Il ballo dei 41

Il ballo dei 41 recensione film di David Pablos con Alfonso Herrera e Emiliano Zurita [Netflix]

Il ballo dei 41 recensione film Netflix di David Pablos con Alfonso Herrera, Emiliano Zurita, Mabel Cadena, Fernando Becerril e Rodrigo Virago

Nonostante il Messico stia ottenendo molte vittorie sul panorama della parità dei diritti – come la recente approvazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso in uno stato storicamente conservatore come Puebla – episodi di violenza e discriminazione nei confronti di persone LGBTQ+ sono ancora frequenti in alcuni stati, così come le pratiche di conversione. Questa cultura si ripercuote nel Paese anche a livello mediatico, promuovendo una tradizione machista che tende a ridicolizzare le tematiche legate alla diversità di genere. È nella lotta a questa morale conservatrice e reazionaria che nasce Il ballo dei 41, il nuovo film del regista messicano David Pablos, disponibile su Netflix dal 12 maggio.

La pellicola – a metà tra realtà e finzione – ripercorre gli eventi accaduti a Città del Messico nella notte tra il 17 e il 18 novembre del 1901, quando la polizia fece irruzione in una festa privata di Calle de la Paz, portando con sé quarantuno uomini, di cui la metà vestiti da donna. Secondo alcune fonti dell’epoca, tra questi era presente anche il deputato Ignacio de la Torre, genero dell’allora presidente Porfirio Díaz, il cui nome sarebbe stato cancellato dalla lista dei partecipanti per ordine del suocero.

Alfonso Herrera e Emiliano Zurita
Alfonso Herrera e Emiliano Zurita (Credits: Netflix)

Pablos ha scelto di narrare gli eventi seguendo il punto di vista di Ignacio de la Torre (Alfonso Herrera) e della moglie Amada (Mabel Cadena), figlia illegittima del presidente Díaz. Il film si apre con la celebrazione del matrimonio e l’inizio della vita coniugale. Ignacio viene presentato fin da subito come un uomo molto serio e ambizioso, attento a celare la sua omosessualità, di cui sono a conoscenza solo gli appartenenti all’esclusivo “club dei 41”, un ritrovo per politici e nobili il cui orientamento sessuale è in contrapposizione con il pensiero imposto dalla società.
Amada – all’oscuro della doppia vita del marito – è realmente innamorata di Ignacio ed è emozionata per la sua nuova vita coniugale. Le aspettative della giovane non tardano ad essere infrante: Ignacio non dimostra alcun interesse nei suoi confronti, ad eccezione del nome, che può sfruttare per lanciare la sua carriera politica.

La già precaria stabilità della coppia si rompe definitivamente quando de la Torre intraprende un’intensa relazione con Evaristo RivaEva” (Emiliano Zurita), nuovo giovane membro del “club dei 41”.

Mabel Cadena
Mabel Cadena (Credits: Netflix)

Il ballo dei 41 procede ad un ritmo intenzionalmente lento in grado di coinvolgere grazie alla sua intensità e alle bravura dei due attori principali – Alfonso Herrera e Mabel Cadena – che hanno dato vita a personaggi tridimensionali, dalle mille sfumature. Ad esempio, se nella prima metà del film Ignacio dimostra una sicurezza invidiabile, guidata dalla sua ambizione politica, nel corso della narrazione cambia completamente atteggiamento: da una parte è sempre più nervoso poiché teme che la sua relazione con Eva venga scoperta, dall’altra si lascia completamente andare alla passione amorosa, tirando fuori lati di sé che non credeva di avere, anche a costo mettere da parte i suoi obiettivi politici. C’è una scena del film che rappresenta perfettamente questo cambiamento: durante una fuga romantica con Eva, Ignacio si dimostra un uomo diverso, sorride, scherza, ama come non ha mai amato, è felice come non potrà mai più essere.

Mabel Cadena
Mabel Cadena (Credits: Netflix)

Amada compie il percorso totalmente inverso a quello di Ignacio. All’inizio appare come una giovane donna che si affaccia all’amore per la prima volta, vuole che il marito la desideri ma percepisce di essere considerata solo come un oggetto. Così, passa le sue giornate da sola, prigioniera in una casa enorme e vuota, finché non comincia a chiedersi dove il marito passi le notti e quale motivo si celi dietro i continui rifiuti nel condividere il letto con lei. Dubbi che trovano una risposta nelle parole di una donna appartenente alla sua cerchia di amiche sposate: “un giorno sei il suo sole e il giorno seguente vanno a scaldarsi da qualche altra parte”.
La donna non ci mette molto a scoprire l’identità dell’amante di Ignacio. Umiliata, ma lucida, propone al marito un accordo: un figlio per mantenere il segreto. Il ricatto porta con sé una delle scene più violente del film: Amada che con aggressività cerca di costringere Ignacio ad avere un rapporto sessuale “Ti curerò io, Dio ti liberi dai tuoi peccati”. Colei che durante tutto il primo arco narrativo appariva come una ragazza fragile e insicura, rivela il suo lato manipolatorio e senza scrupoli pur di salvare le apparenze.

Il ballo dei 41 recensione film Netflix di David Pablos
Il ballo dei 41 film Netflix di David Pablos con Alfonso Herrera, Emiliano Zurita e Mabel Cadena (Credits: Netflix)

È interessante osservare come il guardaroba di Amada rifletta il suo stato d’animo. Inizialmente la donna predilige abiti sfarzosi, dai colori vivaci, impreziositi da gioielli e accompagnati da acconciature impeccabili. Più la situazione con Ignacio precipita, più si lascia andare alla tristezza e, in seguito, alla rabbia: la si osserva così in abiti scuri o in camicia da notte, con i capelli non più raccolti ma sciolti e in disordine.
A tal proposito è doveroso elogiare l’accuratezza storica dei costumi e delle scenografia. Bellissima e poetica è la sequenza che mostra i membri del “club dei 41” intenti a prepararsi per un ballo: si truccano, si provano vestiti eleganti, e gioiscono nel trovarsi finalmente a proprio agio. Una scena commovente – accompagnata da una colonna sonora solenne – che anticipa tristemente ciò che accadrà da lì a poco: uomini rispettabili che indossano abiti femminili, trascinati via dalla polizia e condannati alla pubblica gogna.
Ieri come oggi, il pudore e il rispetto di alcuni valori inviolabili legittimano episodi di violenza e intolleranza.

Il ballo dei 41, nonostante racconti di una storia lontana nel tempo, è molto attuale. L’intento non è stato quello di rivendicare l’immagine di Ignacio de la Torre, un personaggio disegnato infatti come ambizioso, freddo, che ha sposato una donna per interesse, ma piuttosto per parlare di amore in tutte le sue forme, e del modo in cui allora come oggi, amare rimane un gesto rivoluzionario.

Sintesi

Il ballo dei 41 è un lungo viaggio tra realtà e finzione nel Messico del XX secolo che parla di amore in tutte le sue forme. Partendo da un evento realmente accaduto, il regista David Pablos realizza un film crudo ma poetico, che rimane impresso nello spettatore e dimostra come eventi accaduti più di un secolo fa possono essere ancora oggi terribilmente attuali.

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