Bugiardo seriale

Bugiardo seriale recensione film di Olivier Baroux con Tarek Boudali [Anteprima]

Una commedia leggera con interessanti spunti di riflessione.

Bugiardo seriale di Olivier Baroux (Credits: Arnaud Borrel)
Bugiardo seriale di Olivier Baroux (Credits: Arnaud Borrel)

Bugiardo seriale recensione film di Olivier Baroux con Tarek Boudali, Pauline Clément, Victor Artus Solaro e Catherine Hosmalin [Anteprima]

di Laura Palladino

Un film del “filone della bugia”. Il richiamo per noi italiani è addirittura psico-pedagogico, con il nostro Pinocchio che fa da capolista fino a Jim Carrey in Bugiardo Bugiardo, Robin Williams in Mrs Doubtfire, Eddie Murphy in Una bugia di troppo.

Jerome, un bravissimo Tarek Boudali, compete al meglio con le sopracitate autorevoli “maschere” vestendo egregiamente i panni di un simpatico e seducente 35enne, bugiardo seriale che fa del mentire il suo unico stile di vita, finché tutte le sue bugie per incanto si concretizzano e diventano reali.

Una storia densa di situazioni surreali dalla quale emerge una grande intuizione: i bugiardi non sono forse così cattivi, poiché alla fine piangono anche loro cercando di distaccarsi dalle loro stesse bugie. Forse, attraverso la compassione sperano di evitare un destino punitivo infernale, consapevoli che, prima o poi, le loro menzogne verranno smascherate. È risaputo, infatti, che prima o poi la verità viene sempre a galla!

Bugiardo seriale di Olivier Baroux (Credits: Arnaud Borrel)
Bugiardo seriale di Olivier Baroux (Credits: Arnaud Borrel)

Il protagonista si dimena magistralmente tra bugie, mezze verità e invenzioni mitologiche dell’ultima ora (quali avvistamenti di balene in quel di Nizza), disposto a tutto pur di mantenere la sua credibilità ed essere accettato per ciò che è.

Tendenza che non riguarda solo politici o venditori, ma anche molte persone comuni. Per giustificare le loro bugie, sono disposte persino a negare l’evidenza e cercare in ogni modo di affermare un senso di identità malato, poiché temono di non avere nessun’altra ragione di esistere.

Come dar torto al regista ed autore del film Olivier Baroux, essendo la bugia una vera e propria patologia, denominata “in realtà” mitomania? Forse il messaggio che vuole trasmettere è quello di osservarli da una prospettiva più “umana”, riconoscendoli, oltre che seriali, dei veri bugiardi patologici. In fondo Jerome aveva cominciato a mentire da bambino (e qui il richiamo a Pinocchio burattino) dopo aver affrontato da solo una partita di calcio andata male. Si finge goleador pur di non dare ulteriore dispiacere ai suoi genitori, troppo impegnati con suo fratello malato per andare alla partita.

Sarà proprio l’amore a svelare questa e altre verità quando Pauline Clement, nei panni di una timida ma appassionata interprete russa, diventa indispensabile per la vendita della società in cui Jerome è vice direttore.

Con semplice maestria, il regista rovescia la medaglia della “bugia/verità”. Nella seconda metà della pellicola il fratello, un uomo estremamente sincero ma sfortunato, diventa il coprotagonista, interpretato magistralmente da Victor Artus Solaro.

Per gran parte della sua durata, il film ci allieta piacevolmente con la leggerezza tipica delle commedie francesi degli ultimi anni. Tuttavia, verso la fine, sembra smarrire un po’ di questa identità, cercando invece di emulare a tutti i costi lo stile delle produzioni americane, ricco di effetti speciali, teatralità e una mimica facciale che si distacca completamente dall’essenza del cinema europeo contemporaneo.

Bugiardo seriale è una commedia consigliata sia per l’intrattenimento leggero, sia per la stimolante riflessione sul confine tra bugia e nascosta verità.

Bugiardo seriale di Olivier Baroux (Credits: Arnaud Borrel)
Bugiardo seriale di Olivier Baroux (Credits: Arnaud Borrel)

Sintesi

Bugiardo seriale è una commedia leggera ma con alcuni spunti di riflessione. La bugia spesso nasconde non solo una verità ferita o fragile, ma talvolta anche un vuoto interiore che solo l'amore e la gioia di essere vivi, insieme alla consapevolezza del dono dell'amicizia, possono lenire e sanare.

Perché MadMass.it

Consapevoli del nostro ruolo, da sei anni in MadMass.it portiamo avanti una linea editoriale responsabile, preferendo la copertura dei festival al content farming, le recensioni al clickbait, le rubriche e le interviste al sensazionalismo. Stiamo cercando di fare la nostra parte: sostienici con una donazione, acquistando i prodotti consigliati sul nostro magazine o semplicemente passa a visitarci, sfoglia le nostre pagine e condividi i nostri articoli sui social: ci permetterai di continuare a crescere e fare sentire la nostra voce.

Articoli Correlati

Commenti

Ultimi Articoli

Bugiardo seriale è una commedia leggera ma con alcuni spunti di riflessione. La bugia spesso nasconde non solo una verità ferita o fragile, ma talvolta anche un vuoto interiore che solo l'amore e la gioia di essere vivi, insieme alla consapevolezza del dono dell'amicizia, possono lenire e sanare. Bugiardo seriale recensione film di Olivier Baroux con Tarek Boudali [Anteprima]