La Sala Professori

La Sala Professori recensione film di Ilker Çatak con Leonie Benesch [Anteprima]

Il film di Ilker Çatak mette in scena la realtà istituzionale che viviamo tutti i giorni

La Sala Professori recensione film di Ilker Çatak con Leonie Benesch, Michael Klammer, Rafael Stachowiak ed Eva Löbau 

Quando si parla di istruzione sui banchi di scuola, spesso ci sentiamo confortati dalla cordialità degli insegnanti, le materie studiate, gli anni che gli studenti passano sui libri a capo chino per imparare e acculturarsi nelle varie discipline. Al solo pronunciare il termine “scuola”, la nostra mente ci porta immediatamente a un modello di educazione impartito agli studenti che cammina di pari passo a quello dei genitori, insegnato dentro le mura di casa.

Se qualche azione oltrepassa gli schemi della società modello si convoca subito un consiglio straordinario per discuterne. Fuori dall’Italia tutto sembra cambiare. E La Sala Professori di Ilker Çatak ‒ presentato alla Berlinale lo scorso anno ‒ ne è una chiara testimonianza, specie se si tratta di una scuola tedesca a tolleranza zero. Rigida nel sistema scolastico improntato sul rispetto della forma per studenti, genitori e professori.

Leonie Benesch in La Sala Professori (Credits: Lucky Red)
Leonie Benesch in La Sala Professori (Credits: Lucky Red)
Michael Klammer in La Sala Professori (Credits: Lucky Red)
Michael Klammer in La Sala Professori (Credits: Lucky Red)

Non siamo abituati a vedere qualcosa di inusuale alle regole democratiche. Basta mettere un piede fuori dalla nostra penisola per renderci conto di quanto il modello scolastico sia diverso. Nessuno ha facoltà di opporsi, pena le immediate conseguenze da pagare.

Ilker Çatak ci mostra una scuola media basata su una ferrea educazione per gli studenti e non solo, principi rigorosi da osservare per il bene comune altrimenti punibili con azioni esemplari. Tuttavia la democrazia ‒ per come la intendiamo noi ‒ si trasforma in una sorta di arma che ferisce chiunque: studenti, genitori e soprattutto i professori violati nella loro privacy, nella loro libertà di portare avanti il proprio lavoro secondo i dettami civili, calpestati nella loro dignità senza sapere qual è la verità.

È l’esito a cui va incontro Carla Nowak (Leonie Benesch), un’insegnante al suo primo incarico che rimane coinvolta in un caso di piccoli furti in sala professori senza scoprire il vero colpevole. Sarà la polizia ad avviare un’indagine per scoprire chi sia il responsabile di questi reati.

La Sala Professori non obbedisce a nessuna legge: Carla Nowak pensa di testa sua, non comunica, agisce. Non si aspetta tutti gli effetti: identificata, accusata, le sue parole stravolte, il dito puntato contro di lei per una webcam accesa nel momento clou del furto. Ecco che la scuola diventa un campo di battaglia in cui genitori e studenti si schierano dalla parte della ragione e i professori dalla parte della difesa per salvare una situazione già in crisi sin dall’inizio. Gli indizi portano alla luce le relazioni che contano davvero ma chi ne esce vincitore?

Michael Klammer e Rafael Stachowiak in La Sala Professori (Credits: Lucky Red)
Michael Klammer e Rafael Stachowiak in La Sala Professori (Credits: Lucky Red)

La Sala Professori è la messa in scena della società stessa che ci rappresenta. Una regola non seguita alla lettera e subito si scatena la disputa. Le prove concrete non servono più. È più importante l’azione compiuta contro la legge che il fatto vero e proprio. A pagarne le conseguenze sono tutti, nessuno escluso. Il rispetto verso l’onestà altrui non esiste più. Vola via come parole al vento. E ci si serve del pregiudizio e di un’informazione scorretta per lacerare come fossero coltelli affilati la lealtà dalla malafede, le azioni dalle reazioni mai controllate.

La Sala Professori ‒ candidato come Miglior Film Straniero ai prossimi premi Oscar ‒ è la realtà istituzionale che viviamo tutti i giorni. In Italia, all’estero, non importa. Siamo tutti figli dello stesso mondo.

Sintesi

La Sala Professori di Ilker Çatak racconta la storia di un insegnante al suo primo incarico in una scuola media tedesca. Inaspettatamente si ritrova coinvolta in un caso di piccoli furti all'interno di una messa in scena che rappresenta la società in cui viviamo.

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