Grandi bugie tra amici recensione del film di Guillaume Canet con François Cluzet, Marion Cotillard, Gilles Lellouche, Laurent Lafitte e Clémentine Baert
Guillaume Canet torna dove era rimasto quasi dieci anni fa, nella casa di Cap Ferret
Fermati e pensa. Sei lo stesso di dieci anni fa? Avrai uno smartphone più grande, una macchina più grande, una casa più grande e dei problemi più grandi. Anche le bugie di Guillaume Canet (Non dirlo a nessuno, 2006) in dieci anni si sono fatte grandi e dopo Piccole bugie tra amici (2010) torna con Grandi bugie tra amici (2019).
Un melò corale tutto francese che affonda le unghie nelle tematiche sociali e nei problemi dell’odierna generazione X: la sindrome di Peter Pan, la confusione sessuale, i problemi economici e i figli.
I personaggi indossano perfettamente le vesti che il regista ha cucito addosso: Max (François Cluzet) è sommerso dai problemi al punto tale da essere a limite dell’esaurimento nervoso, si rifugia del suo porto sicuro, la casa delle vacanze a Cap Ferret, ma il giorno del suo sessantesimo compleanno, dopo tre anni di assenza, piombano alla sua porta gli amici di sempre, quelli con cui in quella casa aveva passato i suoi periodi migliori.
Ognuno di loro combatte giornalmente con i propri demoni cercando, nella casa di Cap Ferret, di esorcizzarli: Eric (Gilles Lellouche) cerca di fare il padre, Vincent (Benoît Magimel) continua a mettere in discussione la sua sessualità, Marie (Marion Cotillard) trova di nuovo come unica ancora di salvezza l’alcol e il mero divertimento.
Quello che ci spiega Guillaume Canet sin dal primo film, è che l’amicizia è una relazione vera e propria, forse anche più impegnativa e intensa di quella amorosa, non a caso Max si concentra solo ed esclusivamente sul rapporto con i loro amici, quasi escludendo la sua nuova compagna Sabin (Clémentine Baert).
La regia di Canet porta alla luce un lungometraggio profondo e accogliente, lo spettatore lascia fuori dalla sala il mondo ed empatizza totalmente con la storia, perché è reale, con i suoi tempi lunghi e i momenti di silenzio. Non si fa mancare però dei movimenti di macchina eccentrici che fanno emergere alcuni dei momenti comici del film.
Grandi bugie tra amici è senza dubbio la versione matura e saggia di Piccole bugie tra amici, il cast e il regista hanno dichiarato che questo set è stato più rilassato perché Canet è riuscito a dirigere perfettamente gli attori.
Guillaume Canet fa un film sull’amicizia, senza distinzione di sesso età o ceto sociale, parla di uomini deboli e sfiancati dalla vita che trovano sicurezza solo nel passato e nel ricordo di momenti e persone che non ci sono più.
Siamo amici da vent’anni, ma non siamo obbligati a esserlo per sempre!
La casa vacanze di Cap Ferret è come l’ideale dell’ostrica di Verga, possiamo anche star via molto tempo, ma è lì che ci sentiamo a casa, con i nostri amici.