Sandra Bullock: la diva senza tempo di Hollywood che ha conquistato tutti con la sua simpatia
Dall’infanzia in giro per il mondo ai primi successi
Quando si pensa a Sandra Bullock, vengono subito in mente le commedie romantiche di fine anni ’90/inizio 2000 ma la star non è solo questo e l’ha dimostrato in più occasioni. E’ balzata alle cronache di tutto il mondo la notizia del suo momentaneo ritiro dalla scene a causa di stress e stanchezza accumulata. Per ingannare l’attesa durante questa pausa, speriamo breve, ripercorriamo insieme la sua lunga e prolifica carriera.
Nasce ad Arlington da mamma tedesca e papà americano ma fino ai dodici anni circa, vive prevalentemente in Europa a seguito del lavoro della madre. In questo tempo però ha la possibilità di studiare danza, cantare nel coro di Norimberga Staatstheater e imparare fluentemente il tedesco.
Da ragazza frequenta la Washington-Lee High School per poi proseguire gli studi alla East Carolina University a Greenville. Qui, durante l’anno da senior, decide di lasciare l’università per seguire la carriera d’attrice e trasferirsi a New York ma, in seguito, completa il corso e si laurea in teatro e recitazione.
E’ proprio il teatro il suo trampolino di lancio perché dopo aver preso parte ad alcuni spettacoli viene notata dal regista Alan J. Levi e comincia così a fare qualche incursione in film e serie tv. Affianca molti volti noti, citiamo ad esempio Harrison Ford e Sylvester Stallone, ma il successo maggiore lo ha con Pozione d’amore dove divide il set con Tate Donovan (The O.C.) che per un periodo è anche suo compagno nella vita.
L’arrivo della grande popolarità e la vincita del primo Oscar
Dalla metà degli anni ’90 ai primi 2000, Sandra ha visto la sua vita cambiare grazie ai primi importanti successi al botteghino. Forse quello è stato il periodo più intenso e soddisfacente dal punto di vista lavorativo e la sua popolarità era alle stelle.
Il 1994 è il momento della svolta, l’attrice condividendo il set di Speed con Keanu Reeves, ottiene innumerevoli consensi da parte di pubblico e critica diventando così un volto noto, amato e richiesto dalle più importanti major cinematografiche. Successivamente prende parte a Un amore tutto suo, Il momento di uccidere e presta il volto al primo amore di Hemingway nel poco noto (purtroppo) Amare per sempre. Continua a lavorare davanti alla macchina da presa in numerosi progetti ma si dedica anche al doppiaggio e debutta alla regia dirigendo nel suo primo corto Matthew McConaughey e Eric Roberts.
Il nuovo millennio inizia alla grande con il riuscitissimo Miss Detective, a cui segue un sequel che però non replica il successo del primo, e Due settimane per innamorarsi. E’ chiaro ormai che le commedie frizzanti con un taglio sentimentale sono pane per i suoi denti ma si sa, la grandezza di un attore si mostra anche dalla sua versatilità e conseguente credibilità nei vari ruoli assegnati. La Bullock ha dimostrato di saper cambiare pelle risultando sempre ottima e, prima di tornare con il romantico Ricatto d’amore, si cimenta nel thriller psicologico Formula per un delitto, nel sovrannaturale La casa sul lago del tempo (riunendosi con l’amico Reeves) e nei drammatici Crash e Premonition.
La ciliegina sulla torta, a consacrare quest’epoca d’oro, giunge il 7 marzo 2010 quando riceve l’Oscar come miglior attrice protagonista per la sua performance in The blind side. Il fatto curioso è che la sera prima aveva ritirato (in pochi lo fanno) due Razzie per A proposito di Steve (massacrato dalla stampa ma onestamente si è visto anche di peggio), diventando la prima artista artista ad aggiudicarsi questi due premi nello stesso anno: anche questo è un record no?
Poche apparizioni ma centrate!
L’ex fidanzatina d’America non è mai scomparsa dagli schermi anche se negli ultimi anni ha un po’ rallentato il ritmo. Dopo aver riso con Corpi da reato, esser volati in un’altra dimensione con Gravity e provato il brivido nell’organizzare un furto da milioni di dollari in Ocean’s 8 Sandra, si è calata in due personaggi drammatici che ha interpretato in maniera ineccepibile, dimostrando ancora una volta le sue doti recitative.
Dopo Bird box e The unforgivable arriviamo al 2022 dove prima dell’estate è uscito al cinema The lost city in cui l’attrice è tornata nella sua comfort zone, la commedia romantica, una pellicola divertente per sognare ad occhi aperti e successivamente Bullet train dove fa solo una breve apparizione (grazie Brad Pitt per averla voluta).
La carriera di Sandra Bullock, che siamo sicuri ci darà ancora molte soddisfazioni, è lunga e variegata quindi, nell’attesa del suo ritorno, potete recuperare i film che vi siete persi per poi decretare il vostro preferito.
P.S. MadMass non tratta della vita privata delle star ma per la diva in questione bisogna fare una piccola, doverosa, eccezione. Oltre ai numerosi riconoscimenti ricevuti nel corso della sua carriera, nel 2013 viene istituito il Favorite Humanitarian Award ed è proprio lei la prima persona a vincerlo a seguito di tutta la beneficienza fatta. Non solo parole: ben fatto Sandy!