rivolta dei giovani arrabbiati del quartiere. Lo vediamo lanciare una molotov nel commissariato per creare caos e rubare, insieme ai suoi giovanissimi sottoposti, mezzi e armi alla polizia.

Scopriremo poi che il giovane, con l’attitudine del leader e la mente di un vero condottiero, niente altri è se non uno dei fratelli del ragazzino morto. Il protagonista del film è suo fratello maggiore, che invece sta tentando di calmare le acque e smorzare sul nascere la rivolta. Tra i due fratelli scorre cattivo sangue perché il maggiore ha servito nell’esercito, mentre il minore prova profondo odio per tutte le istituzioni e in particolare le forze dell’ordine.

Sami Slimane
Sami Slimane (Credits Netflix)
Athena recensione film di Romain Gavras con Dali Benssalah
Athena di Romain Gavras con Dali Benssalah (Credits Netflix)

Rispetto a I miserabili, Athena si può muovere su larga scala, grazie al budget messo a disposizione da Netflix che produce questo film francese di grandi aspirazioni. La pellicola si fa ben volere per una lunga serie di sequenze di una complessità notevole, in cui grandi folle di persone si muove tra barricate e fumogeni, con complessi movimenti di camera per lunghissimi piani senza tagli che ritraggono la guerriglia notturna tra agenti e abitanti di Atena, con l’approccio e il ritmo adrenalinico proprio dell’action. Registicamente parlando, Athena è un grande film e delizierà gli amanti del genere, gli estimatori di pellicole come The Raid.

Sul fronte narrativo è oltremodo furbo: non è nemmeno vagamente incendiario come vorrebbe far credere di essere. Non possiamo entrare nel dettaglio senza fare sostanziali anticipazioni, per cui ci limitiamo a dire che è peculiare che un film con questo background e questa tematica centrale si affanni così tanto per assolvere le forze dell’ordine. La scorciatoia inserita negli ultimissimi minuti dal film più che un colpo di scena sembra proprio una furbata per evitare di prendere una posizione che, alla luce degli avvenimenti di cronaca recenti, non si può nemmeno più definire forte, bensì coerente, realistica. Anche la composizione della famiglia del ragazzino morto e l’identità dei suoi fratelli ricalcano una serie di stereotipi poco plausibili per un film che in teoria mira ad essere un pugno nello stomaco e una denuncia sociale puntuale. Qualcuno ci è anche cascato, ma i film duri e puri son ben altri.

Sintesi

Romain Gavras gira sequenze virtuosistiche e mozzafiato per raccontare le tensioni tra giovani francesi e polizia: Athena prova anche a giocare la carta politica, ma si rivela superficialissimo.

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