800 eroi

800 eroi recensione film di Guan Hu con Wang Qianyuan e Zhang Yi [FEFF 23]

800 eroi recensione film di Guan Hu con Wang Qianyuan, Zhang Yi, Jiang Wu, Huang Zhizhong, Zhang Junyi, Ou Hao, Du Chun e Augusta Xu-Holland

800 eroi è un film del 2020, scritto e diretto da Guan Hu, presentato in anteprima europea alla ventitreesima edizione del Far East Film Festival di Udine. Pellicola di genere bellico-storico, vanta i primati sia di prima pellicola della storia del cinema cinese ad esser stata girata in IMAX che di più grande incasso mondiale del 2020 con 461 milioni di dollari incassati durante la pandemia, ma allo stesso tempo non ha evitato focose polemiche (nonché alcune imposizioni censorie) per i suoi smaccati intenti propagandistici.

Il regista e sceneggiatore Guan Hu (Cow, 2009) ha adattato per il grande schermo la celebre resistenza di Chiang Kai-shek contro l’avanzata imperialista giapponese negli anni antecedenti alla Seconda Guerra Mondiale, evento storico di cui vengono esaltati focosi stoicismo e amor di patria.

Ou Hao
Ou Hao (Credits: Notorious Pictures)
The Eight Hundred (Ba bai) (Credits: Notorious Pictures)
The Eight Hundred (Ba bai) (Credits: Notorious Pictures)

800 eroi: la trama

Nel 1937, l’esercito cinese tenta come può di arginare la spinta conquistatrice del Giappone nel territorio di Shanghai; la battaglia che ne segue, della durata di ben tre mesi, costringe la resistenza a spezzarsi e ritirarsi. Ma il generale Chiang Kai-shek decide di tentare il tutto per tutto, e con un battaglione di soli ottocento soldati – in realtà si trattava di poco più di quattrocento soldati, il cui numero fu gonfiato per non dare riferimenti al nemico – organizza una resistenza suicida atta a proteggere il rifornito magazzino d’armi di Sihang, piazzato su una sponda del Fiume Azzurro a Suzhou e considerato l’ultimo baluardo di difesa prima di aprire le porte di Shanghai al nemico. L’eroica azione servirà a destare l’animo patriottico degli alleati.

Un Dunkirk in salsa orientale

L’aspetto di maggior fascino del film è la ben congegnata mescolanza di azione su larga scala e intimismo di storie singolari. Il pubblico ha modo di immergersi tra i rumori della distruzione e i miasmi del più umano terrore, e grazie all’IMAX l’estetica risulta pregna della giusta spettacolarità, riuscendo a restituire alla formula del blockbuster bellico la sfavillante poderosità che un progetto del genere richiede.

Wang Qianyuan e Jiang Wu
Wang Qianyuan e Jiang Wu (Credits: Notorious Pictures)
The Eight Hundred (Ba bai)
The Eight Hundred (Ba bai) (Credits: Notorious Pictures)

Non è un caso che la brillantezza delle immagini abbia stuzzicato i critici a intessere paragoni figurativi con Dunkirk di Christopher Nolan, anche se la viscerale intensità degli scontri a fuoco guardano innegabilmente al sempre influente Salvate il soldato Ryan di Steven Spielberg. Un altro punto di contatto che accomuna 800 eroi al war movie di Nolan è infatti la dimensione corale delle vicende: non ci sono personaggi più importanti di altri, tutti hanno un ruolo cardine all’interno del quadro generale.

L’occhio del regista per la grandeur è sopraffino, così come la macchina da presa in perenne movimento mantiene salda la presa sulla narrazione per oltre due ore e mezza. Il modus operandi con cui Hu accentua la divisione tra contesto bellico e realtà civile stupisce per accattivanti soluzioni visive (il tripudio di luci cittadine, in contrasto con l’oscura consistenza fangosa del campo di battaglia), e riesce a creare una sensazione di microcosmo spaccato in due che solo l’entusiasmo nazionalista riesce a riunire. Dove il film purtroppo arranca è nella reiterazione di immagini didascaliche (il cavallo, la bandiera) e nella pomposità dei discorsi motivazionali, spinti all’eccesso per strappare la lacrima a ogni costo. Si tratta dell’unico vero difetto di un film fallato come resoconto lucido e approfondito su un grande fatto storico, capace però di soddisfare anche i palati più esigenti dal mero punto di vista dello spettacolo e della technè.

Una delle scene più commoventi dell'opera di Guan Hu
Una delle scene più commoventi dell’opera di Guan Hu (Credits: Notorious Pictures)
800 eroi recensione film di Guan Hu
800 eroi di Guan Hu (Credits: Notorious Pictures)
Zhang Junyi
Zhang Junyi (Credits: Notorious Pictures)
800 eroi: la locandina
800 eroi: la locandina (Credits: Notorious Pictures)

Sintesi

La smaccata vena patriottica impedisce a 800 eroi di diventare un classico del cinema di guerra a tutto tondo, soddisfacendo comunque i cultori del blockbuster storico con uno spettacolo tecnico esaltato da riprese IMAX allo stato d'arte.

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