Daredevil – Rinascita (Daredevil: Born Again) recensione episodi 1 e 2 con Vincent D’Onofrio e Charlie Cox [Disney+]
di Giorgio Maria Aloi
L’avvocato cieco Matt Murdock (Charlie Cox), dopo aver messo da parte la maschera di Daredevil e perso la motivazione a causa di una perdita, usa la sua professione per lottare per la giustizia ed allo stesso tempo, lotta anche contro i suoi demoni interiori e l’ombra dell’suo alter ego che è ancora accanto a lui.
Nel frattempo, l’ex boss della malavita Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) sembra che abbia lasciato alle spalle quella vita e si candida come sindaco di New York City. La sua campagna elettorale va a gonfie vele e riesce a vincere le elezioni, riuscendo poi a portare dalla sua parte i cittadini e a metterli contro i vigilanti. Ma ha avuto davvero una redenzione o è tutta una maschera per nascondere un piano sinistro e machiavellico?
E’ questione di tempo, prima che arriverà l’inevitabile scontro tra i due acerrimi nemici di sempre.
“Rispetto per il passato e speranza per il futuro”
Con la citazione del personaggio di Foggy che si sente all’inizio della prima puntata, si possono riassumere le considerazioni tratte già solo dalla visione di questi due episodi appena debuttati su Disney Plus.
L’inizio si rivela promettente e tiene in considerazione tutto quello che è successo in passato nella Serie Tv di Netflix, mantenendo lo stesso stile dark e narrativo. Già dopo aver finito la seconda puntata si ha voglia di vedere le puntate successive e anche la speranza che venga mantenuto lo stesso stile e il livello di scrittura.
Questa nuova fase seriale de “L’Uomo Senza Paura” è un’osmosi tra sequel e reboot e quindi può essere vista sia da coloro che conoscono le precedenti stagioni, dove coglieranno i riferimenti che vengono fuori al momento giusto e senza essere ingombranti, e anche da chi si affaccia direttamente a queste nuove puntate, riuscendo anche a capire cosa sta succedendo e cosa è successo in passato.
La stagione in corso su Disney Plus mantiene uno stile noir, cupo e narrativo, con scene di combattimento ben coreografate e crude, oltre a una trama imprevedibile e ricca di colpi di scena. Tuttavia, si apre a una nuova prospettiva: dopo un inizio supereroistico ancorato al filone urbano e distante dagli elementi più fantastici tipici del personaggio, la serie subisce un leggero ribaltamento e si “umanizza”, mettendo da parte i supereroi per trasformarsi in un legal drama con intrighi politici. Lo stile resta invariato, ma questa svolta rappresenta un punto a favore, permettendo di cogliere riferimenti al sistema giudiziario, alla politica e alle conseguenze che porta tra i cittadini.
I veri protagonisti restano sempre Matt Murdock e Wilson Fisk, che rubano la scena sia ai vecchi protagonisti che alle new entry. Charlie Cox e Vincent D’Onofrio sono sempre calati nei ruoli, che hanno una caratterizzazione simile ma con una nuova sfumatura.
I due riescono a stare in scena e si percepisce la solita chimica tra i due (il loro dialogo alla tavola calda fa venire i brividi). Da una parte, Matt Murdock ha perso la motivazione e sembra “incattivito” e che voglia lasciarsi alle spalle Daredevil. Questo aspetto lascia la possibilità di esplorare l’interno di Matt e vedere come cerca di liberarsi di un’ombra che forse non se ne andrà mai. Dall’altra, c’è Wilson Fisk che sembra che abbia avuto una redenzione, ma mantiene sempre quel carisma e fa emanare sempre le stesse sensazioni che lo rendono sinistro ed intrigante come sempre. Già si intuisce che ha in mente qualcosa e solo le puntate successive daranno la risposta.