Si apre all’insegna del western anche il quinto giorno della Mostra: cliccando qui potrete consultare la recensione in anteprima di The Sisters Brothers di Jacques Audiard.
Dalle terre dell’Oregon, ci si sposta per il secondo film all’Argentina della fine della dittatura militare di La Quietud, il nuovo lavoro di Pablo Trapero (Il Clan), presentato Fuori Concorso. Nel raccontare il rapporto molto particolare tra due sorelle, cresciute in una tenuta vicino a Buenos Aires, il regista utilizza le coordinate del melodramma. La scelta di analizzare il complesso scenario politico e sociale partendo dalla storia famigliare non ottiene però il medesimo risultato dell’opera precedente. Il film scivola nella farsa apparentemente involontaria (o se volontaria, molto poco efficace), si rivela confusionario e mostra tutta la sua inconsistenza. (2 stelle su 5)
Nel Day 4 ci eravamo lasciati con L’amica geniale di Saverio Costanzo, l’adattamento per il piccolo schermo dell’omonimo romanzo di Elena Ferrante. I primi due episodi danno già un’indicazione di quella che sarà la serie: una trasposizione classica ma funzionale. Costanzo si conferma un regista affidabile e molto a suo agio nel dirigere gli attori, elevando la medietà dei prodotti Rai con inquadrature e movimenti di macchina tipicamente cinematografici. Difficile dire se anche gli altri episodi manterranno il ritmo e l’interesse di questi, le premesse però sono buone. (3,5 stelle su 5)
Da segnalare, sempre Fuori Concorso, They’ll Love Me When I’m Dead, documentario di Morgan Neville sulle lunghe traversie che hanno investito la produzione di The Other Side of the Wind del grande Orson Welles. Il film ne ripercorre la travagliata storia alternando materiali di archivio alle interviste alle persone che vi hanno preso parte. Un documento storico che testimonia della miopia di Hollywood e della genialità di un regista che era semplicemente molto più innovativo rispetto al suo tempo. Una piccola sorpresa per cinefili. (3 stelle su 5)
Nuovo appuntamento, domani, con il film di László Nemes e altre opere in Concorso e nelle sezioni collaterali.
Sergio